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Coronavirus: numero verde 800833833 per il supporto psicologico
Ormai lo abbiamo capito tutti. L’emergenza Covid-19 sta mettendo a dura prova la tenuta psicologica delle persone alle prese con una situazione mai sperimentata prima.
Altrove, abbiamo parlato degli effetti psicologici della quarantena.
Misure di isolamento. timore di contagio, chiusura e solitudine.
Elementi che si depositano dentro di noi e che possono far sviluppare sintomi psicologici, ma anche somatici e fisici nelle persone.
Per queste ragioni è operativo il numero verde di supporto psicologico 800.833.833, attivato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, con il sostegno tecnologico offerto gratuitamente da TIM.
Il numero scelto, rende omaggio alla Legge 23 dicembre 1978, numero 833, che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale.
Dall’estero, si potrà raggiungere facendo lo 02.20228733. Anche i non udenti, avranno la possibilità di accedere al supporto psicologico.
Il numero sarà attivo tutti i giorni, dalle ore 8 alle 24.
Troverete professionisti specializzati, psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti, a rispondere alle richieste di aiuto.
Questa iniziativa dovrebbe essere di ausilio durante l’isolamento sociale, ai servizi di assistenza psicologica garantiti dal SSN.
Ovviamente è un servizio totalmente sicuro e gratuito.
dell’angoscia dell’attuale situazione. Si cercherà perciò di favorire l’attivazione di un processo di elaborazione dell’evento traumatico. Ciò viene fatto per fornire alle persone che richiederanno questo intervento, una serie di strumenti che potranno essere utilizzati anche nel post emergenza.
Sintomi del disagio psicologico
I due livelli del servizio
Il servizio è organizzato su due livelli di intervento. Il primo livello è l’ascolto telefonico per rispondere alle problematiche psicologiche derivanti dal Covid-19.
Questo primo livello, ha l’obiettivo di fornire rassicurazioni e suggerimenti. Ci si prefigge di aiutare ad attenuare l’ansia derivante da una quotidianità totalmente intrisa dalla presenza dell’epidemia e solitamente, si risolve in un unico colloquio.
Il secondo livello del servizio, risponde ad un’esigenza di garantire un ascolto più approfondito e prolungato nel tempo.
Le chiamate che andranno approfondite con un secondo livello, permetteranno ai servizi sanitari e sociosanitari del SSN, di lavorare in rete con molte società scientifiche in ambito psicologico.
Le richieste di aiuto, dal primo livello saranno smistate anche in base alle loro specificità.
Per esempio, psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza, dipendenze, psico-oncologia.
Insomma, nel secondo livello sono previsti colloqui di sostegno, ripetuti fino a 4 volte, via telefono oppure on line.
Le consultazioni si muoveranno con l’obiettivo di promuovere un ascolto empatico del dolore e di fornire alle persone degli strumenti per attivare l’elaborazione della situazione anche nella fase post- emergenza.
Marzia Parmigiani
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