Cervi di Nara: in Giappone sacchetti di carta commestibili per evitare che mangino plastica

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Cervi di Nara: in Giappone sacchetti di carta commestibili per evitare che mangino plastica

Gli amanti del Giappone, avranno sicuramente sentito parlare dei cervi sacri (Sika) di Nara.
Nara, ed i suoi cervi, sono un’importante attrazione turistica nel Giappone occidentale.
Molti sapranno anche del loro famigerato appetito.
I cervi Sika di Nara, hanno la reputazione di essere molto invadenti e di temere poco o nulla le persone.
La loro continua ricerca di cibo, negli ultimi anni, li ha portati anche a mangiare sacchetti di plastica, lasciati dai turisti e per questo molti cervi sono morti.
Al fine di evitare questa strage, in Giappone, sono stati creati sacchetti di carta digeribili adatti ai cervi.
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Il parco dei cervi Sika di Nara

A Nara, esiste uno dei parchi più antichi del Giappone fondato nel 1880.

Nara è facilmente raggiungibile da Kyoto.

Noi di Traveltherapists, ci siamo andate a marzo 2020, usufruendo del Japan Rail Pass.

In 45 minuti eravamo a Nara e dalla stazione dei treni al parco dei cervi di Nara, ci sono circa 10 minuti a piedi.

A Nara troverete due splendidi templi, uno di questi è patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Vi aspettano inoltre un santuario ed un museo con tesori di arte religiosa e sculture, provenienti dai templi e troverete i celeberrimi cervi Sika (cervus nippon).

 

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Perché i cervi di Nara sono considerati sacri?

Questi cervi fino alla Seconda Guerra Mondiale, erano considerati sacri, grazie ad una leggenda.

Si dice che uno dei quattro kami (dio) del Santuario Kasuga avesse visitato questo tempio.

Secondo la leggenda, questo kami apparve cavalcando un cervo bianco; da quel momento i cervi furono considerati animali sacri e divini.

Infatti, da allora, uccidere uno dei cervi di Nara comportava un reato punibile addirittura con la morte. Questo, fino alla metà del 1600.

Dopo la seconda guerra mondiale, i cervi furono privati ​​del loro status sacro, diventando invece specie protetta ed un vero tesoro nazionale del Giappone.

Tutt’ora sono animali protetti e nel parco di Nara, ne troverete più di 1500 girare liberamente.

I cervi sembrano tranquilli e danno anche la sensazione di inchinarsi se vi fermate a salutarli con il tipico gesto giapponese.

Tuttavia, quando abbiamo comprato da un’anziana signora dei crackers da dare ai cervi – costano circa 200 yen – la situazione è evoluta in tutt’altro modo. 

Ci siamo trovate letteralmente assalite da almeno una dozzina di cervi che cercavano di “mordere” qualunque cosa a tiro.

Per un attimo mi sono sentita sopraffatta, tanto da lanciare l’intero pacco di crackers, lontano da me.

Ovviamente i cervi sono andati verso il cibo, dandomi tregua.

 

Si sono addirittura mangiati la mappa che aveva in mano Elina, come potete vedere in questi video!

I cervi di Nara uccisi dall’incuria dei visitatori che abbandonano i sacchetti di plastica

Molti turisti al parco di Nara, non si comportano proprio in modo corretto.
L’incuria e la maleducazione di abbandonare sacchetti di plastica, ha causato la morte di alcuni dei cervi Sika.
Nel 2019, masse di rifiuti di plastica e pacchetti di varia natura, sono stati recuperati dallo stomaco di diversi cervi morti.
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A Nara sono stati sviluppati sacchetti commestibili per i cervi

Le aziende locali sono ora riuscite a sviluppare sacchetti di carta che gli animali possono digerire senza problemi.
I sacchetti digeribili sono fatti di crusca di riso e polpa riciclata da confezioni di latte, un ingrediente usato nei crackers per cervi.
Secondo l’azienda, con sede nella prefettura di Nara, si dissolvono più facilmente in acqua pur essendo meno durevoli della carta normale.
Il prodotto che ne deriva presenta meno rischi per la salute dei malcapitati cervi.
I cervi possono essere nutriti senza problemi con i crackers senza zucchero chiamati shika sembei.
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Gli shika sembei

Come abbiamo detto questi crackers sono venduti nei negozi vicini e non utilizzano fortunatamente involucri di plastica. 
Purtroppo, alcuni turisti sembrano ancora dare agli animali altri snack presi da sacchetti di plastica (se andate a Nara, per favore, non fatelo).
Marzia Parmigiani
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