Cosa sono gli aizuchi? La manifestazione di cortesia dei giapponesi
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Cosa sono gli aizuchi?
Cosa sono gli aizuchi? La manifestazione di cortesia dei giapponesi
Chiunque abbia avuto il piacere di interagire con un giapponese – anche in altre lingue come per esempio in inglese – avrà notato aspetti particolari del loro modo di fare.
Stiamo parlando di piccoli gesti di consenso, come annuire e fare piccole interiezioni mentre vi ascolta.
Parole come “Yes”, “I see” o “ok”, che danno la sensazione di aver ottenuto attenzione (ma anche che l’interlocutore sia d’accordo), sono davvero comuni quando si parla con un giapponese.
Ma fate attenzione: hanno un significato diverso rispetto all’Occidente.
Questo è spesso motivo di fraintendimenti, spesso in ambito commerciale.
Infatti, non è raro che imprenditori occidentali restino confusi dopo un incontro con un’azienda giapponese.
A volte, non è chiaro il motivo del fallimento di un accordo.
Perché succede – quando durante tutto l’incontro – i potenziali partner giapponesi hanno annuito e fatto capire di essere d’accordo?
Ebbene, in quel caso sono stati “vittime” degli aizuchi (相槌).
Cosa sono gli aizuchi in Giappone?
Questa modalità di comportamento, in giapponese, è chiamata aizuchi. Tecnicamente in linguistica si parla di “interiezioni conversazionali”.
Sebbene siano una parte caratteristica della cultura giapponese, può sembrare quantomeno strano – a volte fastidioso – per gli occidentali.
Siccome gli aizuchi possono dare origine a fraintendimenti – soprattutto fra occidentali e giapponesi – cerchiamo di spiegarvi questi segni classici che punteggiano la conversazione con un giapponese.
Infatti, durante una conversazione con un/a giapponese, potrebbe sorprendere il continuo annuire o frasi come “è vero”, “si”, “è così”.
Soprattutto nello scoprire che non necessariamente dopo tutto questo annuire, il vostro interlocutore sarà d’accordo con voi!
Gli aizuchi sono semplicemente la manifestazione di buona volontà, attenzione e cortesia nei confronti di chi sta parlando.
Ma da dove vengono gli aizuchi e perché si sono consolidati nella cultura giapponese?
Cosa sono gli aizuchi? L’origine e la storia di Aizuchi
Gli aizuchi provengono da un’antica usanza: quella di forgiare una spada in due.
In effetti, nel periodo Edo (1603-1868), questo lavoro era compiuto da due fabbri che lavoravano in sinergia.
In giapponese, aizuchi significa “martello reciproco” e ha anche il significato di interiezione conversazionale.
La parola aizuchi è formata da “ai” (あ い o 相) che significa vicenda, insieme, mutuo, etc; mentre “zuchi” (ず ち o 槌) significa martello, mazza, o martelletto.
Quindi, in giapponese, la rapida successione di colpi alternati ha dato origine alla parola per definire l’interiezione conversazionale: aizuchi (相 槌).
Oggi la parola aizuchi ha perso il significato originario ed è usata principalmente in riferimento alle “interiezioni conversazionali” linguistiche.
Cosa sono gli aizuchi? Alcuni esempi
Questo tipo di interiezioni sono utilizzate principalmente per esprimere accordo e simpatia.
Espressioni come “hontou?/hontou ni”? (davvero? Sul serio?); oppure “naruhodo” (capisco); ma anche “ii desu ne/ii ne” (va bene! Bello!), sono alcune delle interiezioni conversazionali generalmente utilizzate per mostrare attenzione a chi parla.
Tuttavia, gli aizuchi possono anche variare in base alla situazione, per diventare più complessi.
Ora che sapete quanto siano importanti, ricordate che se state parlando con un giapponese e in qualche modo continua a interrompervi o a intervenire, sta semplicemente utilizzando gli aizuchi!
Nonostante la stranezza iniziale, ricordate che stanno semplicemente cercando di mostrarvi il loro interesse e tutta la curiosità!
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