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Lione: la Città internazionale della Gastronomia
Benessere, salute, piaceri della tavola e art de vivre. La città di Lione, in Francia, auspica di consolidare la sua reputazione di culla della gastronomia francese. Risale ad ottobre 2019, l’apertura di un nuovo centro di cultura legata al cibo: il primo del suo genere in Francia e il più grande di questo tipo, al mondo.
La nuova Cité Internationale de la Gastronomie de Lyon nella Francia sud-orientale è uno dei numerosi musei e centri dedicati al cibo.
Qui possiamo trovare, laboratori culinari e sperimentali, progettati per arricchire l’esperienza del visitatore. E’ stata inaugurata il 19 ottobre 2019, con la regia dello chef stellato Régis Marcon.
Il Centro sulle rive del Rodano
La Cité Internationale de la Gastronomie de Lyon (Città Internazionale della Gastronomia) ha aperto le sue porte all’interno del Grand Hôtel-Dieu. Si tratta di un ex ospedale risalente al XII secolo, con 8000 mq di cortili, giardini, gallerie, bar e ristoranti.
Distribuito su quattro piani e 3900 mq, il centro, costa 20 milioni di euro. E’ progettato per essere un’esperienza interattiva e sensoriale per i visitatori. Vi stupirete con i profumi della cucina tradizionale lionese, come l’odore di pollo che bolle in casseruola che si diffonde nello spazio, mentre una mostra virtuale ricrea i luoghi e i suoni di un mercato agricolo all’aperto.
L’apertura del centro aggiunge un già ricco panorama gastronomico a Lione. Infatti, la città ospita Bocuse d’Or ed è la patria dei famosi bouchon, ovvero i ristoranti tradizionali della cuisine lyonnaise e del celebre chef Paul Bocuse, scomparso l’anno scorso.
Gli obiettivi della “Cité Internationale de la Gastronomie”
Florent Bonnetain, direttore del progetto e direttore generale, ha affermato che il centro culinario mira a attingere al patrimonio dell’edificio come ex ospedale. Si desidera esplorare le connessioni tra cibo e nutrizione, insieme a sostenibilità, economia e cultura alimentare internazionale.
Il progetto mira a considerare il tema della gastronomia a tutto tondo. Esistono musei che raccontano il cibo, in tutto il mondo, ma questo luogo è differente. La mission del Centro, è analizzare la gastronomia da un punto di vista culturale ed educativo, tramite un percorso interattivo e ludico.
I musei sul cibo: dalle patatine alla Coca-Cola
In effetti, i musei tematici incentrati su un singolo alimento sono presenti da decenni, che si tratti di cioccolato, gelati, patatine fritte o pasta. Poi ci sono i musei legati a marchi famosi come Guinness, Coca-Cola o Jell-O. Possono tendere ad essere simili a parco giochi, auto-promozione, e al limite del kitsch.
Negli ultimi anni, le conversazioni sulla sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici e la salute pubblica hanno portato a mostre più ambiziose e minuziosamente curate in tutto il mondo.
Per esempio, dopo il primo lancio come mostra temporanea nel 2013, il Museum of Food and Drink ha trovato uno spazio permanente in uno studio a New York City nel 2015. Ha esplorato i sapori naturali e artificiali nell’industria alimentare, l’evoluzione di ristoranti cinesi-americani ed il prossimo febbraio, aprirà una mostra sul contributo di chef, agricoltori e produttori afroamericani alla cultura del cibo.
Un nuovo focus sul cibo
La Cité Internationale de la Gastronomie de Lyon mira a esplorare le connessioni tra cibo e nutrizione insieme a sostenibilità, economia e cultura alimentare internazionale.
Il direttore esecutivo, Peter Kim, ha iniziato a presentare l’idea nel 2012 e ha dichiarato di aver incontrato principalmente scetticismo e stupore. Da allora, ha notato un cambiamento radicale nell’accoglienza del museo e il modo in cui le persone pensano al cibo, grazie a una confluenza di fattori. Di certo, nuove politiche pubbliche legate all’alimentazione, immigrazione, attenzione dei media, cambiamento climatico e crescente interesse all’interno del mondo accademico, sono state fondamentali per questa nuova visione.
Tutte questi aspetti, si alimentano a vicenda e rafforzano la comprensione del cibo come molto più di una semplice esperienza gustativa, bensì come un’occasione di apprendimento per uno stile di vita più salutare. Ogni qual volta si mangia qualcosa, ci si collega al mondo intero.
Quindi preparatevi ad un viaggio che toccherà tutti i vostri sensi e non solo il gusto!
L’ingresso per gli adulti è di 12 euro.
Se volete maggior info, consultate il sito.
Marzia Parmigiani
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