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Estate 2020: la riapertura del Cammino di Santiago
In questi giorni, l’OMS ha elogiato la Spagna e l’Italia, per la loro capacità di contenere il Coronavirus.
Questo ha consentito agli spagnoli di passare alla Fase 3 del suo piano per sconfiggere il Coronavirus.

Santiago de Compostela
Il cammino di Santiago è un’esperienza terapeutica
Abbiamo parlato ampiamente del Cammino di Santiago in diversi articoli. Se siete interessati al Cammino come percorso di viaggio “terapeutico”, cliccate qui.
Se volete info sul Cammino di Santiago ai tempi del Coronavirus, date un’occhiata qui.
Questo cammino non è solo un’esperienza mistica o religiosa.
Il Cammino di Santiago è da tempi antichi, un’esperienza di condivisione e mutua comprensione, fra tutti i pellegrini che decidono di intraprenderlo.


Il Cammino di Santiago può essere considerato un’espressione dello “slow tourism”
Le persone intraprendono il cammino per ricerca di avventura, ma rappresenta anche un modo diverso di rapportarsi al turismo.
E’ l’espressione di un turismo più lento a contatto con l’ambiente naturale, culturale e gastronomico, di un mondo locale nel quale ci si può addentrare.
Scoprirete i suggestivi paesaggi delle mesetas e le montagne.
Passerete per i parchi nazionali dei Pirenei, l’Ebro e le le coste della Galizia e delle Asturie.
Insomma, ognuno trova le proprie ragioni nel Cammino di Santiago.



come fare il cammino di Santiago
Il Cammino di Santiago riapre con nuove regole di igiene e sicurezza
La rete che ruota attorno al Cammino di Santiago, ha implementato nuove misure di igiene e sicurezza, negli alberghi e ostelli.
Dal primo luglio è iniziata la riapertura graduale.
Sempre lo stesso giorno, ha riaperto la Cattedrale di Santiago de Compostela e il Centro internazionale di Accoglienza al viandante.
Nonostante la Spagna stia contenendo efficacemente il Covid-19, molte cose stanno cambiando, anche se non cambia l’essenza del Cammino.
Vi consigliamo prima di tutto di scaricare l’app SmartCamino.



Una via di Santiago di Compostela
Cammino di Santiago e Coronavirus: come cambia lo zaino del pellegrino
Nella “nuova normalità”, è opportuno mantenere alta la guardia nei confronti del Coronavirus. Per questo, la condivisione si coniuga solo al livello emotivo e spirituale, ma non include l’utilizzo condiviso di spazi o utensili.
E’ importante quindi avere borracce per acqua e alimenti da tenere separati dagli altri, kit di posate da sterilizzare e riutilizzare e un kit igienico con mascherine, idrogel e disinfettanti.
Cercate di privilegiare il pagamento da smartphone o carta di credito.



cosa vedere a Santiago de Compostela
Il Cammino di Santiago si può fare a piedi, bicicletta e cavallo
Ci sono vari modi di fare il cammino: a piedi, in bicicletta e a cavallo.
Lungo il percorso (quello francese è di 800 chilometri) ci sono i famosi albergue.
Tuttavia le norme contro Covid-19 modificano in parte le modalità di fruizione di queste strutture.


Usate le app per controllare la disponibilità degli albergue sul cammino
Usate le app a disposizione per controllare prima la disponibilità di posti. Non tutti gli albergue saranno aperti e quelli funzionanti lo saranno al 50/75% della capacità. Potete anche scaricare IGN Cno.Santiago.



Le nuove regole obbligano i gestori di sanificare gli spazi comuni almeno 6 volte al giorno.
Le nuove norme sugli zaini per il Cammino di Santiago
I pellegrini troveranno disinfettanti per pulire banchi e tavoli delle aree di riposo prima di utilizzarli, e dovranno igienizzare le mani prima di usare le fontanelle.
Lo zaino andrà lasciato fuori dai recinti chiusi.
Bisognerà evitare il contatto con gli zaini di altri pellegrini e dopo averlo igienizzato con disinfettante, andrà rinchiuso in una borsa di plastica pulita.
Anche la bici, per chi fa il percorso sui pedali, va tenuta separata dalle altre e disinfettata dopo la sosta.
Il Cammino è comunque vincolato a distanza di sicurezza e uso di mascherine.
Queste ultime sono obbligatorie anche sui belvedere all’interno e all’esterno delle strutture.
Le cucine e le mense degli ostelli saranno probabilmente chiuse.



Le Mesetas
La stanchezza non è una scusa per non rispettare le norme contro il Coronavirus
In caso di necessità bisognerà recarsi in un centro sanitario, “con le massime misure di protezione per te e per chi ti assiste”.
“La stanchezza non deve far dimenticare le misure di prevenzione.”
In caso di sintomi come tosse secca, febbre, difficoltà respiratoria, va contattato il numero di emergenza indicato in ogni regione.
Si consiglia inoltre, l’attivazione, dell’app Alertcops, per inviare il proprio itinerario.
Gli enti turistici della Galizia danno il benvenuto ai pellegrini sulla via che dal Medio Evo unisce Santiago con l’Europa.
Nel 2020, resterà però lontano il record di 350.000 pellegrini di oltre 100 paesi giunti nel 2019.
L’anno scorso, infatti, gli italiani sono stati i più numerosi, secondi agli spagnoli, seguiti da tedeschi, portoghesi, francesi.
Marzia Parmigiani
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