La critica coreana al Patrimonio UNESCO del Giappone

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La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese.

La critica coreana al Patrimonio UNESCO del Giappone

Negli ultimi anni, il governo giapponese ha reagito ai tentativi da parte della Corea del Sud di far rimuovere siti storici giapponesi dalla lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Le proteste coreane derivano dal fatto che Tokyo avrebbe negato la sofferenza arrecata ai coreani.
Durante la seconda guerra mondiale, molti coreani furono deportati e costretti a lavorare in alcune strutture giapponesi.
Shigeki Takizaki, capo dell’Ufficio per gli affari asiatici e oceanici del ministero degli Esteri giapponese, ha parlato al suo omologo sudcoreano, Kim Jung-han, in videoconferenza.
Ha affermato che il Giappone sta rispettando i suoi impegni con l’UNESCO.
Secondo il ministero giapponese, le critiche della Corea del Sud sono “inaccettabili.”
mappa giappone corea del sud La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese

Nel 2015 sono stati iscritti 23 siti del Giappone nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO

Nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2015, sono stati iscritti ben 23 siti giapponesi.
Sono compresi in un elenco intitolato “Siti della rivoluzione industriale giapponese di Meiji: ferro e acciaio, costruzioni navali e miniere di carbone”.

La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese: la Corea del Sud ha pagato un prezzo molto alto a causa del Giappone

La Corea del Sud era inizialmente contraria ai siti elencati, a causa della storia dei coreani costretti a lavorare in diversi siti giapponesi.
Ad esempio, la miniera di carbone di Hashima nella prefettura di Nagasaki. Si trova nel sud ovest del Giappone ed è nota anche come “Battleship Island” a causa della sua forma, simile ad una portaerei.
Alla fine, la Corea del Sud ha accettato che entrassero nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Per farlo, si sono fidati della promessa del Giappone, di dare luce alle vicende poco felici e dei danni fatti ai coreani costretti a lavorare in Giappone.
Molti coreani sono stati “portati contro la loro volontà e costretti a lavorare in condizioni difficili”.

battleship island La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese

Hashima, la “Battleship Island”

La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese: il Giappone non ha mantenuto la promessa fatta alla Corea del Sud

La Corea del Sud ha fortemente criticato il Giappone perché non ha mantenuto il suo accordo.
Infatti, nel 2020, è stata inaugurata una mostra che “distorce completamente i fatti storici”.
La mostra presso il Centro di informazione sul patrimonio industriale nella capitale giapponese, comprende materiali su coreani catturati durante la guerra.
Tuttavia, cita anche coreani di seconda generazione che vivono in Giappone.
Il punto è che in questa mostra non mette il luce le discriminazioni verso i coreani, nelle miniere di carbone.

La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese: il governo coreano ha protestato contro il Giappone

Kim ha espresso “forte rammarico e ha protestato, sollecitando severamente il Giappone ad adottare misure correttive.”
Il ministro degli Esteri sudcoreano Kang Kyung-wha ha chiesto la rimozione dei siti dalla lista del Patrimonio Mondiale, formalmente, tramite una lettera inviata al Direttore Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay.

La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese: gli antichi rancori fra Corea del Sud e Giappone

Le relazioni tra il Giappone e la Corea del Sud, sono spesso tese a causa delle diverse visioni della storia del tempo di guerra.
Inoltre, si sono irrigidite a causa di una serie di sentenze della Corte sudcoreana dell’ottobre 2018.
Queste sentenze ordinavano alle società giapponesi di compensare il danno fatto ai coreani costretti a lavorare nelle loro fabbriche.
Si parla del periodo fra il 1910 ed il 1945, ovvero, il periodo di dominio coloniale nella penisola coreana.

le rovine di hashima La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese

Hashima e le sue rovine

La Corea critica il Patrimonio UNESCO giapponese: la situazione fra Corea del Sud e Giappone è destinata a peggiorare

Il Giappone dice no. Secondo il paese, la questione della compensazione dei danni fatti ai coreani durante la guerra, aveva trovato soluzione in un accordo bilaterale del 1965.

Ha intimato alla Corea del Sud di non procedere con la liquidazione delle attività sequestrate dalle società.

La liquidazione delle risorse porterebbe a una “situazione grave”, ha detto Takizaki a Kim durante la videoconferenza.

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Marzia Parmigiani
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