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Londra inaugura il Museo della Vagina
Potrebbe sembrare una provocazione o un puro atto di marketing. In realtà il 16 novembre 2019, Londra ha inaugurato il museo della Vagina per educare e sensibilizzare sulla tematica dei genitali femminili.
Attenzione: non si tratta dei soliti musei del sesso o dell’erotismo che si possono trovare in città come Barcellona, Amsterdam o Londra.
E’ un atto dovuto secondo l’ideatrice del museo, Florence Schechter.
La promotrice del museo è una youtuber, attrice e divulgatrice scientifica di origine ebraica della tv britannica.

Gennaio 2020 – Traveltherapists al Vagina Museum di Londra
Per il suo progetto, ha raccolto ben 50mila sterline, tramite un progetto di Crowdfunding.
Questo testimonia, come, a scanso di facili ironie, molte persone reputino necessario aumentare la consapevolezza e la sensibilizzazione sulle tematiche femminili.
I presupposti
Il Vagina Museum, inizialmente doveva aprire i battenti nella città di Brighton: luogo da sempre anticonformista, gay friendly e aperto anche ai progetti più originali e coraggiosi.
L’idea è venuta alla Schechter, dopo aver scoperto il Museo Fallologico Islandese (qui si possono trovare esposti centinaia di peni di diverse specie animali).
L’idea era quella di porre l’attenzione sulla discriminazione delle donne omosessuali, ma anche parlare di violenza sulle donne.



Installazione raffigurante un assorbente interno al Museo della Vagina – ph Marzia Parmigiani
Un obiettivo è anche quello di diffondere la conoscenza delle pratiche sessuali invasive perpetrate culturalmente, come l’infibulazione.
Il presupposto è quello di aumentare la conoscenza e chiarire la confusione che si genera attorno alla tematica dei genitali femminili così come la condizione di transessualismo.
Il progetto del Museo della Vagina
Florence Schechter che è anche la direttrice del Museo della Vagina di Londra, ha dichiarato alla BBC che il suo progetto dovrebbe essere supportato e non criticato.
E’ curato da un insieme di figure professionali di rilievo, fra cui medici, ostetrici e ginecologi che si impegneranno a favorire la diffusione dell’educazione sessuale, delle tematiche di prevenzione delle malattie che spesso non vengono affrontate per i tabù che circolano a livello sociale.



Prodotti per l’igiene intima al Museo della Vagina – ph Marzia Parmigiani
Troppo spesso le giovani donne non si sentono a proprio agio con le loro parti intime, soprattutto per quel che riguarda la prevenzione o la conoscenza della propria anatomia.
Sono previsti quindi seminari, incontri, laboratori, mostre e spettacoli comici che al centro avranno proprio la vagina e la vulva.
Le diverse iniziative saranno fatte su misura per scolaresche, famiglie e adulti in genere.
Il progetto del museo è volto anche a scardinare un’idea di vagina che deve essere nascosta, della quale non si deve parlare come se fosse qualcosa di cui vergognarsi.
Secondo la Schechter, invece, la vagina andrebbe celebrata in quanto promotrice della vita.
Il museo della Vagina
Il progetto del Museo della Vagina ha raccolto anche il benestare del “Jo’s Trust” un ente benefico che si occupa di tumori al collo dell’utero.
Se si coinvolgono le donne a parlare dei loro corpi senza doversi vergognare, si aiuteranno anche la prevenzione, la comunicazione e a far sentire maggiormente le donne a proprio agio.
Nel museo, oltre all’educazione sessuale, è previsto anche un supporto per transessuali e intersessuali.



Uno dei pannelli esplicativi sui falsi miti legati alla vagina ph – Marzia Parmigiani
Un’iniziativa, una risorsa enorme a favorire un cambiamento anche nella mentalità delle persone, per affrontare in modo diverso la propria relazione con il corpo.
La location del Museo della Vagina al Camden Market di Londra, è tuttavia temporanea.
L’inaugurazione è avvenuta con una mostra intitolata “Muff Busters: Vagina myths and how to fight them”.
In questa esposizione si cercherà di sfidare i vari miti sulla vagina e sulla vulva, anche con un po’ di ironia, parlando non solo di anatomia, ma anche di igiene e di prevenzione.
Per info visitate il loro sito. Noi siamo curiose di andarci. E voi?
Marzia Parmigiani
Aggiornamento febbraio 2020: abbiamo finalmente visitato il Museo della Vagina. Siamo rimaste piacevolmente colpite dalla marea di iniziative che svolge per diffondere la conoscenza e aumentare il benessere delle donne. Tuttavia l’esposizione scarna, ci ha un po’ deluso, così come la scarsa presenza di uomini nel museo. Occorre però sottolineare che l’ingresso è gratuito ancora per qualche mese e che il Vagina Museum è ancora nella sua sede temporanea.
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