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Migliorare la produttività.
Migliorare la produttività: come smettere di procrastinare?
Se sei qui, è perché stai cercando un modo per smettere di procrastinare.
Come smettere di procrastinare? Di certo ci sono dei trucchetti ma forse non sai che il primo vero trucchetto sei tu!

Elina al lavoro ad Alicante. Spagna
Procrastinare nel presente per non ottenere nulla nel futuro
Cosa significa procrastinare?
Sembra un verbo astruso e strano, ma da diverse ricerche si evince che procrastinare sia una delle cose che facciamo più spesso nella vita, ovvero rimandare le cose che dobbiamo o vogliamo fare.
Quando possiamo dire: “lo faccio dopo!” o “lo farò domani” ci sentiamo meglio per un attimo pensando di avere più tempo e poi in realtà non sappiamo se sarà effettivamente così.
Secondo Newton un corpo a riposo resterà a riposo finché non sarà costretto a muoversi.
Ebbene, tutto il mondo si comporta in questo modo.
Non prendiamo provvedimenti per fermare l’inquinamento finché non ci inghiotte con tutto il reame, non ci comportiamo bene con gli altri finché non ce lo fanno notare o non chiudono definitivamente con noi.
Insomma, se questo fosse un podcast ti ricorderei davvero molte volte di smetterla di procrastinare perché ti darà più danni che altro nella vita.
E te lo dice una che ogni tanto ha questo brutto vizio.
I social facilitano la procrastinazione?
Qualsiasi fonte di interesse che sia per un attimo “più interessante” – lasciamelo dire – rispetto a quello che dovresti fare, è li che ti ricorda che potresti procrastinare.
Quindi figuriamoci un social, pensa a TikTok: dove milioni di video cortissimi appaiono in sequenza davanti ai tuoi occhi o al nuovo Clubhouse dove tutti parlano: avrai mai voglia di alzarti dal divano e lavare i piatti?
Forse lavare i piatti non è proprio una cosa difficile.
Ma pensa magari a un lavoro più impegnativo come montare un armadio o buttare quintali di carta spazzatura accumulata nel mese.
Insomma, troverai comunque qualcosa su cui procrastinare nella vita purtroppo e i social saranno li a ricordarti che la tua attenzione non è proprio il top.
Smettere di procrastinare e godersi i risultati
La procrastinazione può anche andare oltre, influenzando altre parti importanti della nostra vita e alle volte rendere proprio impossibile ciò che dobbiamo svolgere nel quotidiano.
Per esempio: evitare una conversazione difficile non farà che prolungare un conflitto.
E ritardare una decisione importante nella vita, come separarsi, prendere un serio impegno, tornare a scuola o finalmente cambiare percorso professionale, può portare a star fermi per anni.
Il tempo ci sfugge tra le dita, passa e non ce ne accorgiamo.
La mia professoressa di filosofia del liceo ricordava Dante nella sua celebre: “Vassene ‘l tempo e l’uomo non se n’avvede!”.
Perché non fare quel qualcosa che dovremmo fare? La soluzione sembra così semplice: fallo.
Ma la realtà è molto più complicata e la procrastinazione è nei nostri stessi geni.
La tendenza a procrastinare è familiare, creando una difficoltà complessiva che regola il nostro comportamento.
Studi di psicologia ci ricordano che la procrastinazione non migliora la nostra qualità della vita e incide purtroppo sul nostro umore giornaliero, rendendoci spesso facilmente irritabili.
Migliorare la produttività: possiamo smettere di procrastinare?
Siamo condannati a guardare video su YouTube per tutto il giorno?
Per fortuna no. Possiamo trovare delle strategie che possano aiutarci a smettere di procrastinare. Resistiamo all’impulso di mollare!
La procrastinazione ha molte facce.
A volte è semplicemente la foga di scegliere “il piacere” alla regola, per me è spesso così.
Altre, è un tentativo di evitare qualcosa di negativo e quindi passare oltre.
Peccato che però quel qualcosa di negativo si ripercuoterà sulla nostra mente in forma differente, alle volte potrebbe diventare un disturbo quindi un motivo in più per smettere di procrastinare.
Perché procrastiniamo? Quali sono i motivi che ci “raccontiamo?”
- Il compito non è urgente
Che si tratti di un bambino che piange, di un telefono che squilla o di una scadenza sul calendario, tendiamo a prestare attenzione a ciò che è di fronte a noi.
Ma è molto più difficile dare la priorità alle cose che non sono urgenti.
Dall’organizzazione dell’armadio al risparmio per un viaggio, tutti abbiamo cose a cui non arriviamo mai.
Di conseguenza, i compiti grandi e piccoli rimangono trascurati in fondo alla lista delle cose da fare per mesi, se non anni.
A volte per sempre! Ma non voglio rattristarti.
La soluzione? Considera il quadro generale.
Questa fastidiosa tendenza ha in realtà un significato evolutivo.
Gli esseri umani sono predisposti a considerare i bisogni del presente molto più fortemente dei bisogni del futuro, un fenomeno chiamato sconto temporale.
E questo ha perfettamente senso: il presente davanti, quindi naturalmente gli prestiamo maggiore attenzione.
Il rimedio è assumere una prospettiva più ampia. Guardare le attività quotidiane attraverso l’obiettivo di un’immagine più grande.
Ad esempio, se volevi tornare all’università per un corso che ti appassiona, ma sembra che non ci riesca mai, fai un passo indietro.
Cosa significherebbe per la tua vita? Quali sono i tuoi valori e obiettivi riguardo alla tua istruzione? Qual è il quadro generale?
Assumere una nuova prospettiva può far ripartire il processo di azione.
Una volta che hai deciso di agire, agisci! Il pragmatismo è la miglior soluzione.
- Non sappiamo come iniziare a fare quella cosa o non sappiamo cosa fare prima
Troppo spesso ci troviamo a procrastinare, perché non siamo sicuri di cosa fare prima.
Ci sentiamo sopraffatti, confusi o disorganizzati. Abbiamo rimandato, perché non siamo sicuri di quale sia il primo passo.
Questo tipo di procrastinazione è un evitamento delle emozioni negative.
A nessuno piace sentirsi incompetente o incapace di fronte a una task, quindi chi può biasimarci per aver rivolto la nostra attenzione a Netflix o anche per aver pulito il bagno o una stanza improbabile.
In effetti, quando rimandiamo il compito da svolgere, facendo altri compiti, si chiama “procrastinazione produttiva”.
Sappi che di produttivo non c’è nulla.
E chiunque abbia mai organizzato i file sul proprio desktop o fatto acquisti online per un evento imminente invece di lavorare, sa cosa intendo.
Soluzione per migliorare la produttività? Crea ordine in ciò che devi fare, fai una lista
Fare una lista è molto importante. Crea ordine davanti a te.
Elabora le tue priorità, vedrai che questo ti aiuterà a capire cosa fare prima. La priorità deve essere realistica, ricordalo!
- Abbiamo paura del fallimento.
Un pizzico di perfezionismo non è poi così male.
Dopotutto, standard elevati portano a un lavoro di alto livello. Freddy Mercury, Tony Servillo, tutti super perfezionisti.
Ma a volte standard elevati hanno l’effetto opposto.
Eliminiamo i nostri progetti, convinti che non sia possibile soddisfare gli standard che ci siamo prefissati. E quindi? Non otteniamo nulla.



Marzia a Londra che lavora da remoto, gennaio 2020
Soluzione per migliorare la produttività: sbroglia la matassa della tua vita
Il perfezionismo e la procrastinazione sono collegati, ma non sono necessariamente gli standard altissimi che ti rallentano.
Il vero problema è mescolarli e convincersi che la tua performance possa aumentare o diminuire la tua autostima.
Questa combinazione può farti fermare.
Ricorda sempre la differenza cruciale tra chi sei e cosa ottieni.
C’è molto di più nel tuo valore che nelle tue realizzazioni: identità, famiglia, passioni, esperienze, viaggi, amici, gusto, conoscenza, sfide che hai superato e quelle che supererai!
Districa la matassa, scioglila. Vedrai che andrà bene.
- Alcuni di noi lavorano meglio sotto pressione.
Sapevamo tutti (o forse lo eravamo) quella ragazza al liceo o all’università che poteva aprire il libro di testo per la prima volta pochi giorni prima dell’esame finale e fare ancora meglio di quelli che avevano pianificato in anticipo.
Soluzione per migliorare la produttività? conosci te stesso
Ebbene, quelle persone stavano pianificando in anticipo, solo in un modo diverso.
Esistono due tipi di procrastinazione: passiva e attiva.
La procrastinazione passiva è ciò che di solito pensiamo come procrastinazione: essere distratti dai video o da TikTok, ad esempio.
La procrastinazione attiva è più strategica.
Riguarda le persone che lavorano meglio sotto pressione e preferiscono la scarica di adrenalina e l’intensa concentrazione che scaturisce da una scadenza ravvicinata.
La lezione qui è: conosci te stesso.
Se l’intensità dell’alta pressione di tutte le notti funziona per te, vai avanti e prepara quella tazza di caffè e apri il libro di testo a mezzanotte.
Migliorare la produttività: e quindi?
Se vuoi smettere di procrastinare, guarda il quadro generale, sappi che va bene essere stordito e confuso all’inizio, ricorda che il tuo valore va oltre i tuoi risultati conosci te stesso/a.
Lavora con la tua tendenza a procrastinare, vai oltre. Vai avanti. Fallo per te.
Speriamo che questi consigli ti siano stati utili.
Procrastinare distrugge la vita giornaliera di tante persone. Interessati più a te che ai social, non procrastinare!
Elina Sindoni
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