Fase 2: cosa si può fare regione per regione

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Fase 2: cosa si può fare regione per regione

A partire dal 4 maggio si passerà alla Fase 2 prevista dal DPCM del 26 aprile. Mentre alcune regioni si stanno già portando avanti con i cambiamenti, anticipandoli, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, sottolinea che chi sbaglierà dovrà assumersi le responsabilità di un ipotetico peggioramento della situazione sanitaria del proprio territorio. Abbiamo già parlato in un altro articolo delle attività che sono consentite a livello nazionale.

Le differenze di pensiero fra Governo e Regioni sui tempi delle aperture, crea ulteriore confusione dei cittadini: molti si pongono diverse domande e ciò può tradursi in frustrazione e insofferenza crescente. 

 

Lombardia: la questione delle messe

Il governatore Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza  per l’apertura dei mercati scoperti in vigore da oggi 29 aprile. Il governo è  inoltre al lavoro su un protocollo per la sicurezza relativo alla celebrazione delle funzioni religiose. 

In settimana sono previste delle modifiche tenendo in conto le indicazioni della Cei. La prima apertura alla celebrazione della messa, nella Fase 2 potrebbe avere l’indicazione di svolgimento all’esterno, sempre nel rispetto delle distanze e con l’uso di mascherine e guanti. 

 

Veneto: libertà verso le seconde case

Abbiamo capito che le Regioni del Nord tendono a smarcarsi dalle scelte dell’esecutivo. 

Significativo il caso del Veneto. La Regione guidata dal leghista Luca Zaia ha preso la decisione di far ripartire subito la vendita di cibo e bevande per asporto, senza aspettare il 4 maggio.

Stessa scelta, l’hanno fatta Abruzzo, Marche, Toscana e Liguria. Zaia ha inoltre consentito lo spostamento individuale nella Regione per raggiungere le seconde case di proprietà. E’ consentito anche recarsi ai porti delle barche ormeggiate fuori del Comune di residenza per manutenzione e riparazioni. Zaia valuterà inoltre provvedimenti riguardanti le funzioni religiose.

 

 

Piemonte, no seconde case e asporto

In Piemonte anche dopo il 4 maggio i take away resteranno chiusi. Inoltre non saranno consentiti gli spostamenti interni  alla regione verso altre case. Il governatore Alberto Cirio considera più che mai necessaria l’idea di mantenere una linea di rigore. 

 

Trentino e la riapertura delle chiese

Da domani (30 aprile), in Trentino, riapriranno le chiese della Diocesi di Trento per poter andare a pregare individualmente.

L’arcivescovo Lauro Tisi, sentite le autorità provinciali e l’Azienda sanitaria, hanno confermato questa possibilità. Resta in vigore il divieto di convocazione dei fedeli o celebrazione di massa.

Dal 27 aprile i genitori con bambini e anziani o disabili con gli accompagnatori, potranno fare passeggiate. Questo grazie ad un’ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Lega).

Consentito coltivare orti e terreni, ma da soli. Anche fuori dal proprio Comune di residenza, ma solo una persona alla volta.

E’ consentito recarsi nei negozi sul tragitto da casa al lavoro, anche fuori dal proprio Comune di residenza, e usare le piste ciclabili per andare e tornare dal lavoro.

Tutte queste attività, con obbligo di indossare la mascherina. Questa dovrà essere indossata anche per l’accesso ai mercati, uffici pubblici e luoghi pubblici.

Da oggi è possibile l’acquisto ed il ritiro di cibo da asporto, con prenotazione telefonica. Il cibo andrà però consumato a casa.

 

Friuli Venezia Giulia: triestini al porto

I triestini titolari di imbarcazioni, potranno spingersi fino al porto dove si trovano e cominciare a prepararle per l’estate. Non si può che fare un giro di prova, ma grazie alle minori limitazioni dell’ordinanza del Governatore Fedriga, i cittadini sono autorizzata alla manutenzione delle barche da diporto e delle darsene.

 

Emilia Romagna: no ai bagni al mare

Ci sono Regioni che anticipano il governo sulle riaperture, ma altri che sembrano frenano le aperture del governo.

In passato, l’esecutivo ha chiarito che chi abita al mare può fare il bagno, se non è vietato da ordinanze locali: questa possibilità è in vigore dall’inizio della fase 1.

Successivamente, l’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna ha precisato che non è consentito fare bagni in mare, né passeggiate. Possibili aperture dal 4 maggio.

 

 

Sardegna: dal 4 maggio in spiaggia

Simile all’Emilia Romagna, la situazione della Sardegna. Nell’isola fino al 3 maggio è in vigore un’Ordinanza che vieta di frequentare le spiagge. Dal 4 maggio, anche chi non abita vicino alla riva, potrà andare a farsi una nuotata e spostarsi dalla propria abitazione.

 

Toti in Liguria: maggiore autonomia decisionale

Il presidente della Liguria Giovanni Toti, assieme ad altri governatori, è deciso a chiedere una maggior autonomia decisionale a livello regionale nella Fase 2. Ciò che occorre, sono linee guida anche relativi ai bimbi ed alla situazione degli asili nido e campi estivi, affinché i genitori possano tornare a lavorare in sicurezza e tranquillità.

 

Campania: avvio anticipato Fase 2

Dal 27 aprile prodotti ricercati come pizza, caffè, cornetti ed arancini, potranno esser ordinati dalle 16 alle 23 alle pizzerie e dalle 7 alle 14 a bar e pasticcerie. Questo via telefonica o internet. In molti, aspetteranno la possibilità di riaprire i loro locali, anche se con le restrizioni legate alla distanza tra i tavoli e alle misure di protezione per il personale. Riapriranno in fascia mattutina, librerie e cartolerie, raccomandando di privilegiare le consegne a domicilio. Consentite passeggiate e jogging con mascherine con familiari, ma a due metri di distanza e in due fasce orarie: 6.30-8.30 e 19-22.

 

Sicilia: Musumeci scrive a Conte

Il governatore della Sicilia Nello Musumeci, chiederà a Conte la possibilità di riavviare alcune attività in considerazione del minor numero di contagi. L’assessore alle Attività produttive della Sicilia, Mimmo Turano, ha definito il nuovo DPCM un grande rischio per le categorie produttive siciliane che non potranno reggere ancora a lungo la chiusura.

 

 

Puglia: spostamenti per la pesca amatoriale

In Puglia nel pomeriggio del 28 aprile, è stata siglata un’ordinanza dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in vista della Fase 2 dell’emergenza pandemica.

L’Ordinanza prevede la libertà di spostamento per attività quali pesca, manutenzione e riparazione di imbarcazioni da diporto in vigore da mercoledì. La possibilità di uscire per la manutenzione delle seconde case, dal 4 maggio.

Nell’Ordinanza, è consentita fino al 17 maggio, anche l’attività di asporto per ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie. Ovviamente con l’obbligo di rispettare la distanza di un metro. Attivi anche i servizi di toelettatura degli animali, sempre che il servizio sia svolto per appuntamento.

 

 

 

Marzia Parmigiani

 

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