Come funzionano gli appuntamenti in Giappone? 5 differenze con l’Occidente

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Come funzionano gli appuntamenti in Giappone?

Come funzionano gli appuntamenti in Giappone? 5 differenze con l’Occidente

Cosa significa avere un appuntamento con qualcuno? Ognuno di noi sa darsi una risposta e conosce le dinamiche che si possono creare.
Ma se gli appuntamenti possono essere complessi fra persone dello stesso paese e della stessa cultura, le cose possono complicarsi un bel po’ se ci si frequenta con stranieri/e.
L’amore è universale, certo!
Però le complicazioni possono essere ancora più evidenti, se parliamo di una cultura così lontana dalla nostra, come quella giapponese.
Tutti noi, abbiamo avuto esperienze di appuntamenti e più o meno sappiamo come comportarci.
Tuttavia, frequentare qualcuno appartenente ad una cultura e un paese diverso, porta a differenze davvero sostanziali, che variano da paese a paese.
Se avete in mente un viaggio in Giappone e magari vi stuzzica l’idea di conoscere e frequentare un/una giapponese, siete nel posto giusto!
Abbiamo chiesto ai nostri amici e conoscenti giapponesi come funziona e abbiamo scoperto cose interessanti!
Il modo di vivere gli appuntamenti che illustreremo, valgono sia per eterosessuali, ma anche omosessuali (gay e lesbiche) giapponesi.

Prima di continuare, per essere sempre informati sugli aggiornamenti in merito alla riapertura del Giappone 11 ottobre 2022, curiosità sul Giappone, cultura giapponese, migliori hotel di Tokyo dove dormire a Tokyo e consigli sull’organizzazione dei viaggi in Giappone, consigliamo di visitare e seguire la nostra pagina Facebook dedicata “Il Mio Viaggio In Giappone”.

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Sara Perez (Spagna) e Suenaga Chiho (Giappone), coppia lesbica internazionale. Fonte: mainichi.jp

Lo sottolineiamo perché in molti ci hanno fatto domande su come vivano gay in Giappone e lesbiche in Giappone.
Cogliamo l’occasione per dire che della comunità LGBTQ in Giappone, si parla poco, ma è ben presente come in tutto il mondo.
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Detto questo, ecco a voi utili chiarimenti su come funzionano universalmente gli appuntamenti in Giappone: 5 differenze con L’Occidente!
Insomma, i modi per arrivare all’amore, possono essere molto diversi.
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1) Come funzionano gli appuntamenti in Giappone? Appuntamenti di “gruppo”

Non è raro in Occidente conoscersi a qualche festa di amici o in un contesto di gruppo.
In Giappone, gli appuntamenti di gruppo, detti goukon, sono il primo step di conoscenza.
Il nome viene da “goudo” che significa “mischiare” o “combinare” e “konpa”, ovvero “incontro informale di gruppo”.
Di per sé, è una specie di “appuntamento al buio di gruppo” dove maschi e femmine possono parlare, bere e divertirsi. 
Invece, in Occidente, solitamente se una persona si interessa a un’altra, si organizza un appuntamento per andare al cinema, ad una mostra, a mangiare fuori o a una festa.
Insomma, comunque sarà un’uscita di coppia.
In Giappone, no. Gli appuntamenti di gruppo avvengono comunemente per primi.
Si tratta di un modo per valutare l’interesse reciproco, oltre a conoscere gli amici di un/una potenziale partner.
In pratica si esce e ci si frequenta in gruppi numerosi per un po’ di tempo.
I goukon – appuntamenti di gruppo – continueranno finché i due interessati non capiranno che desiderano fare lo step successivo.
Sarà allora che succederà una cosa ancor più strana per un occidentale: la “confessione d’amore”.
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2) I giapponesi devono “confessare” il loro amore anche dopo che hanno iniziato a frequentarsi

Ebbene sì. Ciò che avete visto in qualche drama giapponese o coreano o negli anime è vero e non una riproduzione grottesca della realtà.
In alcuni paesi asiatici, come il Giappone, la Corea del Sud e Taiwan, esiste l’usanza di dichiarare il proprio interesse e chiedere formalmente di uscire da soli per diventare una coppia a tutti gli effetti.
Per noi può sembrare un po’ pomposo o fuori luogo.
Ma per un/una giapponese, dichiarare il proprio amore non significa correre, ma comunicare di essere seriamente intenzionati ad iniziare una relazione di coppia.

La confessione d’amore, in Giappone è detta kokuhaku e spesso sancisce l’inizio ufficiale degli appuntamenti di coppia.

Mentre in Occidente siamo abituati ad una maggior audacia dei maschi, in Giappone, sia gli uomini che le donne possono fare la prima mossa.

Una cosa è certa: dopo kohuhaku, solitamente la risposta sulla reciprocità (o meno) dell’interesse, avviene molto velocemente.  

La confessione d’amore per un/una giapponese è l’atto di avere il consenso per conoscere più profondamente l’altra persona.

 

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Gli occidentali non hanno bisogno di dichiararsi

Per chi vive in Occidente, la soglia per gli appuntamenti è abbastanza differente.
Se qualcuno trova attraente un/una altro/a, inviterà subito per un appuntamento, senza troppi problemi.
Se la cosa piace, è comune ripetere l’esperienza più volte e naturalmente diventare una coppia.
Per gli occidentali, uscire assieme serve solo a capire di essere compatibili.
Se non funziona, basta semplicemente dire di no all’appuntamento successivo.
Uscire assieme spontaneamente diverse volte, è la prova che stia funzionando ed è naturale diventare una coppia.
E questo i giapponesi lo sanno bene.
Quando guardano film e drama occidentali, raramente vedono scene dove i protagonisti confessano il proprio amore.
Dall’altro lato, se ci avete badato, i drama giapponesi e coreani, sono molto meno espliciti di quelli occidentali.
E’ difficile vedere scene di baci, e soprattutto, le scene di sesso sono praticamente assenti.

Insomma, gli occidentali hanno chiaro come funziona il processo.

Tuttavia, i giapponesi considerano strano e assurdo, diventare una coppia senza bisogno di confessare il proprio amore.

 

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Cosa succede quando un/una occidentale frequenta un/una giapponese?

Per questo le cose si complicano quando un/una occidentale frequenta un/una giapponese.
Gli occidentali restano spiazzati se improvvisamente i/le giapponesi spariscono nel nulla dopo essersi dichiarati/e.
Come mai succede?
Questo capita perché i/le giapponesi PRIMA creano una relazione e solo DOPO verificano la compatibilità con l’altro/a.
Frequentarsi molte volte significa portare via del tempo all’altra persona.
Uno dei motivi per cui l’abitudine di confessare il proprio interesse in Giappone ha preso piede, deriva dall’elevato livello di consapevolezza di limitare il tempo delle altre persone e dal desiderio di non farglielo sprecare.
Purtroppo quando non sanno come uscirne, i/le giapponesi possono dare messaggi che risultano ambigui per un/una occidentale.
A volte, non chiariscono le cose esplicitamente perché temono di ferire.
Ma quando un/una giapponese scopre che la cosa non funziona, diventa molto netto.
Il “sì” iniziale, può diventare un “no” e non è raro che spariscano nel nulla (soprattutto i maschi).
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3) Come funzionano gli appuntamenti in Giappone? La comunicazione non verbale è molto apprezzata in Giappone

Per un occidentale, il modo in cui in Giappone vengono espressi sentimenti come l’amore, può risultare frustrante.

Gli occidentali si aspettano grande vicinanza e contatto fisico, con il partner.

Un/una partner giapponese potrebbe essere a disagio con questo tipo di espressione, anche verbale.

Per quanto esistano differenze individuali, come ovunque, le manifestazioni pubbliche di affetto possono essere comuni fra gli occidentali, ma non fra i giapponesi.

In Giappone, ma anche in Corea del Sud, la comunicazione non verbale è davvero apprezzata.

E se il/la partner occidentale non riesce a cogliere questi segni sottili non verbali, un/una giapponese potrebbe provare a sua volta frustrazione e risentimento.

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4) Omiai: il matchmaking professionale in Giappone

L’Omiai (お 見 合 い) è un’usanza tradizionale giapponese che corrisponde al matchmaking occidentale.

Si tratta dell’abilità di abbinare le persone che potrebbero essere compatibili per una futura e seria relazione che sfoci in matrimonio.

In Giappone si usa ancora e secondo alcuni sta tornando in auge.

Questo perché le persone hanno poco tempo libero per sprecarlo in incontri “a caso”.

Il matchmaker tradizionale è un professionista che offre un servizio e confronta priorità e compatibilità, combinando eventuali appuntamenti.

Il problema principale è che in Giappone è davvero difficile incontrare nuove persone.

E’ lo stesso modo in cui si organizza la società giapponese a impedirlo.

I giapponesi frequentano abitualmente i piccoli gruppi: lavoro, hobby, famiglia, compagni di scuola.

Per incontrare nuove persone occorre cambiare lavoro o fare diverse attività, come un nuovo sport, un corso di lingua o lezioni di danza.

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5) Come funzionano gli appuntamenti in Giappone? Gli incontri online non sono molto popolari in Giappone

Come abbiamo detto, i giapponesi non vogliono perdere tempo.

Sebbene i siti di incontri online esistano, non sono la prima scelta di molti.

Insomma, le differenze con gli occidentali, come vedete sono molte.

Ovviamente stiamo parlando in termini generali e ogni caso è a se stante.

Partite dal presupposto che un/una giapponese che scelga un/una occidentale per una conoscenza, non rappresenta di per sé il/la giapponese medio/a.

Chi conosce un minimo la cultura giapponese, sa quanto sia rara la scelta di partner stranieri: circa il 98% dei giapponesi, sceglie di stare con un/una connazionale.

Tuttavia, in Giappone abbiamo conosciuto persone (sia maschi che femmine) davvero aperti, curiosi e a volte anche attratti, dai gaikokujin (persone che vengono da fuori) come noi!

Perciò, in un viaggio in Giappone, se siete single, non precludetevi una bella possibilità di conoscenza!

firma marzia parmigiani

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