In effetti, molte persone sono ancora lontane dall’aver raggiunto la propria realizzazione e felicità.
Ma provare a trovare la felicità, il perfetto equilibrio nella vita, non è solo un diritto, ma anche un dovere nei confronti di noi stessi.
Se date un’occhiata ai diversi dati sui paesi sviluppati, scoprirete che in Giappone le persone tendono a non essere felici rispetto ad altre nazioni sviluppate.
Nonostante l’aumento del benessere del tenore di vita, molti giapponesi si considerano insoddisfatti e per questo stanno cercando di migliorare la situazione.
In effetti, nella loro lingua, esistono parole meravigliose che illustrano concetti per aiutare a vivere meglio, sia a livello psicologico che fisico.
Parole giapponesi che insegnano a vivere meglio: Ikigai (生 き 甲 斐)
In giapponese, Ikigai (生 き 甲 斐) è l’equivalente di espressioni occidentali quali “ragione di vita”.
E’ un concetto davvero importante per trovare soddisfazione e significato nella propria vita.
Tuttavia questa parola ha un significato più profondo: si tratta della ragione che ci fa alzare al mattino, la spinta e l’entusiasmo per la nostra vita.
Riguarda l’avere uno scopo, la molla che rende la vita degna di essere vissuta.
Non è sempre facile trovare un senso, la vita è fatta di alti e bassi e soprattutto in questo periodo ce ne stiamo accorgendo.
Tuttavia, è sufficiente avere un sogno, un obiettivo da realizzare, affinché tutto diventi più chiaro.
Perciò non dovete temere se non avete ancora trovato Ikigai.
Si tratta di un lungo processo che richiede determinazione, profonda riflessione e consapevolezza di desideri e necessità in tutte le aree della vita.
Perciò provate a chiedervi “Cosa dovrei fare davvero”? “Cosa mi rende davvero felice”?
Nella cultura giapponese, Ikigai si riferisce principalmente a 3 aree:
Ciò che amate, ovvero passione e missione; le cose in cui siete bravi, ovvero passione e professione; le abilità per cui si può essere pagati, ovvero, professione e vocazione; e in ultimo, le cose di cui il mondo ha bisogno, ovvero missione e vocazione.
Ikigai non può essere raggiunto in breve, ma è un lungo cammino.
L’impegno nel cercarlo, non dovrebbe portare ulteriore stress nella vita.
Trovare ciò che ci piace veramente, arrivare alla giusta motivazione e poter fare le cose in cui siamo bravi, e in sintonia con i valori in cui crediamo, ci collegano spiritualmente agli altri e ci fanno sentire importanti.
Parole giapponesi che insegnano a vivere meglio: Shinrin-yoku (森林浴)
Shinrin-yoku (森林浴) riassume un concetto molto importante in giapponese. Viene dalle parole “Shinrin” che si traduce in “foresta” e yoku significa “bagno”.
Come avrete capito “Shinrin-yoku” significa “fare il bagno nella foresta”.
Si basa su un’idea molto semplice, ovvero quello di avere la buona abitudine di fare passeggiate in mezzo alla natura per ottenere benefici rinfrescanti e terapeutici su corpo e mente.
Sappiate che psicologi e psichiatri consigliano una passeggiata per migliorare con effetto immediato il vostro umore se non è buono.
Stare all’aria aperta, nella natura fa davvero bene alla nostra salute.
Il rumore del vento, il profumo delle piante, la luce del sole, l’aria fresca e il cielo limpido: tutto aiuta ad alleggerire lo stress e a liberare dalle preoccupazioni.
Una volta individuato il posto ideale, concentratevi sui vostri sensi per fruire al meglio questa esperienza e fate in modo che il vostro corpo e la vostra anima, abbraccino completamente lo Shinrin-yoku.
Parole giapponesi che insegnano a vivere meglio: Wabi-Sabi (侘 び 寂 び)
Wabi Sabi (侘 び 寂 び) è un’estetica che deriva dagli antichi insegnamenti buddisti e significa abbracciare transitorietà e incompletezza delle cose.
L’espressione fonde le parole “wabi” e “sabi”, dove la prima si riferisce ad un apprezzamento per la modestia e la semplicità; mentre la seconda si riferisce alla bellezza che deriva dall’usura.
Attraverso le forme d’arte tradizionale giapponese – sia che parliamo di giardini zen, o della
cerimonia del tè – il concetto trasmette la bellezza tenue e passeggera rappresentata dal Wabi Sabi.
Wabi-Sabi quindi si riferisce alla bellezza dell’impermanente quella nascosta nell’imperfezione.
Si basa sul rispetto per ciò che è passeggero e fragile.
Come si applica Wabi-sabi nel quotidiano?
Nel pensare alla vita di tutti i giorni, Wabi-sabi ci spinge ad accettare alcune realtà, ovvero l’imperfezione delle cose, la finitezza delle cose e la non eternità delle cose.
Ci facilita l’accettazione dei nostri difetti, la possibilità di provare gratitudine, e di non essere superficiali verso cose che potremmo in prima battuta, respingere o disprezzare.
Parole giapponesi che insegnano a vivere meglio: Mottainai (もったいない)
Mottainai (もったいない) è un concetto fondamentale della cultura giapponese, utile anche per capire il loro modo di pensare.
Il Giappone è una nazione insulare, con poche risorse naturali e un’elevata popolazione, per questo, è facile comprendere come sia necessario evitare di sprecare risorse.
Quindi la parola Mottainai si può tradurre in “che spreco”, ma ha un significato più profondo che ha a che fare con il prendersi cura dei propri beni e di evitare di sprecare cibo o acqua.
Il termine insegna l’importanza di rispettare la natura e le risorse che potrebbero esaurirsi in futuro. All’epoca della globalizzazione, la parola Mottainai è spesso usata dagli ambientalisti per incoraggiare le persone a “ridurre, riutilizzare e riciclare”.
In Giappone, Mottanai si vede per esempio nelle opere di trasformazione dei vecchi kimono, quando da questi si ricavano sandali di stoffa, oppure borse, porta bacchette e ventagli.