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Mongolia: regione in quarantena per casi di peste bubbonica
Quest’anno è sicuramente particolare per le epidemie.
Di certo però non ci aspettavamo di sentire parlare ancora di peste bubbonica nel 2020.
La famosa pestilenza che ha sterminato ben 50 milioni di persone in tutto il mondo, e che tutti noi abbiamo incontrato sui libri di scuola, è riemersa in Asia, precisamente in Mongolia, mettendo un’intera regione in quarantena.
Per questo motivo il governo mongolo ha messo in quarantena un’intera regione che si trova al confine con la Russia: l’area di Khovd.
Ciò dopo aver scoperto due casi negli ultimi giorni.
In Mongolia una coppia di fratelli è in condizioni critiche dopo aver mangiato carne di marmotta cruda
L’allarme nella regione di Khovd, relativo alla peste bubbonica è stato attivato dopo che due fratelli si sono sentiti male.
I giovani (un ragazzo ed una ragazza) avrebbero mangiato carne di marmotta cruda ed ora verserebbero in condizioni critiche.
Data la particolare situazione legata alla pandemia Covd-19, i sanitari della regione di Khovd, hanno imposto misure di sicurezza e di quarantena in questa regione al confine con la Russia.

La marmotta: l’animale che i due fratelli avrebbero mangiato e causato loro la peste bubbonica
Nel 2019 ci sono stati casi di peste in Cina
Per chi si sorprende a leggere di contagi di peste bubbonica nel 2020, diciamo che non è fatto così improbabile.
Purtroppo, già alla fine del 2019, in Cina sono stati diagnosticati alcuni casi: uno di peste bubbonica e ben due di peste polmonare.
In quell’occasione, pare che l’infezione arrivasse da consumo di carne di coniglio selvatico.
Che cosa è la peste?
La peste è un’infezione di origine batterica. Si trasmette tramite le pulci ed i parassiti che infestano i roditori selvatici.
Secondo l’OMS è una malattia particolarmente brutale, dato che se non trattata in modo tempestivo, può uccidere nel giro di 24 ore.



accampamento nomade in Mongolia
Non esiste un vaccino per la peste bubbonica
La peste bubbonica si cura nel primo stadio della malattia con antibiotici e altri farmaci. Non esiste attualmente un vaccino.
I ricercatori pensano che il ceppo che discende dalla peste nera del XIV secolo, che uccise ben 50 milioni di persone, ancora oggi causi la morte di migliaia di persone l’anno.
La Mongolia ha confermato la diagnosi di peste tramite test di laboratorio
La diagnosi di peste bubbonica su due fratelli (un maschio ed una femmina), è stata confermata da test di laboratorio.
Il personale sanitario ha raccolto e analizzato 146 campioni di individui di primo contatto.
Tuttavia, sono almeno 500 i soggetti che potrebbero essere entrati in contatto con i due infetti.
Nel frattempo, il Centro nazionale per le malattie zoonotiche del governo mongolo, ha messo in quarantena il capoluogo di provincia e uno dei distretti della regione. Nemmeno i veicoli possono entrare nell’area.
A maggio dell’anno scorso, sempre la Mongolia, ha chiuso un punto chiave al confine con la Russia. Questo per il sospetto che i casi di peste in Asia, venissero da lì, bloccando l’ingresso a centinaia di turisti russi.
Marzia Parmigiani
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