Perché si dice kanpai in Giappone.
Perché in Giappone si dice Kanpai quando si fa un brindisi?
In Giappone, se qualcuno ti invita a brindare, sentirai dire la parola Kanpai (乾杯).
Ma perché si usa proprio questa espressione?
In questo articolo vi raccontiamo come è nata l’usanza del brindisi e racconteremo un divertente aneddoto sul Giappone!
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Gli stessi giapponesi spesso ignorano da dove arrivi quest’usanza che affonda le radici in un tempo lontano.
Perché si dice kanpai in Giappone? Da dove viene l’usanza del brindisi?
In Giappone, l’usanza del brindisi deriva dalla religione.
Infatti, durante la cerimonia religiosa dei defunti, si era soliti bere l’alcol per onorarli.
Durante il Medioevo l’umanità credeva ci fosse un demone nell’alcol.
Quindi per non farsi possedere da questo demone, le persone iniziarono a scontrare un bicchiere contro l’altro.
La credenza era che il tintinnio e il fragore dello scontro dei bicchieri, servisse a spaventare gli spiriti.
Un’altra motivazione – più pratica – era assicurarsi che nel bicchiere non ci fosse veleno.
Infatti nell’Europa antica, spesso per uccidere qualcuno si usava del veleno messo messo nel bicchiere.
Quindi, sbattendo forte i bicchieri l’uno contro l’altro, si cercava di rovesciare (e mischiare) il contenuto del proprio bicchiere, negli altri.
Prima di bere dal proprio bicchiere, si osservava se tutte le persone stessero bevendo dai propri.
Ovviamente, se tutti bevevano senza problemi, voleva dire che nessuno aveva in mente di avvelenare l’altro!
Perché si dice kanpai in Giappone: quando è nato il brindisi in Giappone?
In Giappone si iniziò a brindare alla fine del periodo Edo (1603-1868).
Nell’anno 1854 il Giappone e l’Inghilterra siglarono un trattato di amicizia.
Come nasce l’espressione Kanpai?
In occasione della negoziazione del trattato, James Bruce, VIII conte di Elgin arrivò in Giappone dalla Gran Bretagna per incontrare il diplomatico Kiyonao Inoue.
Durante le celebrazioni, il Conte di Elgin chiese al diplomatico giapponese Kiyonao Inoue la possibilità di fare un brindisi come nel suo paese.



James Bruce, VIII Conte di Elgin
Allora Kiyonao Inoue, seguendo l’invito del partner britannico, si alzò in piedi levando il bicchiere e urlando “kanpai“.
Ai britannici piacque molto e per questo l’espressione kanpai si diffuse rapidamente in tutto il paese.
L’espressione kanpai è fatta da due caratteri cinesi che significano: ”乾”, “bicchiere vuoto”; ”杯”, “ciotola con alcol”.
Assieme, i due caratteri significano “Svuota il bicchiere che stai bevendo”.
Termini simili esistono in mandarino (gan bei), ma anche in cantonese (gom bui); e coreano (geonbae).
In giapponese, kanpai (anche traslitterato come “kampai”) è scritto quindi con i caratteri cinesi 乾杯.
Insomma, sono passati ben 167 anni da quando è stata inventata l’espressione “Kanpai”!



Kiyonao Inoue
Perché si dice kanpai in Giappone e come mai brindare con l’acqua porta sfortuna?
In molti sanno che i brindisi con l’acqua, portano sfortuna, ma non sanno perché.
In Giappone in particolare, è meglio non farlo!
Questo perché generalmente i giapponesi tentano di far bere acqua ai morti per evitar loro la sete una volta arrivati in paradiso.
Insomma, per i giapponesi brindare con l’acqua si lega all’estremo saluto ai defunti.
Quindi se sei con giapponesi ad una cena o un evento e non vuoi bere alcol, bevi qualsiasi altra cosa che non sia solo acqua!
Il brindisi in Giappone ad un evento di lavoro
Se ti trovi ad un evento di lavoro, ricorda che solitamente le persone che iniziano un brindisi sono o il capo dell’azienda o la terza carica più elevata.
Come si può rispondere all’espressione Kanpai?
È meglio dire “Otsukare-sama desu”. Si tratta di un’espressione più fine del dire Kanpai, soprattutto in una situazione di lavoro o in un evento particolarmente formale dove volete fare bella figura.
Si può dire “Otsukare-sama desu” o “Yoroshiku-onegai shimasu (piacere di conoscerti)”.
Infine, soprattutto per gli italiani, ricordiamo di non usare mai il nostro “Cin Cin”, mentre si brinda.
In Giappone quest’espressione significa ben altro, ovvero, è l’esatto modo in cui i giapponesi chiamano volgarmente il pene! Quindi fate attenzione!


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