Il turismo è inevitabilmente uno dei settori più colpiti dalla pandemia Coronavirus. Tuttavia, molto di quello che succederà non dipenderà solo dalle regole, ma anche da come ci comporteremo noi.
Prima di questa situazione si pensava che nel 2020, il settore turistico sarebbe cresciuto del 4% rispetto al 2019.
Oggi, alla luce di questa tragica situazione, le stime più confortanti parlano di una riduzione oscillante fra il 20 ed il 30%.
Secondo il World Travel & Tourism Council, il settore turistico fornisce lavoro a più di 300 milioni di persone, nonché un decimo di tutta la ricchezza mondiale.
Il lungo blocco
Sappiamo che a marzo ed aprile, praticamente non è stato possibile viaggiare e tutto l’indotto turistico è rimasto fermo. Ora, non abbiamo idea di ciò che succederà nelle prossime settimane. Ancora più complesso e azzardare previsioni sul lungo periodo.
Economie basate sul turismo
Certamente, i paesi che risentiranno di più di questa chiusura, sono quelli che maggiormente dipendono dal turismo straniero. Paesi come Thailandia, Filippine, Maldive o Seychelles, vivono di un turismo che per lo più arriva dall’estero. Qui l’indotto porta un quinto di tutto il prodotto interno lordo. In Islanda il turismo rappresenta un terzo del PIL. Anche se questi paesi hanno voglia di riaprire, a nulla servirà se dall’estero non è consentito partire dai propri paesi per andarci.
Il caso Italia
In Italia, il turismo vale tra il 12 e il 13% del PIL. Nel nostro paese, 3 milioni di persone lavorano nel settore. Tuttavia l’economia italiana si basa anche molto su turismo interno. La situazione è comunque grave perché più del 50% di chi fa vacanze in Italia arriva dall’estero. Quest’anno, molti italiani potrebbero scegliere però di fare in Italia le ferie, in modo da compensare la parziale perdita legata al turismo straniero.
Il quadro della situazione
Anche se il turismo per assurdo riprendesse alla fine di maggio, i danni sono ormai stimabili in decine di miliardi di euro.
In questi mesi sono stati cancellati eventi, viaggi di nozze, gite scolastiche, vacanze di Pasqua e gite per le varie festività (25 aprile ed il prossimo primo maggio).
Fra giugno e agosto, di solito si concretizzano la metà delle presenze totali del turismo italiano. Allo stato attuale è stato fatto molto poco per il settore turistico a livello pratico. Solamente alcune forme di finanziamento ed il rilascio dei voucher.
Credito d’imposta e bonus vacanze
Il ministro della Cultura e del turismo Franceschini, ha dichiarato di voler riservare un’attenzione particolare ad hotel e strutture ricettive con «un credito d’imposta che sia relativo alla perdita di fatturato di quest’anno, rispetto l’anno scorso».
In questi provvedimenti sono previste misure di tutela verso ai lavoratori stagionali, ma anche verso i fruitori del turismo, come il “bonus vacanze“.
Franceschini l’ha definito come un incentivo che possa dare sostegno alle imprese, ma anche aiutare le famiglie con un basso reddito a potersi concedere le vacanze con un minimo di aiuto economico.
La filiera turistica
Il settore turistico è costituito da una filiera lunga e varia: dalla compagnia aerea all’hotel, dal servizio in spiaggia, al ristorante con spettacolo dal vivo. Crociere, resort di lusso, guide turistiche, Spa, ma anche noleggio camper, auto o barche.
Tutto ciò che spendiamo in vacanza, si lega ad introiti verso il mondo del turismo.
Quindi per poter valutare cosa ci riserva l’estate 2020 a livello di turismo in Italia e fare eventuali ipotesi, dovremo prima capire cosa conterranno i prossimi decreti e come si regoleranno gli altri paesi: per esempio, se apriranno le frontiere verso di noi e viceversa. Vediamo qualche scenario.
Turismo di prossimità
Nei prossimi mesi, chi potrà permetterselo, opterà per un turismo di prossimità: ovvero brevi vacanze, che non siano troppo lontano da casa. Altrove, abbiamo parlato delle microcation.
Anche nell’eventualità dell’apertura delle frontiere, molte persone potrebbero considerarla un’opzione poco sicura.
Questo perché scoraggiati dalle ipotesi di quarantena, o da cambi repentini relativi alla situazione sanitaria dei paesi.
Inoltre il fattore del distanziamento sociale, non sembra essere molto allettante. Si parla molto di spiagge a numero chiuso, distanze di sicurezza.
Le regole potrebbero anche essere differenti da regione a regione e ovviamente ci saranno alcune zone penalizzate rispetto ad altre.
Spiagge strette come quelle della Liguria, avranno problemi in più rispetto ad una spiaggia della Sicilia.
Undertourism
Per questi e altri motivi legati all’incertezza, potrebbe essere che poche persone optino per il mare. Molti altri sceglieranno situazione differenti come agriturismi con piscina.
Si pensa ad un diverso turismo, più lento ed in località meno note e affollate, noto come “undertourism“.
I mezzi di trasporto
Sempre per ridurre i rischi, chi potrà, cercherà di spostarsi con mezzi propri senza dover prendere treni o aerei affollati. Chi possiede la seconda casa, probabilmente opterà per passare lì le proprie ferie, magari a settembre. Si tratta di un mese solitamente caldo per le ferie, e probabilmente abbastanza lontano da eventuali restrizioni legate ai contagi, a più rischi e meno libertà.
Vacanze brevi e più costose?
Per viaggiare non basta avere il permesso, ma servono anche dei risparmi. La vera incognita è se le persone avranno risorse disponibili a livello economico, ma anche sufficienti ferie residue, dato che molto lavoratori dipendenti tra marzo e aprile sono stati costretti ad utilizzarle.
Anche perché non sappiamo se viaggiare costerà meno.
In fondo su treni, aerei, ma anche sulle spiagge, si dovranno dimezzare gli accessi per il distanziamento sociale. Quindi i prezzi potrebbero addirittura aumentare. Inoltre esistono veri e propri problemi logistici: come visitare i musei o fare tour guidati all’insegna del distanziamento sociale?
Il caso delle crociere
Che dire poi delle vacanze in crociera? Un settore in crescita fino a qualche mese fa, ora in crisi. Se pensiamo alla Diamond Princess, nella baia di Yokohama, ci rendiamo conto che le navi sono passate dall’esser percepite come sicure e comode, ad essere simboli dei contagi da Coronavirus.
Insomma chi si troverà a gestire il turismo nei prossimi mesi avrà molto da fare. Le persone che ritorneranno a viaggiare, avranno particolare attenzione alla possibilità di disdetta della prenotazione, vorranno garanzie d’igiene e di sicurezza.
Sia che riguardi un hotel di Booking, o Airbnb, coloro che promuovono le loro attività dovranno attuare una comunicazione volta alla rassicurazione: un compito davvero difficile in un momento pieno di incognite come questo del Coronavirus
Dove sarà possibile volare dopo la riapertura delle frontiere?
Aggiornamento all’11 giugno 2020. Sul sitoIATA trovate la mappa interattiva e aggiornata in tempo reale dei voli di tutto il mondo.
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