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Perché i giapponesi si tolgono le scarpe.
Perché i giapponesi si tolgono le scarpe prima di entrare in casa?
Ogni giorno, in tutto il mondo, le persone indossano le scarpe in modo naturale e automatico e in Occidente non sempre esiste l’abitudine di toglierle una volta rientrati a casa.
Ma per gli stranieri che vivono in Giappone – o per chi è stato invitato a casa di amici – non solo in Giappone, ma in altri paesi del Sud-Est Asiatico, come la Corea del Sud, è diverso.
Avranno certamente notato che i giapponesi si tolgono le scarpe all’ingresso di casa in generale. Abitudine talmente radicata da poterla notare anche in anime e manga.
Ma da dove vene questa abitudine? In questo articolo approfondiremo l’usanza di togliersi le scarpe in Giappone con tutte le sue implicazioni.
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Scritta in inglese in Giappone che invita gli stranieri a non entrare con le scarpe.
Perché i giapponesi si tolgono le scarpe. Quando le persone hanno iniziato a indossare le scarpe in Giappone?
In Giappone le persone iniziarono ad adottare l’uso delle scarpe nel periodo Yayoi, ovvero circa 2300 anni fa, per la pratica di coltivazione del riso. Infatti devi sapere che in quell’epoca remota, i giapponesi comunemente indossavano dei sandali di paglia detti Waraji o sandali in stile giapponese costituiti da una suola piatta con una forma a V tra l’alluce e le altre dita. Tali scarpe erano dette zori.
Inoltre, molti indossavano le Geta – classiche calzature giapponesi di legno – sfruttate comunemente nei giorni di pioggia poiché queste scarpe erano rialzate ed aiutavano ad evitare di bagnarsi i piedi, non toccando direttamente il terreno umido.
Queste tipologie di calzature furono usate in Giappone fino al periodo Edo (1603-1867), poiché gradualmente, quando i giapponesi iniziarono a commerciare con gli occidentali del periodo Meiji (1868-1912), cominciarono a diffondersi calzature di tipo occidentale in Giappone. Ma torniamo alla nostra domanda principale.
Perché i giapponesi si tolgono le scarpe?
In realtà sono due le motivazioni principali per cui i giapponesi iniziarono a togliersi le scarpe all’ingresso delle abitazioni. Il primo motivo è il clima particolarmente umido del Giappone. Molte volte abbiamo parlato del fatto che l’estate giapponese è davvero torrida e umida. Pioggia e altre fonti di umidità, facevano sì che le scarpe fossero spesso sporche e bagnate.
In effetti, nel Paese del Sol Levante, la pioggia è un fenomeno frequente tutto l’anno e le persone non vogliono sporcare le loro case, spesso di dimensioni ridotte.
Il secondo motivo è che la casa è considerabile come uno “spazio sacro”. All’epoca Meiji era comune avere uno spazio rialzato utilizzato per conservare il riso che la gente raccoglieva e cercava di preservare dall’umidità dell’esterno. Il deposito di riso era considerato una forma di potere e di benessere, quindi il magazzino stesso era considerato uno spazio sacro.
Perciò, entrare nel magazzino con le scarpe sporche, era valutato un gesto di cattiva educazione.
In quali posti occorre togliersi le scarpe in Giappone?
Ci sono diversi luoghi in Giappone in cui è consuetudine togliere le scarpe, a parte l’ingresso delle case. Solitamente, all’ingresso di ogni abitazione, c’è uno spazio dedicato, o una scarpiera. E le persone normalmente indossano pantofole da camera o camminano a piedi nudi.
Nel caso ci si ritrovi in un pavimento con Tatami – le tradizionali stuoie di paglia giapponesi – occorre togliersi anche le ciabatte. È considerato infatti un gesto di cattiva educazione camminare sul Tatami anche con le ciabatte, ma sono consentite le calze.
L’ingresso di una casa giapponese, dove le scarpe sono rimosse prima di entrare in casa e dove si indossano prima di uscire, è detto genkan. I Genkan (玄関) di solito si trovano all’interno dell’edificio direttamente davanti alla porta.



Genkan
1) Perché i giapponesi si tolgono le scarpe: cerimonia del tè
Solitamente, la cerimonia del tè detta Chadō ha come location una stanza con Tatami e per questo non si usa tenere le scarpe.
Meglio essere provvisti di calze, calzini o Tabi – quelli in stile giapponese con divisione per l’alluce e le altre dita – molto apprezzati se di colore bianco.



Cerimonia del tè giapponese
2) Perché i giapponesi si tolgono le scarpe: ristoranti izakaya
Sebbene alcuni ristoranti izakaya – locande tradizionali del Giappone – non lo richiedano, in altri è essenziale togliersi le scarpe. Anche qui è sempre bene chiedere all’ingresso per non incorrere in problemi.
Molti dei locali tradizionali giapponesi, infatti, sono pavimentati con tatami e per mangiare è comune sedersi sopra Zabuton – i classici cuscini giapponesi da seduta.



Camera di izakaya in stile giapponese Chabudai a Kobe
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3) Perché i giapponesi si tolgono le scarpe: templi e santuari
Come puoi immaginare nei templi e nei santuari considerati i luoghi sacri in cui vivono gli dei del Giappone, non si utilizzano le scarpe al fine di preservare la purezza dell’ambiente.



Tempio Toshogu Nikko
4) Perché i giapponesi si tolgono le scarpe: scuola
Gli studenti giapponesi devono togliersi le scarpe all’ingresso delle strutture: sia alle elementari, che alle medie e alle superiori. Ognuno di loro deve indossare scarpe da interno chiamate Uwabaki.
Come forse avrai visto in film e anime, ogni scuola ha enormi scarpiere all’ingresso e ogni studente ha il proprio spazio con tanto di nome.
Gli studenti hanno questa prassi poiché sono loro a pulire da soli ogni giorno i pavimenti e le stanze e devono preoccuparsi delle condizioni igieniche perché a scuola mangiano il loro pasto.



Studentessa giapponese che si sta togliendo le scarpe
Insomma, come avrai capito ci sono motivazioni davvero valide e diverse tradizioni che spingono i nipponici a liberarsi delle scarpe usate all’esterno prima di entrare in alcuni ambienti.
In fondo, qualsiasi casa resterà pulita più a lungo e non sarebbe male adottare questa abitudine anche in Occidente!



Scarpiera in una scuola giapponese
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