Alice in Borderland: il viaggio spietato attraverso lo specchio in una Tokyo distopica che parla anche di te

Tempo di lettura: 11 minuti

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Alice in Borderland spiegazione: il viaggio spietato attraverso lo specchio in una Tokyo distopica che parla anche di te

Il drama “Alice in Borderland”  (今際の国のアリス) è una nuova serie Netflix uscita il 10 dicembre 2020, che richiama diverse simbologie di un’opera che in Occidente conosciamo bene: Alice di Lewis Carroll.
E già per questo verrebbe voglia di guardarlo!
Se non altro per osservare come la trasposizione di una storia – dalle forti simbologie della cultura occidentale – siano declinate in un mondo differente a livello culturale come il Giappone.
Insomma, Alice in Borderland è il viaggio spietato attraverso lo specchio in una Tokyo distopica che parla anche di te!

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Locandina originale “Alice in Borderland” – fonte: Netflix

Alice in Borderland spiegazione: il paragone di Alice in Borderland con il manga originale

Tuttavia, vi diciamo subito che se avete letto il manga originale da cui è tratta la serie Netflix, il paragone della trasposizione sullo schermo, non regge con l’opera del mangaka Haro Aso pubblicata fra il 2010 ed il 2015/16.
Soprattutto per la difficoltà a tenere vivo l’interesse dello spettatore e trasportarlo in modo efficace e costante, fra le vicende di questo mondo surreale. Come invece il manga, sa fare.
La prima stagione di Alice in Borderland ha coperto i primi 31 capitoli del manga e ne restano fuori altri 33.
I restanti capitoli, saranno rappresentati nelle vicende della serie Netflix nella seconda stagione di Alice in Borderland, che è uscita a dicembre 2022. 
Ad ogni modo, la serie tratta dal manga di Haro Aso è spettacolare, ma non rende giustizia all’opera originale.
Se volete avere la spiegazione di quello che succede in Alice in Borderland, continuate la lettura fino in fondo!
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 Copertina del primo volume del manga: fonte Wikipedia

La Tokyo deserta e distopica di Alice in Borderland

Chi lo avrebbe mai detto? Una Tokyo deserta, una città priva di persone, molto lontana da come siamo abituati ad immaginarla.
Almeno fino ad aprile 2020, quando la pandemia ha reso possibile ciò che era profetizzato nella realtà distopica di “Alice in Borderland”.
Effettivamente, i produttori di questo j-drama sci-fi di Netflix si sono impegnati per ottenere l’effetto di un deserto nel cuore della capitale giapponese.
Ma non è la pandemia di Coronavirus che ha fatto sparire tutti nella serie Netflix diretta da Shinsuke Sato. Da questo punto di vista, il regista Sato è esperto nel trasformare manga di successo in film altrettanto belli. Lo abbiamo visto recentemente con “Kingdom” del 2019, interpretato sempre da Yamazaki nel ruolo di Xin.
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Alice in Borderland spiegazione: di cosa parla “Alice in Borderland”?

Il personaggio di Ryohei Arisu (Kento Yamazaki) è appunto l’Alice della situazione (Arisu).
L’avventura inizia non con un viaggio nella “tana del coniglio”, che però si trova nei bagni della stazione di Shibuya.
Ma Arisu, una volta uscito assieme agli amici Daikichi Karube (Keita Machida) e Chota Segawa (Yuki Morinaga), si trova altrove: il luogo è lo stesso, ma improvvisamente deserto e senza luci.

Il trailer ufficiale di Netflix

Man mano che la storia prosegue, il mistero di Imawa No Kuni No Arisu (Alice in Borderland in giapponese) si infittisce ulteriormente. Al calare della notte un messaggio luminoso proiettato su uno dei grandi schermi dello Shibuya Crossing, li conduce al primo di una serie di giochi di sopravvivenza.
Le istruzioni saranno comunicate ai “giocatori” tramite smartphone e la posta in gioco, ogni volta, è la vita.
In effetti, il protagonista Ryohei è un ragazzo senza troppe ambizioni, che ha l’abitudine di  trascorrere la maggior parte del suo tempo, giocando ai videogiochi. Perciò, la cosa si rivela utile dato che inizia rapidamente a riconoscere la logica alla base dei gemu, anche se non del tutto.
Comunque Arisu è orfano di madre. Ha un padre anaffettivo che ha occhi solo per il fratello che eccelle in ogni campo, trova la sua famiglia nei due amici che lo accompagnano in questo gioco spietato e il ragazzo incontra altri giocatori, bloccati come lui nella capitale deserta.

Alice in Borderland spiegazione. I protagonisti dello show

Fra questi, Yuzuha Usagi (Tao Tsuchiya), una prestante e sportiva scalatrice molto abile fisicamente: si rivelerà un aiuto davvero prezioso per Ryohei.
Assieme ad Usagi, nella seconda stagione di Alice in Borderland emergeranno dei personaggi femminili di spessore come Asahina Aya (Kuina) e Ayaka Miyoshi (Ann) che svilupperanno un legame profondo di amicizia.
Inoltre, anche Nijirô Murakami è degno di menzione. In molti hanno legato le sue caratteristiche allo Stregatto (Cheshire Cat) di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Insomma, come Arisu e Usagi, anche Chishiya trova ispirazione nel romanzo originale di Carroll.
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Nijirô Murakami nel ruolo di Chishiya da molti identificato come il Cheshire Cat di Alice in Borderland

Una curiosità: nel manga il primo gemu originario chiamato “Omikuji” in cui cadevano frecce di fuoco dall’alto, nello show è stato sostituito da un gioco chiamato “vivi o muori”.
Questo perché il game originale, Omikuji era molto difficile da riprodurre visivamente.
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Marzia a Shibuya, Tokyo – Marzo 2020, location di Alice in Borderland

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Le implicazioni psicologiche di Alice in Borderland: Alice in Borderland spiegazione

Alcune delle produzioni giapponesi di maggior successo di Netflix fino ad oggi sono state anime. E con Alice in Borderland, si è cercato di creare un drama live-action che potesse rivolgersi al medesimo pubblico. Un budget considerevole che si traduce in un flusso narrativo spettacolare.
Insomma, Alice in Borderland potrà non piacere a tutti soprattutto per il suo gioco sadico, ma noi pensiamo abbia degli spunti davvero interessanti su cui riflettere.
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Fonte: Netflix

Qual è il significato di Alice in Borderland? La simbologia di Alice in Borderland

Per coloro che sanno approfondire le simbologie, questo show, non richiama solo Lewis Carroll per l’utilizzo delle carte da gioco (che hanno un ruolo fondamentale).
È sempre utile tenere presente il percorso di Arisu (Alice) che riguarda ognuno di noi. Infatti siamo tutti chiamati ad una missione fondamentale.
Imparare a crescere; a separarsi e ad essere autonomi, a conoscere ciò che si vuole; a scegliere con consapevolezza; a esprimere sé stessi e a costruire la propria identità.

Il significato finale di Alice in Borderland

Attenzione, spoiler alert!
Di seguito riveliamo dettagli di “Alice in Borderland” che non tutti vogliono sapere.
Perciò continuate la lettura soltanto se volete sapere tutti i segreti del mondo distopico in cui Arisu e gli altri protagonisti sono finiti.

Qual è la spiegazione di Alice in Borderland?

Se state leggendo questo pezzo è perché volete avere una spiegazione sul mondo distopico di Alice in Borderland.
Ovviamente, l’opera originale di Haro Aso, svela i dettagli del mondo distopico in cui Arisu e tutti gli altri sono finiti, subito dopo aver visto i fuochi d’artificio a Shibuya.
In questa sede sveliamo che la vera identità del “paese del presente” (la traduzione dal giapponese del titolo dello show) è un altrove. Uno spazio nel quale si perdono le persone che si trovano nel mezzo di un’esperienza mortale.
I fuochi d’artificio a cui tutti hanno assistito nel mondo reale, erano in realtà meteoriti cadute nel cuore di Shibuya generando un’esplosione mortale.
Quindi, coloro che stavano morendo per il disastro causato da questa pioggia dallo spazio, sono tecnicamente morti per un minuto. Tempo in cui sono stati spediti nel “paese del presente”.

L’esperienza mortale dei protagonisti di Alice in Borderland

Certamente, la percezione di quei sessanta secondi fra la vita e la morte, è diversa in questo Altrove. E qui, i residenti che sopravvivono fino alla fine acquisiscono un “diritto di soggiorno permanente” e il fine è appunto renderli cittadini del “paese del momento presente”. In questa dimensione, continuano a partecipare ai game fino alla morte.
Oppure le persone possono scegliere di rifiutare il “diritto di soggiorno permanente” e tornare nel mondo reale.
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La fine dei giochi in Alice in Borderland 2 con l’invito ad adottare la cittadinanza del Paese del momento presente (この国の永住権 Kono kuni no eijū-ken). Fonte Netflix

In effetti, questa è la scelta che faranno Arisu, Usagi e gli altri sopravvissuti pronunciando la frase te ni shinai  (手にしない).
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手にする。Te ni suru. (accettare) 手にしない。Te ni shinai. (non accettare) Fonte: Netflix

Coloro che tornano nel mondo reale perdono i ricordi di tutti gli eventi che hanno avuto luogo nel “paese del presente”, ovvero la realtà distopica.
Sebbene alcune interpretazioni suggeriscano che questi gemu fossero semplicemente la lotta fra la vita e la morte, è evidente che qualcosa di soprannaturale sia successo, dato che la stessa cosa capita a tutti i malcapitati colpiti dalla pioggia di meteoriti.

Ci sarà una stagione 3 di Alice in Borderland?

Al momento in cui abbiamo aggiornato questo articolo (gennaio 2023) Alice in Borderland non è stato ufficialmente rinnovato, tuttavia sembra abbastanza probabile che considerato il season finale, ci saranno sviluppi.

Esiste effettivamente un altro capitolo del manga da adattare: Alice in Borderland Retry (今際の国のアリスRETRY). La stagione 2 si è chiusa con l’inquadratura finale di un tavolino bianco al di fuori dell’ospedale, con un mazzo di carte da Poker sparso.

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L’ultima carta che resta sulla superficie è quella del Joker, personaggio ancora non incontrato dai personaggi e che implica che i giochi sono ancora in corso anche se coloro che sono rientrati nel mondo reale, non se ne rendono necessariamente conto.

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Qui il primo volume del manga di Alice in Borderland.

Alice in Borderland: Retry

Il manga Alice in Borderland Retry (今際の国のアリスRETRY, Imawa no kuni no Arisu ritorai), conosciuto come “Retry”, è un sequel del manga originale Alice in Borderland, sempre scritto e disegnato da Haro Asō.

La serie è stata pubblicata in anteprima su Weekly Shōnen Sunday, numero 46 del 2020 e a a differenza del precedente sequel Alice on Border Road, un thriller d’azione, il capitolo “Retry” torna a concentrarsi sui giochi.

Clicca sull’articolo per scoprire tutte le location di Alice in Borderland!

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Altro, in questo blog di viaggio:

Dove è stato girato Alice in Borderland?

 Kanto. La regione del Kanto si trova su Honshu, l’isola più grande del paese dove è ubicata tra l’altro la capitale giapponese. In effetti, la maggior parte della nuova stagione è stata girata nella cosiddetta “Greater Tokyo Area” nel Kanto. La seconda stagione di Alice in Borderland è sempre stata girata a Tokyo e altre scene sono state girate nell’area di Fukutomi-cho a Yokohama, ma anche a Kawasaki e Kawaguchi. Ulteriori location sono nel Kansai, che è un’altra regione sull’isola di Honshu.

In particolare, le riprese si sono svolte in hotel a Otsu di Shiga. Più specificatamente, le scene sono state ambientate in un complesso di appartamenti al 4-2 Koeidai, Kobe-shi a Hyogo, Kita-ku e alla stazione Kita-Suzurandai sulla linea Shintetsu Arima.

Alice in Borderland stagione 2 ha visto Wakayama e Osaka principali location.

Il team ha stabilito la propria base a Toyama e Aichi nella regione di Chūbu, area nota per le vaste coste e le pittoresche catene montuose.

  

Qual è la spiegazione di Alice in Borderland?

La vera identità del “paese del presente” è un altrove, nel quale si perdono le persone che si trovano nel mezzo di un’esperienza mortale.

I fuochi d’artificio a cui tutti hanno assistito nel mondo reale, erano in realtà meteoriti caduti nel cuore di Shibuya, creando un’esplosione senza precedenti nel cuore di Tokyo.

Coloro che stavano morendo per il disastro causato da questa pioggia proveniente dallo spazio, sono stati inviati nel “paese del presente”.

Certamente, la percezione di quei sessanta secondi fra la vita e la morte, è diversa in questo Altrove.

E qui, i residenti che sopravvivono fino alla fine acquisiscono un “diritto di soggiorno permanente” e diventano cittadini del “paese del momento presente”. In questa dimensione, continuano a partecipare ai game fino alla morte.

Coloro che tornano nel mondo reale perdono i ricordi di tutti gli eventi che hanno avuto luogo nel “paese del presente”, ovvero la realtà distopica.

 

Ci sarà la stagione 2 di Alice in Borderland?

La stagione 2 di Alice in Borderland è uscita su Netflix il 22 dicembre 2022.

 

Ci sarà la stagione 3 di Alice in Borderland?

 A gennaio 2023, Alice in Borderland non è stato ufficialmente rinnovato, tuttavia sembra abbastanza probabile che considerato il season finale, ci sarà una terza stagione.

Esiste effettivamente un altro capitolo del manga da adattare: Alice in Borderland Retry (今際の国のアリスRETRY). La stagione 2 si è chiusa con l’inquadratura finale di un tavolino bianco al di fuori dell’ospedale, con un mazzo di carte da Poker sparso. L’ultima carta che resta sulla superficie è quella del Joker, personaggio ancora non incontrato dai personaggi e che implica che i giochi sono ancora in corso anche se coloro che sono rientrati nel mondo reale, non se ne rendono necessariamente conto.

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