Ecce homo: la mostra dello street artist Ernest Pignon Ernest ad Avignone

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Se siete appassionati di Street Art e vi capita di visitare l’incantevole Provenza, non potete perdervi la mostra “Ecce Homo”.

Fino al 29 febbraio 2020, nella Grande Cappella Palazzo dei Papi di Avignone, potrete ammirare la mostra del pioniere della street art Ernest Pignon-Ernest.

Avrete a disposizione più di 400 opere a testimonianza del suo impegno dal 1966 all’epoca contemporanea.

Le sue opere sono serigrafie, disegni e poster di figure umane in grandezza naturale, realizzate con la tecnica del carboncino, delle pietre nere e dell’unione e sovrapposizione di diverse immagini.

La poesia dei suoi disegni, ha iniziato a decorare Parigi già dal 1971. Noi di Traveltherapists, abbiamo visitato la mostra ad agosto 2019.

Locandina Ecce Homo

 

Ernest Pignon Ernest: dal Situazionismo alla Street Art

Ernest Pignon-Ernest è un artista nizzardo nato nel 1942: è un esponente del Situazionismo, ovvero un movimento di tipo libertario, di ispirazione marxista.

Place Massena

La sua ricerca nell’arte, lo porta a far parte della rete Fluxus.

Si tratta di un collettivo internazionale di artisti, musicisti e designer che, in particolare negli anni Sessanta, si sono occupati di contaminare reciprocamente media e discipline artistiche differenti.

Molte testimonianze del network Fluxus, sono ritrovabili attualmente nell’architettura, nel design, nelle arti visive e musicali.

La prima opera di Pignon-Ernest come street artist è risalente al 1966 quando ad Albion (Francia), posizionò vari stencil riguardanti le vittime di Hiroshima.

 

La scelta ricadde su Albion per la presenza di una base missilistica nella zona.

La sua produzione artistica, da allora, ha prediletto l’installazione in situ delle opere, sottolineando l’importanza del legame con il contesto ambientale in cui sono poste.

La fragilità delle opere stesse, essendo esposte alla mercé dei passanti, assieme alla collocazione in punti particolari dell’ambiente, lo rende di fatto precursore della Street Art.

 

Pignon-Ernest e Napoli

Pignon-Ernest è innamorato del sud Italia ed in particolare di Napoli. Fra il 1988 ed il 1995, ha disseminato in punti nevralgici e significativi della città partenopea diverse installazioni.

Pignon-Ernest sugll’immigrazione

Il suo interesse verso la cultura italiana, lo porta diverse volte a Napoli, dove realizzerà innumerevoli opere ispirate al barocco napoletano ed all’arte di Caravaggio.

La sua missione di artista impegnato politicamente, è anche quella di sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche scottanti come l’AIDS, l’apartheid, l’aborto clandestino e l’immigrazione.

Pignon-Ernest sugli ultimi

 

 

Le opere di Pignon-Ernest sono state in gran parte vandalizzate, riproposte, ricreate.

Le reazioni del pubblico sono differenti a seconda del contesto in cui vengono posizionate.

Ecce Homo, interventions 1966 – 2019: la mostra nel dettaglio

L’ente del Turismo di Avignone e il comune della città, hanno prodotto  questa mostra che ripercorre la carriera dell’artista, attraverso l’esposizione di opere provenienti da collezioni private, dal Museo Montauban e dalla Galleria Lelong & Co di Parigi.

Potrete conoscere le sue connotazioni politiche, artistiche ed intellettuali e la sua florida produzione durata  più di 60 anni.

Pignon-Ernest è un artista eclettico che ha realizzato numerose collaborazioni. Scenografie teatrali, ma anche riviste ed i ritratti di personalità rilevanti, ma anche degli “ultimi”.

Pignon-Ernest attraversa con le sue opere, un secolo di cambiamenti politici, sociali e culturali.

 

 

Ciò lo ha reso custode della memoria collettiva, declinata in immagini d’impatto, disseminate in varie parti del mondo.

La sua fervida attività è tuttora in essere, dato che per gennaio 2020 sarà da lui installata proprio ad Avignone, un’opera inedita al Palazzo dei Papi.

 

Si Je reviens: l’opera di Pignon-Ernest su Pasolini

La mostra Ecce Homo di Ernest Pignon-Ernest ritrae la sua arte: una poesia muta per immagini. Le opere dell’artista arrivano al fruitore, spesso come pugno allo stomaco.

La grande attualità e lungimiranza di Pignon-Ernest, lo rendono a nostro avviso geniale.

Una delle opere che ci ha colpito di più è sicuramente Si Je reviens (Se ritorno).

Si tratta di una serie di serigrafie dedicate a Pasolini, dove l’intellettuale rappresentato vivo, tiene in braccio sé stesso da morto: una sorta di pietà laica.

Si Je reviens

l’opera su Pasolini

Una denuncia ad una società che all’epoca non ha voluto chiarire davvero, la fine di un grande uomo scomodo, ucciso e caduto nell’oblio.

Questa installazione nel 2015, in occasione dell’anniversario della morte di Pasolini avvenuta nel 1975, è stata collocata in luoghi carichi di significato per quest’ultimo: a Napoli dove venne girato il suo Decamerone, ad Ostia, dove fu assassinato, ma anche a Roma e Matera.

Il biglietto della mostra costa 10 euro, 12 euro se decidete di combinare la visita al Palazzo dei Papi,assieme a questa illuminante esposizione. Noi di Traveltherapists vi consigliamo questa seconda opzione. Non ve ne pentirete!

 

Per ulteriori informazioni:

https://avignon-tourisme.com/it/diario/ernest-pignon-ernest-ecce-homo/

 

Marzia Parmigiani

 

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