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Siamo a metà settembre e l’ondata di calore estivo, sembra lontana. E’ innegabile, però, che il problema del riscaldamento globale, riguardi l’intero pianeta.
L’estate è stata davvero calda in tutta Europa. Il termometro della stazione di Paris-Montsouris, il 25 luglio 2019, ha raggiunto la soglia dei 43 gradi centigradi: una giornata che i cittadini ed i turisti non dimenticheranno facilmente.
Alle 23.00 pm della stessa giornata, la temperatura era ferma ai 32 gradi.
Con i suoi 2 milioni e mezzo di abitanti, Parigi è il quinto comune più abitato d’Europa, dopo Londra, Berlino, Madrid e Roma.
Tuttavia la sua area metropolitana, chiamata Grand Paris, arriva a circa 12 milioni di persone: una realtà complessa e di grande impatto ambientale.
L’inquinamento ed il riscaldamento globale, stanno infatti portando diversi disagi ai parigini ed è in quest’ottica che la sindaca Anne Hidalgo ed il suo staff stanno elaborando strategie per consentire alla capitale francese di contrastare queste forti ondate di calore.
Un esempio? Le fattorie biologiche sui tetti di Parigi. Vediamo nel dettaglio l’iniziativa encomiabile della Ville Lumière.
L’orto sospeso contro le ondate di calore
Nella primavera del 2020, vicino a Versailles, aprirà sul tetto del padiglione espositivo fieristico di Parigi, un orto sospeso di dimensioni mastodontiche.
Si tratta di una superficie di circa 4000 ettari che permetterà di coltivare oltre 30 specie diverse di piante e alberi da frutto: si potrà ottenere una produzione in alta stagione, di una tonnellata, fra frutta e verdura ogni giorno.
L’azienda agricola Agripolis, si sta occupando di questa fattoria biologica a chilometro zero. Un progetto ambizioso, il più grande al mondo.
L’idea è quella di portare benefici al pianeta in termini di vegetazione, senza usare altre superfici.
I cicli vitali delle piante, saranno rispettati secondo il loro naturale andamento, con l’ulteriore obiettivo di far si che l’agricoltura urbana sia un modello globalmente sostenibile e riconosciuto per la produzione di alimenti.
Combattere l’inquinamento e aumentare il verde
Il principio seguito dalla sindaca Anne Hidalgo, è quello di aumentare il verde della città, negli spazi densamente popolati, che altrimenti non sarebbero sfruttati.
In effetti a Parigi, esistono già da qualche tempo, numerose fattorie sui tetti.
La filosofia del progetto, prevede di non utilizzare pesticidi o fertilizzanti chimici e di sostenere la biodiversità.
Aree dismesse, che sono state riqualificate, come la vecchia ferrovia della Petite Ceinture, diventata ora una risorsa. Si tratta di una striscia di terreno incolto, tutto attorno alla città, attualmente oggetto di diversi progetti agricoli.
L’obiettivo della sindaca è quello di arrivare a piantare 100 ettari di vegetazione entro il prossimo anno.
Benefici alla popolazione
In questi progetti, i cittadini sono protagonisti diretti. I residenti, infatti potranno godere di un piccolo pezzo di terra sul quale coltivare liberamente il proprio cibo.
Si potranno rifornire i negozi, o le mense scolastiche, oppure, venderli direttamente.
Questo progetto potrebbe fornire cibo a tutta la parte Sud Ovest di Parigi. Incoraggiare le persone a lavorare la terra e a produrre il proprio cibo, oltre ad un risparmio e a un aumento della qualità dei prodotti in tavola, è davvero utile per facilitare un cambio di coscienza ed un aumento di consapevolezza degli adulti e dei bambini.
La nuova fattoria biologica di Parigi, prevede anche attività come seminari, tour didattici ed eventi speciali per informare e diffondere la conoscenza.
Il progetto include anche l’apertura di un ristorante da 300 posti, gestito da Le Perchoir, un nome noto ai parigini specializzato nei ristoranti sui tetti, che pone al centro del suo menu, i prodotti di stagione coltivati sul posto.
Insomma, se andate a Parigi prossimamente, guardate anche all’insù. Forse troverete un luogo unico per una passeggiata nel verde!
Marzia Parmigiani
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