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La mostra Yukio Mishima a Firenze.
“Mishima Code”: la mostra di Firenze dedicata a Yukio Mishima
Nell’incantevole Firenze, dal 1 luglio fino al 3 settembre 2021, sarà possibile assistere a “Mishima Code”, una mostra dell’artista Fukushi Ito dedicata allo scrittore Yukio Mishima, scomparso nell’oramai lontano 1970.
L’esposizione sarà visitabile al MAD – (Murate Art District) e l’intento è creare una riflessione tra Occidente ed Estremo Oriente.
La mostra “Mishima Code” in collaborazione con MAD, è curata dal filosofo Roberto Mastroianni, tramite l’organizzazione di fund4art.
La mostra parte dalle opere di Mishima. Attraverso libri, temi, titoli e le parole chiave della poetica di Mishima, scrittore, drammaturgo, saggista e poeta, è possibile percorrere il tempo in cui ha vissuto.
Le dense contraddizione, il suo nazionalismo, la fama come attore e regista, ma anche la pratica delle arti marziali.
La mostra di Ito su Mishima, nasce da contrapposizioni e somiglianze, che consentono una riflessione e una rappresentazione iconica delle contraddizioni dell’epoca attuale. Questo, attraverso installazioni ambientali, trasparenze, sculture digitali e molto altro.
La mostra Yukio Mishima a Firenze: chi è Yukio Mishima?
Yukio Mishima (vero nome: Hiraoka Kimitake), è stato uno scrittore giapponese originale e controverso.
Nato negli anni Venti a Tokyo, subisce l’influenza dell’estetica e della letteratura europea – in particolare italiana e francese di fine Ottocento e inizio Novecento.
Dal suo paese, ha preso uno spirito tradizionalista e nazionalista tipicamente inquadrabile nella prima metà del Novecento.
Molti suoi lavori sono incentrati sulla dicotomia tra tradizione antica e assenza di valori del mondo contemporaneo.
Animo tormentato, in bilico fra la passione nazionalista, estremismi politici e il complesso rapporto con la propria omosessualità.
La mostra Yukio Mishima a Firenze: chi è Fukushi Ito?
Fukushi Ito nasce a Nagoya negli anni Cinquanta. Si laurea alla Tokyo University of Arts per poi trasferirsi in Italia dove vive da 40 anni.
La sua arte predilige accostamenti di materiali antichi a contemporanei, con largo uso di washi (carta giapponese), unita a materiali moderni.
La luce è per Ito, uno strumento privilegiato per coinvolgere e amplificare gli effetti sul pubblico.



L’artista Fukushi Ito
La mostra Yukio Mishima a Firenze: la protesta contro la modernizzazione e la crisi valoriale
Ormai sono passati circa 50 anni dalla morte di Yukio Mishima.
Fine, cercata dallo scrittore tramite Seppuku – il suicidio rituale giapponese – ultimo estremo gesto di Mishima per protestare contro l’occidentalizzazione del Giappone.
Mishima denunciò la crisi degli ideali tradizionali e il crollo dell’etica dei Samurai a cui era legato indissolubilmente.
Grande esaltatore del Giappone imperiale, Mishima nelle sue opere, ha sviscerato i miti di eroismo ed erotismo; sessualità e violenza; bellezza e morte.
Cosa si può vedere alla mostra Yukio Mishima a Firenze?
La mostra “Mishima Code” è fatta da circa 20 opere con forma e dimensione diversa, suddivisa fra computer drawing e assemblage.
In questi lavori di Ito, la straordinarietà sta nella sovrapposizione delle immagini: paesaggi, personaggi, scritti, opere, digitale, frammenti di comunicazione televisiva, etc. che assieme creano una rappresentazione virtuale che dilata la realtà.
Una mostra che si propone come un tentativo di sperimentazione di materiali e linguaggi.
Fukushi Ito interessata alla relazione fra luce, ombra e rappresentazione tecnologica, ha realizzato negli ultimi 30 anni opere che hanno per titolo “In the space and in the time”.
La mostra “Mishima Code” è quindi una sintesi fra Oriente e Occidente, un dialogo fra due artisti (Ito e Mishima) che travalica la dimensione del tempo e lo spazio, nel tentativo di unire linguaggi e i temi della ricerca estetica e della cultura.
Un percorso che invita alla riflessione, insomma, che ha portato Ito a una nuova interpretazione dei temi sollevati da Mishima.
L’esito è quello di opere da un impatto notevole, ma anche dalla raffinata delicatezza visiva, sintesi di un’arte che è un trait-d’union fra Oriente e Occidente.



In the space and in the time – fonte: Instagram di Fukushi Ito
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Marzia Parmigiani
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