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Going Viral: il vero significato di “virale”
Se guardiamo alla storia, ci sono state piaghe peggiori del COVID-19. Ad esempio, la peste nera del XIV secolo, che ha spazzato via più di un terzo della popolazione europea.
L’influenza spagnola del 1918-19 ha ucciso circa 50 milioni di persone.
Il bilancio globale delle vittime di COVID-19 fino ad oggi, di oltre 300000 e in aumento, rimane basso in confronto.
Mettere in prospettiva le tragedie non significa banalizzare, quelle “meno gravi”.
La mortalità, non è l’unica misura di gravità.
La situazione generata dal COVID-19 non ha precedenti storici; la sofferenza stessa ha molti livelli.
Ci sono persone bloccate in giro per il mondo, per le quali la realtà è ridotta ad una stanza d’albergo.
Sappiamo che esiste molto di peggio.
Lo stress emotivo e la tensione finanziaria sono incommensurabili.
È un momento buio. Il XXI secolo sta tradendo le speranze che tutti avevamo.
Alla fine del XX secolo, abbiamo sbirciato nel XXI e abbiamo visto la luce.
Abbiamo intravisto un mondo pieno di novità, con possibilità vertiginose. I robot potevano lavorare per noi, prendersi cura di noi e farci compagnia; medicina genetica per curarci, ringiovanirci, possibilmente renderci immortali.
L’eco-tecnologia per curare le ferite che la tecnologia aveva inflitto all’ambiente.
Il wireless per liberarci dall’incombenza dei cavi e così via e così via. Solo il cielo sarebbe stato il limite.
La debole nuvola all’orizzonte relativa al “Millenium Bug”, ci ha allarmati, ma durò poco.
La paralisi di massa dei computer dal 1999 al 2000, non si è mai materializzata. abbiamo sospirato di sollievo, forse troppo presto.

Trionfo della Morte, Palazzo Sclafani (1446) Palermo, fonte: Wikipedia
Cosa è un virus?
“Un agente infettivo, spesso patogeno o entità biologica che è in genere più piccolo di un batterio”. Questo è “virus” in senso convenzionale, come lo definisce l’Oxford English Dictionary. Negli anni ’70 la parola divenne improvvisamente mutata.
Applicato ai computer è diventato “un programma o un pezzo di codice”, dice l’Oxford English Dictionary, “che quando eseguito fa sì che venga copiato in altre posizioni”.
“Going viral” è un fenomeno del XXI secolo.
L’Oxford English Dictionary lo fa risalire a un libro pubblicato nel 2004, “How to get stupid white men out of office”.
Il passaggio pertinente: “Anche la loro petizione è diventata virale, raccogliendo mezzo milione di firme in poche settimane”.


Tutto può diventare virale su Internet
Un contenuto può diffondersi proprio come un virus se le persone diventano “infette” quando lo vedono.
Questo è ciò che cerchiamo di fare con i nostri post: “infettare” le persone.
L’infezione di solito proviene da emozioni evocate che stimolano lo spettatore a condividerlo.
Che ti abbia reso triste, felice, arrabbiato, sorpreso, disgustato o qualsiasi altra cosa, la condividi perché vuoi che altre persone condividano quei sentimenti con te.
Parole come “virale” e “infetto” continueranno ad essere utilizzate in questo modo, dal COVID-19 in poi? Potrebbe essere ora di un ripensamento a livello linguistico, o almeno per recuperare alcuni significati che non dovrebbero mai essere sovrapposti.
Marzia Parmigiani
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