Estate 2020: cinque perle antiche dell’Umbria

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Estate 2020: cinque perle antiche dell’Umbria

L’Umbria è una terra antica e tutta da scoprire. 
Ideale per un weekend romantico o per tutta la famiglia, all’insegna dei paesaggi più incantevoli e dei sapori più sorprendenti, vi proponiamo questa regione in un’ottica di slow tourism e, dato il periodo, turismo di prossimità.

Un po’ di storia

Il territorio un tempo era abitato dagli Umbri, il popolo che si era insediato ad est del fiume Tevere in epoca pre-romana. 
Prima che i romani conquistassero la penisola, l’Italia era popolata principalmente dagli italici (che includevano gli Umbri), che occupavano il territorio ad est del fiume Tevere, mentre gli Etruschi (i Rasna) si erano stabiliti ad ovest del fiume Tevere.
L’Umbria è una delle poche regioni italiane che è riuscita a rimanere relativamente preservata dal turismo di massa e non ha accesso al mare.
Per questo motivo, per secoli la regione è rimasta veramente autentica nel suo modo di ricevere visitatori, con la loro naturale gentilezza, onestà e generosità, senza essere corrotta e viziata da un contatto eccessivo con gli estranei. 
Nell’antichità, gli Umbri erano considerati la gens antiquissima Italiae (il popolo più antico d’Italia). 
Avevano una propria lingua, che, come quella etrusca, era più antica delle lingue romanze. 
Questa antica lingua umbra era totalmente diversa dal dialetto umbro di oggi e non sopravvisse all’espansione romana. 
Tuttavia, gli Umbri su questo lato del fiume Tevere resistettero all’assorbimento della loro cultura da parte degli Etruschi, le invasioni dei Romani e i successivi invasori. 

 1. Gubbio

Di tutte le città umbre medievali, Gubbio è quella che ha meglio conservato il suo patrimonio storico e culturale. 
Perfino gli edifici del centro storico mostrano ancora tracce visibili del suo passato incise sulle loro facciate.
Distribuito sui ripidi pendii del Monte Ingino, Gubbio è una delle città italiane in cui si possono facilmente immaginare come poteva essere la vita, durante il Medioevo.
Sin da quell’epoca, Gubbio è stata famosa per le sue ceramiche, rosse o verdi su sfondo bianco, ma i numerosi negozi sparsi nel centro storico vendono anche altri tipi di ceramiche realizzate da artigiani locali.
Le strade più pittoresche di Gubbio sono Via Baldassini, Via Galeotti, Via Piccardi e Via dei Consoli.  Luoghi importanti includono il centro storico con Piazza Grande, il Palazzo dei Consoli e il Palazzo Ducale.
Da non perdere l’eugubina di Tavole, sette tavolette di bronzo iscritte nell’antica Umbria che si ritiene risalgano al III o II secolo a.C., un pezzo unico nel campo della linguistica.

Gubbio

2. Todi

Altrove, abbiamo già parlato di Todi. La sua splendida posizione collinare e la sua incantevole atmosfera medievale rendono Todi una delle cittadine più deliziose dell’Umbria.   
Una particolarità di questa affascinante città storica è che ha conservato tre serie di mura risalenti all’epoca etrusca, romana e medievale.
Il Palazzo del Popolo è uno dei più antichi edifici comunali in Italia risalente al 1213. Ospita un museo di antichità etrusche e romane.  Altre attrazioni importanti includono San Fortunato e il Duomo.

Todi

3. Spoleto

Spoleto è un’affascinante cittadina con stradine tortuose, palazzi e numerosi edifici medievali. 
I castelli italiani, dell’Umbria in particolare non erano solo residenze nobiliari, ma servivano da primi centri urbani, costituiti da una dozzina di case circondate da alte mura protettive per proteggere i loro abitanti dagli invasori.
Le principali attrazioni di Spoleto includono il Duomo, il Ponte delle Torri, la Basilica di S. Salvatore e la chiesa romanica di San Gregorio Maggiore.
Ogni anno la città ospita un festival internazionale di arti, il Festival dei Due Mondi.
Luoghi interessanti nei dintorni includono Monteluco, un tempo sede di un antico culto. 
La strada che porta a Monteluco è una bella strada tortuosa.
Potete andare da Spoleto ad Assisi, a piedi o in bici, seguendo un bel sentiero noto come il Sentiero degli Ulivi. 
Potete prendere il sentiero in entrambe le direzioni, ma consigliamo di farlo da sud a nord, cioè andando da Spoleto ad Assisi. 
Non solo il panorama è più interessante in quella direzione, ma in questo modo hai sempre il sole alle spalle.
L’intero percorso copre 75 km, suddivisi in 5 tappe: Spoleto-Poreta, Poreta-Trevi,  Trevi-Sassovio, Spello-Assisi, ognuno con un diverso livello di difficoltà.  

Spoleto

4. Assisi

Originariamente una città umbra, Assisi acquistò notevole importanza quando fu conquistata dai romani.
Città natale di San Francesco, patrono d’Italia, Assisi è l’anima religiosa e mistica della regione. 
Molte festività religiose e storiche sono organizzate ad Assisi durante tutto l’anno. 
L’ultimo giorno di aprile e il primo giorno di maggio c’è il Calendimaggio (festa del primo maggio), che celebra la primavera attraverso musica, fiori e processioni in costumi tradizionali.
La Basilica di San Francesco si ammira meglio entrando dalla parte bassa di Piazza San Francesco.
La Basilica è composta da due chiese sovrapposte. 
Gli affreschi di Giotto nella chiesa superiore costituiscono uno dei cicli pittorici più importanti nella storia dell’arte italiana.

Assisi

5. Spello

Spello è una delle città più pittoresche e caratteristiche dell’Umbria, con i suoi resti romani ed il carattere medievale. 
Diversi anni di seguito la città ha anche vinto il titolo di Finestre, Balconi e Vicoli Fioriti.
Ogni anno l’Infiorata di Spello si svolge per celebrare il Corpus Domini (la nona domenica dopo Pasqua).
I percorsi fioriti di Spello. La città è al suo meglio tra maggio e giugno.  
Degni di nota sono gli affreschi di Pinturicchio nella Cappella Baglioni nella Collegiata di Santa Maria Maggiore. Speriamo di averti ispirato a passare almeno un weekend nella meravigliosa Umbria!
Marzia Parmigiani
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