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Inferno a Las Vegas: passeggeri svenuti per il caldo su un aereo fermo in pista. Scene apocalittiche si sono vissute nella giornata di lunedì presso l’Aeroporto Internazionale Harry Reid di Las Vegas, dove un volo della Delta Air Lines diretto ad Atlanta è stato costretto a fermarsi sulla pista in attesa del decollo sotto un sole cocente che faceva registrare temperature record di 49°C all’esterno.
Il caldo infernale invade la cabina
In pochi minuti la situazione a bordo del Boeing 737 è precipitata, con il caldo torrido che ha rapidamente invaso la cabina. Senza aria condizionata, la temperatura ha raggiunto livelli insopportabili per i passeggeri, con decine di persone che hanno iniziato ad accusare malori. Capogiri, nausea, sensazione di svenimento: secondo le testimonianze si è scatenato il panico, con urla e richieste disperate di aiuto.
Passeggeri svenuti e soccorritori a bordo
In preda al caos più totale, almeno 5 passeggeri sono svenuti per il caldo eccessivo. Il personale di bordo si è prodigato per assistere le persone colpite da malore, distribuendo acqua, ghiaccio e mascherine di ossigeno, nel tentativo di rinfrescare l’ambiente e rianimare chi aveva perso i sensi. Nonostante gli sforzi però la situazione è parsa subito fuori controllo, richiedendo l’intervento dei paramedici che sono saliti a bordo con le barelle per soccorrere i passeggeri privi di conoscenza.
Ritorno alla pista e nuovo stop: incubo senza fine
Dopo circa 4 ore di attesa rovente sull’aereo immobile in pista, il pilota ha deciso di tornare al gate per far scendere i passeggeri e permettere le operazioni di soccorso. Ma una volta rientrati nell’aeroporto, l’incubo non era destinato a finire: anche alcuni assistenti di volo hanno accusato malori per il caldo e sono stati portati via in barella, mentre ai passeggeri è stato comunicato che il volo sarebbe stato spostato alla mattina seguente.
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Volo cancellato ancora: rabbia tra i passeggeri
Una notizia che ha scatenato ulteriore rabbia e frustrazione tra chi era bloccato da ore a Las Vegas. E la beffa si è consumata la mattina successiva. Quando i passeggeri pronti a ripartire hanno scoperto che il volo era stato nuovamente cancellato, gettandoli nello sconforto e costringendoli a cercare soluzioni alternative.
La compagnia aerea si è scusata per i disagi, mentre le autorità aeroportuali hanno avviato le indagini per appurare le responsabilità su quanto accaduto. Ma resta la denuncia per le condizioni estreme in cui i passeggeri costretti, con pesanti rischi per la salute, evidenziando ancora una volta i pericoli del riscaldamento globale.
Pensieri finali su: inferno a Las Vegas: passeggeri svenuti per il caldo su un aereo fermo in pista
L’episodio occorso a Las Vegas solleva preoccupanti interrogativi sulla sicurezza e la salute dei passeggeri in situazioni climatiche estreme, che purtroppo stanno diventando sempre più frequenti. È inaccettabile che nel 2023 succedano ancora eventi del genere, con decine di persone che rischiano la vita per colpa delle alte temperature.
Le compagnie aeree e le autorità aeroportuali devono assolutamente rivedere le procedure per tutelare i viaggiatori quando si verificano ondate di calore anomale. Non è possibile obbligare le persone a rimanere chiuse in un velivolo bollente per ore. E’ importante creare infrastrutture e protocolli che consentano di trasferire rapidamente i passeggeri in aree climatizzate in caso di emergenza.
Ma il problema è bene affrontarlo anche a monte, contrastando con decisione il surriscaldamento globale che causa questi fenomeni meteo estremi. I trasporti aerei devono fare la loro parte, puntando con convinzione alla decarbonizzazione del settore attraverso carburanti ecologici. Oppure: aerei elettrici e una drastica riduzione delle emissioni. Non c’è più tempo da perdere: il surriscaldamento mette a rischio le vite umane, oltre che il pianeta. Quanto successo a Las Vegas sia da monito per un’urgente svolta green.
Elina Sindoni
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