Cose che non sai sui Daruma.
Cose che non sai sui daruma: tutto sulle straordinarie bambole giapponesi
Forse non hai idea di come siano fatti, o magari hai visto già i Daruma senza sapere che si chiamassero così. Fatto sta, che un appassionato di Giappone che si rispetti, deve conoscere il significato di queste bambole sicuramente già incontrate in manga e anime.
Insomma, che tu conosca o meno il significato della bambola Daruma, di certo sai che aspetto ha.
I Daruma sono rappresentati come bambole piccole, rotonde, rosse con gli occhi bianchi senza pupille. Oppure con occhi normali con pupille scure, altre volte, con un occhio colorato di nero e l’altro bianco.
Ma cosa sono esattamente le bambole daruma? E da dove vengono?
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Cosa significa Daruma?
Un daruma (達磨, だるま) è una bambola modellata sul Bodhidharma, ovvero un monaco buddista cinese del V secolo. L’uomo divenne il patriarca della scuola del buddismo Chan in Cina. Sebbene fosse di origine cinese, anche in Giappone è venerato poiché ciò che i cinesi conoscono come Buddismo Chan è diventato poi Buddismo Zen in Giappone.
Se ci pensi, anche le persone che non sono buddiste e non hanno una conoscenza approfondita di questa religione, hanno ben presente l’importanza dello Zen nella cultura giapponese.
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Cose che non sai sui daruma: la storia del Daruma
Purtroppo l’aspetto del Daruma deriva da una storia tutt’altro che lieta. Il buddismo zen è una scuola che enfatizza l’importanza della meditazione ed in effetti la leggenda narra che lo stesso Bodhidharma sia riuscito a meditare per ben 9 anni di fila.
Alla fine, pare che a causa della protratta immobilità, sia le gambe che le braccia si siano atrofizzate fino a cadere. Ecco perché questa bambola è raffigurata senza busto e senza arti.
Mentre se consideriamo il colore, questo deriva dal fatto che nella maggior parte delle rappresentazioni artistiche di Bodhidharma ad opera di Tsukioka Yoshitoshi – monaco giapponese e pittore – Bodhidharma sia mostrato con abiti rossi.
Sappiamo che il rosso in Giappone e nei Paesi dell’Asia orientale dove il buddismo è prominente si associa a buona fortuna, ricchezza e prosperità.
Attualmente il Daruma non è solo di colore rosso, ma anche blu, verde, arancio, bianco e oro. Ognuno di questi colori non ha significati particolari: semplicemente offre agli acquirenti diverse opzioni di scelta per comprare il Daruma preferito.
I Daruma sono spesso dipinti con kanji dorati di buon auspicio sotto la faccia come fuku (福, buon auspicio, fortuna) o shiawase (幸, serenità, felicità).
Allo stesso modo, anche la bambola stessa è disegnata con caratteristiche evocative della forma di mistici animali giapponesi, come la gru e la tartaruga.
Questo perché in Giappone le gru sono portatrici di fortuna e longevità, dato che la credenza è che vivano davvero a lungo, allo stesso modo delle tartarughe, portatrici inoltre di protezione.
Cose che non sai sui daruma: i Daruma oggi
Attualmente, i Daruma sono considerati portafortuna per un futuro protetto da negatività e le persone li collocano su scaffali, fra le mura domestiche, nei negozi o nei luoghi di lavoro.
Prima di esporli, è comune esprimere un desiderio con la speranza che si avveri. Può essere un obiettivo o qualcosa a cui si mira nella propria vita.
Per farlo, occorre colorare un occhio esprimendo il desiderio, mentre il secondo occhio sarà completato a desiderio realizzato.
Non importa quale occhio sarà colorato per primo, tuttavia è convenzione dipingere prima l’occhio sinistro del Daruma.
Ma da dove viene questa tradizione di esprimere desideri al Daruma?
Cose che non sai sui daruma: qual è il significato del Daruma?
Insomma, i Daruma sono talismani portafortuna, ma c’è qualcosa di più che la semplice espressione di un desiderio.
L’idea della realizzazione di un desiderio tramite talismani, non è concepito nel Buddismo. Poiché il reale significato dei Daruma è un promemoria di auto-perseveranza, concentrazione e disciplina.
Infatti, proprio la scuola del buddismo Chan/Zen che Bodhidharma ha fondato valorizza l’autodisciplina.
Perciò, acquistare e usare un Daruma riguarda poco l’esprimere un desiderio o avere un portafortuna, ma è semplicemente un monito per tenere a mente i propri obiettivi.
Ne consegue che disegnare l’occhio del Daruma non è un’azione compiuta per invocare la realizzazione di un desiderio.
Ma è semplicemente la promessa verso sé stessi di seguire i propri sogni e obiettivi, nonostante gli ostacoli, le trappole e le difficoltà che incontrerai durante il tuo viaggio.
In quest’ottica, il colore rosso del Daruma rafforza il significato di questo impegno, poiché effettivamente questo colore è di buon auspicio.
Daruma e Omamori
È simile per questo motivo ai magnifici omamori, altri talismani popolari nella cultura giapponese: la differenza è che se gli omamori sono talismani portatili, i Daruma sono solitamente statici.
Spesso le persone infatti portano con sé gli Omamori per fortuna finanziaria, viaggi sicuri, esami, colloqui di lavoro, etc.
I Daruma non si occupano di esaudire desideri; ma hanno la funzione di portafortuna, supporto e protezione e sono un promemoria di ciò che il proprietario desidera o di cui ha bisogno dalla vita. Ecco il loro significato più profondo.
Un proverbio popolare giapponese spesso è collegato al significato di daruma è nana korobi ya oki (七転八起), ovvero “cadi sette volte, rialzati otto”.
I Daruma sono un simbolo di perseveranza, di caparbietà e di capacità di restare sul sentiero giusto, anche durante le difficoltà. Quando si è tentati di rinunciare, quel daruma sullo scaffale è un costante monito del desiderio originale e aiuta a rispettare quella promessa.
Il Daruma è modellato su Bodhidharma, portatore di Buddismo Zen e filosofia della perseveranza. Infatti, le origini sulle storie degli occhi di queste bambole sarebbero due e comunque in accordo con questa filosofia.
Infatti si dice che quando la bambola ha entrambi gli occhi colorati, simboleggia che il tuo sguardo ora è aperto alla verità dell’universo, come accadde a Bodhidharma nel momento dell’illuminazione.
L’altra spiegazione è che dopo essersi addormentato dopo aver meditato, si sia vergognato così tanto da tagliarsi le palpebre per evitare che accadesse di nuovo. Insomma: entrambe sono storie di perseveranza.
Il Daruma a Capodanno: Daruma kuyō
Per quanto tempo tenere un Daruma? Dipende. Tuttavia, molte persone in Giappone amano iniziare il nuovo anno con nuovi sogni e obiettivi e quindi un nuovo Daruma.
Perciò, a Capodanno si svolge una cerimonia popolare nota come Daruma kuyō (だるま供養), dove le vecchie bambole sono bruciate nel tempio o santuario dove sono state comprate in origine. I proprietari portano il loro daruma al tempio, ringraziando per l’anno passato e poi osservano tutte le bambole daruma ardere assieme.



Daruma kuyō
I Daruma nella cultura popolare
Nella cultura giapponese si trovano ovunque, anche in letteratura, TV, anime, manga e videogiochi. Questo il caso di Daruma Otoshi,
un giocattolo tradizionale giapponese composto da una pila di blocchi di legno colorati e testa daruma in cima.
Il Daruma è presente anche nei Pokémon (Pokemon Darmanitan, Hihidaruma in giapponese) con design basato su questa bambola votiva.



Hihidaruma
Infine, nel meraviglioso film d’animazione dello Studio Ghibli La città incantata (2001), la proprietaria dell’onsen del film, Yubaba ha tre teste verdi nei suoi alloggi.
Sebbene di colore diverso, il loro design di teste senza corpo, strizza l’occhio alla rappresentazione delle tradizionali bambole Daruma, sebbene il confronto con queste, finisce qui. Infatti, le teste Kashira non sembrano portare fortuna.
Cose che non sai sui daruma: dove sono fatti i Daruma?
Quasi tutti i Daruma da più di 3 secoli, sono prodotti a Takasai nella prefettura di Gunma. In origine erano fabbricati dai contadini locali della zona di Takasai, in cerca di fortuna per assicurarsi un buon raccolto. Questa tradizione del Daruma prodotto a Takasai è arrivata fino ai tempi moderni.
Sono tradizionalmente cavi e realizzati con cartapesta utilizzando washi su un calco di legno, prima di essere avvolti, accuratamente modellati, tagliati e dipinti. Attualmente, si usa uno stampo prefabbricato avvolto in cartapesta.
Dove comprare i Daruma?
Ovviamente in Giappone! A Tokyo se ne trovano tantissime, così come a Kyoto in negozi, templi e santuari.
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