New York rivale della Silicon Valley nel 2020

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New York rivale della Silicon Valley nel 2020

Spesso quando pensiamo ad internet, pensiamo ad una realtà virtuale, ma senza connotazioni riscontrabili nel mondo reale.

Tuttavia le cose sono ben diverse. Noi di Traveltherapists, vogliamo parlarvi di come la tecnologia ed il potere dei social media, riescano a trasformare fisicamente intere città e paesi. 

Infatti, la tecnologia sta trasformando New York in una rivale della Silicon Valley. E’ inevitabile per un blog di viaggio, che abbia a cuore anche cambiamenti sociali e psicologici, parlare di come le nuove tecnologie abbiano il potere di trasformare radicalmente un luogo.

Dalla West Coast alla East Coast

I colossi Amazon, Apple, Facebook e Google porteranno presto 20.000 lavoratori a New York City entro il 2022, molti in un gruppo di uffici nel West Side.

I giganti della West Coast, come Facebook, Apple, Google e Amazon stanno trasformando un’ampia fascia di Manhattan in uno dei poli tecnologici più vivaci del mondo.

Amazon, Apple, Facebook e Google, hanno già grandi uffici lungo il fiume Hudson e sono tuttora a caccia di nuovi spazi, spesso in competizione tra loro. In passato, molte città degli Stati Uniti e di tutto il mondo hanno cercato di affermarsi come degne rivali della Silicon Valley, senza riuscirci.

New York City non è certo vicina al sorpasso come leader tecnologico negli Stati Uniti, ma è sempre più in competizione sia per le aziende che per i talenti tecnologici.

New York più vicina all’Europa

L’ascesa di New York come centro tecnologico arriva quando le industrie dominanti a livello economico, vengono trasformate dalla tecnologia. Ciò le ha portate ad essere sempre più dipendenti da ingegneri informatici e da altri lavoratori altamente qualificati.
Le aziende tecnologiche stanno scegliendo New York per attingere a lavoratori qualificati. Inoltre attirano dipendenti che preferiscono la diversa economia della città rispetto alle città della West Coast.
New York è anche più vicina all’Europa, un mercato importante.

Da Starbucks al mondo

Le grandi aziende tecnologiche hanno iniziato a New York con piccoli avamposti.
Il primo impiegato di Google a New York, un addetto alle vendite, è arrivato nel 2000 e ha lavorato per uno Starbucks a Manhattan. 
Era il primo ufficio della compagnia fuori dalla California.
Gli uffici dell’industria tecnologica erano in gran parte occupati da addetti a vendite e al marketing. All’epoca, la necessità principale comportava essere più vicini ai loro clienti e ad industrie come moda, finanza, media ed immobili: la base dell’economia cittadina.
Negli ultimi cinque anni, tuttavia, la composizione della forza lavoro di New York è diventata simile alla versione della West Coast: un mix di ingegneri e altri coinvolti nello sviluppo di software.

Il nuovo polo tecnologico

Entro il 2022, le quattro grandi aziende tecnologiche avranno concentrato 20.000 lavoratori a New York, soprattutto nel West Side di Manhattan.
Nell’ufficio di Google a New York, i lavoratori altamente qualificati ora sono più numerosi dei loro colleghi nelle vendite e nel marketing. 
Delle quasi 800 opportunità di lavoro che Amazon ha in città, più della metà sono destinate a sviluppatori, ingegneri e data scientist. New York è considerata un luogo molto più interessante in cui vivere da molti professionisti, rispetto a San Francisco che sta diventando sempre più una città prettamente aziendale.
Quindi New York City è sempre più un rifugio per i lavoratori nel settore tecnologia che non vogliono essere circondati solo da coloro che lavoravano nella medesima industria.
Il numero di lavori tecnologici a New York City è aumentato dell’80% nell’ultimo decennio. Da 142.600 persone nel 2019 rispetto ai 79.400 del 2009, secondo i dati che arrivano dai registri cittadini. Insomma, New York per il momento, è seconda solo a San Francisco e Seattle.

Preoccupazioni per le disparità di reddito

Settori come la finanza, la vendita al dettaglio e l’assistenza sanitaria offrono più posti di lavoro, ma il settore tecnologico, con uno stipendio medio di $ 153.000, è diventato uno dei principali motori economici di New York City. Ciò ha sollevato preoccupazioni sul fatto che l’industria stia intensificando la disparità di reddito e rendendo New York inaccessibile per tantissime persone.
Le quattro grandi aziende tecnologiche attraggono migliaia di professionisti specializzati. Ciò porta ad un grande incremento degli affitti, elevata domanda di abitazioni lussuose ed enormi speculazioni sull’acquisto di immobili.
I residenti a basso reddito, i poveri ed i disoccupati in queste città non possono accedere al mercato degli alloggi di lusso né agli affitti in aumento. Di conseguenza non riescono più a permettersi di vivere in città. Questo crea inevitabilmente un cambiamento drastico nella composizione della popolazione locale e delle prospettive di vita.
Si prevede che le principali aziende tecnologiche cresceranno al punto da essere tra i più grandi inquilini privati ​​di New York nei prossimi anni, rivaleggiando con leader di lunga data come JPMorgan Chase.
Marzia Parmigiani
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