Fare la valigia, preparare la mente: viaggio strumento di crescita personale

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Fare la valigia, preparare la mente: viaggio strumento di crescita personale. Quando prepariamo i bagagli per un viaggio, non riempiamo solo una valigia di vestiti e oggetti. In realtà, stiamo facendo spazio nella nostra mente per nuove esperienze ed emozioni. Viaggiare può essere un potente strumento di evoluzione personale e di benessere psicofisico. Proprio per questo, raccontare l’esperienza degli ultimi 4 mesi in Asia, penso potrebbe aiutare alcuni di voi lettori. Ci sono diverse cose che ho capito in questi ultimi mesi e l’idea di noi Traveltherapists è proprio quella di condividerle come sempre con voi.

Cose che ho imparato viaggiando in Asia negli ultimi 4 mesi

In questi ultimi 4 mesi trascorsi viaggiando in Asia ho imparato che dentro una valigia posso portare tutto ciò di cui ho bisogno, sembra banale da dire eppure a volte pensiamo di aver bisogno di chissà cosa. In realtà, tutto ciò che ci serve può davvero occupare poco spazio, non abbiamo bisogno di così tante cose no?

Ho capito che lo spazio è relativo e sopravvalutato: conta davvero come ci si sente, non quanto si possiede. Non servono per forza grandi ristoranti stellati, basta un luogo accogliente con cucina locale per sentirsi speciali.

Ho compreso che non sono le dimensioni della stanza o le mete prestigiose a determinare la bellezza di un viaggio, ma la curiosità e apertura mentale con cui ci approcciamo a culture diverse dalla nostra. Ho imparato ad apprezzare la semplicità, a vivere con poco e assaporare i momenti. Dentro quella valigia ho fatto spazio alle emozioni più genuine.

Ho lasciato a casa “ciabatte” e “divano”

Una delle principali ragioni per cui viaggiare fa bene è che ci si allontana dalla routine quotidiana, spesso fonte di noia e frustrazione. Anche se per me non lo è, era davvero molto pesante non poter tornare in Asia per via della pandemia.

Come afferma lo psicologo sociologo Philip Zimbardo, “privilegiare sempre la stabilità può essere negativo, perché ci si priva della scoperta che nasce dall’instabilità” (P. Zimbardo, “Il paradosso del tempo”, 2009).

Uscire dalla propria comfort zone permette di attivare risorse personali e stimolare la creatività nel trovare nuove soluzioni. Secondo la comportamentista Jennifer Aaker: viaggiare aumenta la flessibilità cognitiva e la capacità di adattamento. Come darle torto del resto? Siamo molto di più di quello che pensiamo di essere alle volte, riusciamo a “sopportare” qualcosa che non avremmo mai pensato di poter fare. Siamo molto più flessibili di ciò che crediamo, immersi nel pensiero e nel flusso emotivo, posiamo davvero essere chi desideriamo.

Come ci regala il viaggio come esperienza in condivisione con noi stessi? Fare la valigia, preparare la mente: viaggio strumento di crescita personale

Ampliare i propri orizzonti: guardare al di là della siepe

Così, scrivevo qualche anno fa nella mia tesi di laurea sulla sublimazione, concetto sviscerato da Freud. L’idea di guardare al di là della siepe per ampliare i propri orizzonti, mi ha sempre riempito il cuore di aspettative. Visitare nuovi luoghi e culture differenti dalla propria può portare ad allargare il proprio punto di vista, grazie all’incontro con: tradizioni, usanze e stili di vita diversi.

Come sostiene la psicoterapeuta Christine Webber, questo “stimola una maggiore apertura mentale e comprensione degli altri”. La filosofia zen incoraggia a coltivare la “mente del principiante”, ricca di possibilità.

Benefici psicofisici

Numerosi studi hanno evidenziato i benefici del viaggio per la salute psicofisica. Camminare molto, tipico del viaggiare, aumenta il rilascio di endorfine e quindi il buonumore (Fowler e Christakis, 2008). Inoltre, viaggiare riduce i livelli di cortisolo, ormone legato allo stress, con conseguenze quindi benefiche, sia in una prospettiva mentale che fisica.

Secondo lo psicologo Engel, è un potente strumento di benessere: “i benefici psicologici e sulla consapevolezza personale sono enormi”.

Connessione con gli altri

Condividere un’esperienza di viaggio rafforza i legami interpersonali e il senso di connessione profonda con gli altri. In giapponese questo si chiama “omoiyari”, la capacità empatica di comprendere i sentimenti altrui.

Come spiega la Dott. ssa Marzia Parmigiani nonché collega e contributor di questo blog, “viaggiare con altre persone ha senso soltanto se ci aiuta a migliorare noi stessi!”.

Cambiamento e trasformazione

Viaggiare stimola il desiderio di cambiamento interiore e di trasformazione personale. Come dice Rollo May, “la parte più profonda di noi anela al cambiamento” (R. May, 1991).

Preparare la valigia significa essere pronti ad evolvere, a migliorarsi, ad affrontare nuove sfide. Il viaggio così potremmo dire: come metafora di un percorso di scoperta di sé e rinnovamento.

“Ogni viaggio intrapreso è come aprire un libro inedito della nostra esistenza. È una scoperta di sé stessi, un rinnovamento dell’anima, un’avventura a volte bizzarra, dove ogni passo porta più vicino alla comprensione della nostra vera essenza.”

Dott. ssa Elina Sindoni

Superare le proprie paure! Fare la valigia, preparare la mente: viaggio strumento di crescita personale

Intraprendere un viaggio, soprattutto da soli, può voler dire confrontarsi con le proprie paure più profonde: paura dell’ignoto, di non farcela, del giudizio altrui. Secondo lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, viaggiare aiuta a superare queste ansie e raggiungere una maggiore autotrasparenza e fiducia in sé stessi. Affrontare le sfide del viaggio porta ad una maggiore sicurezza interiore.

Vivere il presente

Quando si viaggia si tende ad essere più concentrati sul qui e ora, meno assillati da pensieri sul passato o sul futuro. Viaggiare insegna a vivere il presente e assaporare l’attimo, abilità che secondo gli psicologi aumenta il benessere emotivo e la sensazione di vivere appieno. Scoprire posti nuovi attiva tutti i sensi e fa vivere esperienze coinvolgenti totalmente.

Creatività e problem solving

Organizzare un viaggio e affrontare imprevisti che possono capitare stimolano attività cerebrali come creatività, capacità logica e problem solving. Destreggiarsi in situazioni nuove sollecita la mente a trovare soluzioni originali. Tutto ciò si traduce in una maggiore fiducia nelle proprie risorse.

Empatia e apertura mentale

Entrare in contatto con culture diverse dalla propria incoraggia l’empatia, l’abilità di comprendere le prospettive e i sentimenti altrui. Secondo gli psicologi questo sviluppa la sensibilità nei confronti degli altri e combatte i pregiudizi e la chiusura mentale. Viaggiare apre la mente e il cuore.

Autostima e consapevolezza di sé

Superare difficoltà che possono presentarsi durante un viaggio accresce l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità. Imparare a cavarsela in situazioni complesse fa emergere il proprio potenziale e dà maggiore sicurezza in se stessi. Ci si riscopre più forti e determinati.

Fare la valigia, preparare la mente: viaggio strumento di crescita personale. Il senso di realizzazione

Raggiungere una meta prefissata, come la cima di una montagna o un remoto villaggio, regala un grande senso di realizzazione personale. Il viaggio come metafora di traguardi da tagliare nella vita. Ritornare da un viaggio ci rende persone nuove, più ricche interiormente e motivate a continuare la nostra avventura personale.

Pensieri finali su: fare la valigia, preparare la mente: viaggio strumento di crescita personale

Il mio viaggio in Asia e soprattutto in Giappone, ha rappresentato molto più di una semplice vacanza o una escapade per sottrarsi dalla routine. Questo viaggio di quattro mesi è stato un viaggio all’interno di me stessa, un’odissea di auto-scoperta, crescita personale e una metamorfosi interiore.

Durante quest’avventura, ho imparato che la ricchezza materiale non può competere con le gioie semplici della vita e l’enorme valore delle esperienze personali. Ho imparato che le esperienze di viaggio possono essere trasformative, ci possono insegnare la resilienza, l’adattabilità, e stimolare la nostra creatività.

L’Asia, con la sua ricca varietà di culture, tradizioni e stili di vita, ha aperto la mia mente e il mio cuore. Ho imparato che l’empatia e l’apertura mentale sono strumenti indispensabili per comprendere e apprezzare le differenze culturali. Ho imparato che viaggiare può essere un ottimo modo per superare le nostre paure, sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e aumentare la nostra autostima.

Tornando a casa, mi rendo conto di quanto sia prezioso il dono del viaggio. Viaggiare non è solo una questione di visitare nuovi luoghi o di fare nuove esperienze, ma è anche un’opportunità per imparare di più su noi stessi, per rafforzare la nostra resilienza, per sviluppare la nostra empatia e per arricchire la nostra vita in modi che non avremmo mai potuto immaginare.

Questo viaggio ha rappresentato per me un importante momento di crescita personale. Ho imparato che viaggiare è un potente strumento di trasformazione personale, un percorso di scoperta di sé e rinnovamento.

Riflettendo sulla mia esperienza, vorrei incoraggiare ognuno di voi a prendere coraggio e a intraprendere il vostro viaggio di auto-scoperta. Preparate la vostra valigia, aprite la vostra mente e lasciatevi trasportare dalle meravigliose lezioni che il viaggio può offrire.

Elina Sindoni

 

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