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Coronavirus in Giappone: nuova ondata ma stavolta è diverso
In Giappone si sta verificando una terza nuova ondata di Coronavirus, come riportato dal Japan Times.
Stavolta riguarda un numero enorme di casi asintomatici, rispetto ai precedenti focolai.
Il 12 novembre, le autorità giapponesi hanno registrato 1660 nuovi casi di Covid-19, superando il record del 7 agosto, relativo a 1597 casi.
Le principali aree interessate, sono nelle prefetture di Tokyo, Kanagawa, Hyogo, Ibaraki, Aichi, Osaka e in Hokkaido.
Il primo ministro Suga per ora non ha proclamato lo stato di emergenza.
Non ha neppure fatto sì che alcuni città venissero eliminate dalla campagna Go To Travel (si tratta di un programma del governo giapponese per incentivare il turismo interno).

Marzia in una giornata di pioggia a Tokyo
In Giappone, il Coronavirus è stato rilevato per la prima volta a gennaio 2020.
Secondo il Ministero della Salute giapponese, la prima ondata avrebbe raggiunto l’apice ad aprile; mentre la seconda a luglio.



Differenze fra prima e seconda ondata Covid-19 in Giappone
Nella prima ondata, sono stati gli anziani tra i 70 e gli 80 ad essere maggiormente colpiti; mentre a luglio, le infezioni da Covid-19 hanno interessato i giovani tra i 20 ei 30 anni.
Ciò a causa di cluster che si sono originati per lo più da luoghi della movida tokiense e delle maggiori città: Bar, night club e altro ancora.



La nuova ondata di Covid-19 di ottobre 2020 in Giappone è diversa dalle precedenti
Dalla fine di ottobre, però, in Giappone sta succedendo qualcosa di completamente diverso.
Giovedì Tokyo ha registrato un numero record di casi asintomatici.
I contagi riguardano persone dell’età media di 40 anni e trasmissioni tra membri della stessa famiglia o colleghi che condividono lo spazio di lavoro.



Secondo il governo stanno emergendo nuovi cluster a livello nazionale tra le comunità straniere.
Questo a causa delle barriere linguistiche e l’accesso limitato alle risorse.
Inoltre tra i giovani spesso ci sono asintomatici.



Secondo il direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie Norio Ohmagari, il Covid-19 si sta diffondendo ampiamente nei luoghi di lavoro, nei ristoranti, nelle strutture pubbliche e nelle famiglie.
In vista dell’inverno, le persone saranno all’interno di spazi ristretti con scarsa ventilazione: qui il virus potrebbe diffondersi con maggior facilità.



Toshio Nakagawa, presidente della Japan Medical Association ha di recente dichiarato che questa in Giappone potrebbe essere l’inizio di una nuova ondata.
Il timore è quello di vedere il sistema sanitario sopraffatto se continua così.



Tokyo ha segnalato 393 nuove casi giovedì 12 novembre, superando i 300 casi per il secondo giorno consecutivo.
Tuttavia, i casi di Coronavirus in Giappone, restano davvero bassi rispetto ai paesi occidentali.
In totale, in Giappone finora ci sono meno di 114 mila casi per un totale di 1872 morti.
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Marzia Parmigiani
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