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Il genocidio degli Uiguri in Cina.
Cina: il forzato e discriminante controllo delle nascite sugli Uiguri
In termini di crescita della popolazione, le risorse che il governo cinese impiega per il controllo delle nascite, hanno trasformato lo Xinjiang da una delle regioni a più rapida crescita demografica della Cina, ad una di quelle più basse.

Il genocidio degli Uiguri in Cina: le misure draconiane per controllare le nascite della Cina
Il governo cinese sta adottando misure draconiane per ridurre i tassi di natalità tra Uiguri e altre minoranze.
La Cina ha implementato una vasta campagna per tenere sotto controllo la popolazione musulmana.
Gli Uiguri sono una popolazione turcofona di religione islamica, per lo più residente nel nord ovest della Cina.
Tuttavia, lo stesso governo, sta incoraggiando parte della maggioranza Han del paese ad avere più figli.
Gli Han sono il gruppo etnico più diffuso in Cina e costituiscono circa il 20% della popolazione mondiale ed il 92% di quella cinese.
Il genocidio degli Uiguri in Cina: il controllo delle nascite in Cina è più diffuso di quanto si pensa
La pratica del controllo delle nascite in Cina, è molto più diffusa e più sistematica di quanto si pensi. Ciò, secondo un’indagine basata su statistiche governative, documenti statali e interviste fatte sul campo.


Il genocidio degli Uiguri in Cina: in Cina sta avvenendo un “genocidio demografico”
La campagna degli ultimi 4 anni nella regione dell’estremo ovest dello Xinjiang sta portando a quella che alcuni esperti chiamano una forma di “genocidio demografico”.
I dati dimostrano che il governo cinese impone alle donne appartenenti a minoranze etniche un controllo delle gravidanze.
Inoltre, forza queste popolazioni femminili minoritarie, ad adottare dispositivi intrauterini, sterilizzazione e persino l’aborto.
Infatti, anche se l’uso degli IUD (spirale intrauterina) e della sterilizzazione è diminuito a livello nazionale, sta crescendo rapidamente nello Xinjiang.


Il genocidio degli Uiguri in Cina: in Cina i genitori con tre o più figli devono pagare multe salate
Le misure di controllo della popolazione sono definite dalla detenzione di massa, sia come una minaccia che come una punizione per il mancato rispetto della legge.
Avere troppi figli è una delle ragioni principali per cui le persone vengono mandate nei campi di detenzione.
Questo, a meno che i suddetti genitori di tre o più figli, non possano pagare multe enormi (circa 2500 euro).
I tassi di natalità nelle regioni prevalentemente uiguriche di Hotan e Kashgar sono precipitati di oltre il 60% dal 2015 al 2018, l’ultimo anno disponibile nelle statistiche del governo.
Le centinaia di milioni di dollari che il governo versa nel controllo delle nascite hanno trasformato lo Xinjiang da una delle regioni cinesi a più rapida crescita in una delle più lente in pochi anni.
Questo, secondo una nuova ricerca ottenuta dall’Associated Press prima della pubblicazione dello studioso cinese Adrian Zenz.
Il ministero degli Esteri cinese e il governo dello Xinjiang non hanno voluto commentare la situazione.
Tuttavia, in passato Pechino ha affermato che le nuove misure intendono semplicemente essere eque, consentendo sia alle minoranze cinesi sia alle minoranze etniche di avere lo stesso numero di bambini.
Il genocidio degli Uiguri in Cina: la politica di Xi Jinping ha cambiato la legge sul “figlio unico” in Cina
In passato, in base alla politica del “figlio unico” (ormai abbandonata in Cina), le autorità supportavano l’uso di contraccettivi, sterilizzazioni e aborti, anche per i cinesi Han.
Tuttavia, alle minoranze etniche erano concessi due bambini, tre se provenivano dalla campagna.
Ciò è cambiato sotto il presidente Xi Jinping. Xi è il leader più autoritario che si sia visto in Cina, negli ultimi decenni.
Poco dopo essere salito al potere, il governo ha rivisto le norme sulla nascita in modo che i cinesi Han dello Xinjiang potessero avere due o tre figli, proprio come le minoranze.
Anche se sulla carta il trattamento fra gli Han e le minoranze sembra lo stesso, nella pratica non è così.
Ai cinesi Han non è imposto l’aborto, le sterilizzazioni o l’utilizzo forzato di dispositivi IUD.
In particolare, sono risparmiati dalla detenzione per avere troppi figli.
Il genocidio degli Uiguri in Cina: la preoccupante discriminazione delle donne nello Xinjiang
Dal 2014, il numero di IUD applicati alle donne nello Xinjiang è salito di oltre il 60% (quasi 330.000 IUD nel 2018).
Allo stesso tempo, l’uso di di spirali intrauterine è diminuito drasticamente altrove in Cina, poiché molte donne hanno iniziato a rimuovere i dispositivi.
Le statistiche cinesi sulla salute mostrano anche un boom di sterilizzazione nello Xinjiang. I tassi di sterilizzazione sono crollati nel resto della Cina, per aumentare di sette volte nello Xinjiang dal 2016 al 2018.
La campagna di controllo delle nascite deriva dalla preoccupazione per l’estremismo islamico
La campagna di controllo delle nascite è alimentata dalle preoccupazioni del governo cinese.
Alti tassi di natalità tra i musulmani porterebbero alla povertà e all’estremismo nello Xinjiang.
E’ una regione arida e senza sbocco sul mare, che ha lottato negli ultimi anni con fatti legati al terrorismo islamico.
Tuttavia, le critiche sono molte.
Sebbene il programma adotti le tattiche della politica cinese del “figlio unico”, la campagna che si sta svolgendo nello Xinjiang differirebbe in quanto “etnicamente mirata”.
Marzia Parmigiani
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