Coronavirus: crollo dei viaggi in Asia

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Coronavirus: crollo dei viaggi in Asia

Gli effetti del Coronavirus, non sono visibili soltanto sulla salute delle persone, ma stanno influenzando pesantemente i comportamenti e gli spostamenti delle persone. Spesso chi ha in mano un biglietto per uno qualsiasi dei paesi asiatici, si trova in queste ore con un quesito. Partire o non partire? In questo articolo, vi diamo alcuni aggiornamenti sulla situazione.

Dati contrastanti

Alcuni tour operator, agenti di assicurazioni di viaggio e persino dipendenti di compagnie aeree, stanno affrontando un numero crescente di clienti che vogliono evitare la regione asiatica.
Infatti, nel mezzo della diffusione della paura (ma anche della psicosi) per l’epidemia di Coronavirus, i viaggiatori in Asia, anche in paesi lontani dall’epicentro del virus in Cina, stanno iniziando a riconsiderare i loro piani.
C’è da dire che i dati concreti sulle cancellazioni sono scarsi, poiché le compagnie aeree, gli hotel e le agenzie di viaggio affermano di non avere ancora numeri o di non volerli condividere.
Dall’altro lato, molti tour operator non stanno ricevendo quasi nessuna nuova prenotazione.

Le stime di Hopper

Hopper (ne abbiamo parlato altrove), un app di prenotazione specializzata nell’utilizzo dei dati per suggerire il momento migliore per acquistare i viaggi, ha stimato che la domanda di viaggi internazionali è diminuita del 3%, dalla prima settimana di gennaio. 

Il trend dei viaggi in Asia

Il continente asiatico è diventato una destinazione turistica sempre più popolare negli ultimi anni.
Nel 2018, oltre 343 milioni di turisti internazionali hanno viaggiato in Asia e nel Pacifico, secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente.
Il Coronavirus, con i suoi casi iniziali riportati a Wuhan, in Cina, ha colpito più di 31.000 persone con oltre 600 morti segnalati a partire da venerdì scorso, tutti tranne due, morti nella Cina continentale.
Più di 20 vettori internazionali hanno sospeso o limitato rotte destinazione ultima a Wuhan ed in altre grandi città cinesi, tra cui Pechino, Hong Kong e Shanghai.
Un certo numero di compagnie aeree tra cui China Eastern Airlines, Cathay Pacific e Air China instradano i passeggeri attraverso quelle città verso altre destinazioni.
Per alcuni viaggiatori, anche una breve sosta in Cina non vale il rischio.
Ma anche altri viaggiatori i cui itinerari non hanno mai toccato la Cina, scelgono di annullare il loro viaggio. Questo perché preoccupati di assumere rischi inutili per un’esperienza che può essere rinviata.

Tokyo 2020

Il Giappone, è ora nel bel mezzo dei preparativi per le Olimpiadi estive di Tokyo 2020 e sta cercando di contenere i casi. L’attenzione è focalizzata sulla Diamond Princess, la nave da crociera, attraccata a Yokohama. Più di 2000 passeggeri sono in quarantena da due settimane, poiché i casi a bordo sono aumentati rapidamente. A venerdì scorso, 61 persone erano risultate positive al Coronavirus.

Oltre ai passeggeri infetti a bordo della Diamond Princess, il Giappone ha altri 25 casi.
 Altre compagnie di crociera che operano in Asia hanno rifiutato di specificare le modifiche alle loro partenze pianificate o quante persone avevano cancellato le loro ferie con loro.
Marzia Parmigiani
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