Perché le giapponesi si coprono la bocca quando ridono?

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Perché le giapponesi coprono la bocca.

Perché le giapponesi si coprono la bocca quando ridono?

Se siete appassionati di cultura nipponica vi sarà capitato di badare al fatto che i giapponesi – in particolare le donne – tendono a coprirsi la bocca quando ridono o sorridono. Ma perché le giapponesi si coprono la bocca?
In effetti c’è una ragione storica che affonda le radici in usi e costumi risalenti all’età antica.
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Perché le giapponesi coprono la bocca mentre ridono: Ohaguro

Oggi, la maggior parte delle persone crede che l’atto di coprirsi i denti mentre si ride o si sorride, sia un’usanza nel galateo giapponese, oppure un trucco per nascondere denti non perfetti.
Anche se in parte alcuni lo fanno per questo, c’è una ragione storica più importante che ha creato un’abitudine che si è tramandata di secolo in secolo fino ad oggi.
In passato, infatti, le donne giapponesi avevano l’abitudine di tingersi i denti di nero in una pratica chiamata Ohaguro (お 歯 黒).
Pensate che in Giappone sono state trovate testimonianze della pratica di Ohaguro già nel il periodo Kofun (250-538).
Questa usanza è arrivata fino al periodo Heian, (794-1185), ma qui il motivo era anche un altro.

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Kanetsuke: perché le giapponesi si coprono la bocca

Fra la classe nobiliare iniziò l’usanza di tingersi i denti di nero, in una cerimonia chiamata Kanetsuke (鉄 漿 付).
Questa si celebrava quando le giovani donne (ma anche i giovani uomini) entravano nell’età adulta attorno ai 15 anni.
Inoltre, si diceva che il nero rappresentasse un modo per le donne sposate di trasmettere la loro virtù in termini di castità e fedeltà.
Infatti, se i denti sono anneriti, diventano meno visibili ed è più difficile far trapelare le emozioni al prossimo.
La soluzione utilizzata era detta kanemizu.
Si trattava dell’unione di acetato ferrico da limatura di ferro mischiata ad aceto e tannino di verdure o tè.
Si diceva che questa pratica preservasse dalla carie, un problema diffuso a quei tempi a causa dell’alimentazione e all’assenza di una buona igiene orale.
Questa pratica non era accessibile al popolo, quindi era anche un modo per i nobili di distinguersi.
Inoltre, la volontà di tingersi i denti di nero, rappresentava l’idea di differenziare i denti degli umani da quelli dei comuni animali.
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Perché le giapponesi coprono la bocca: Bushido – il codice dei samurai

La pratica di annerirsi i denti, raggiunse il suo apice nel periodo Edo (1600-1868).
Addirittura in quegli anni, Ohaguro era un metodo per distinguere le donne sposate da quelle non sposate.
Nel Bushido – l’antico codice feudale dei samurai – il nero rappresentava l’integrità e la lealtà dei guerrieri.
Ecco perché anche gli shogun –  come Toyotomi Hideyoshi – praticavano Ohaguro.
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Perché le giapponesi coprono la bocca: in Giappone la pratica di tingersi i denti di nero è stata imposta alle donne 

Ohaguro, annerendo i denti, impediva di decodificare efficacemente le emozioni espresse dalle persone.
Per questo, a livello sociale, fu imposto alle donne affinché non dessero attenzione al prossimo.
E non perché le donne lo considerassero esteticamente gradevole!
Siccome alle donne giapponesi non piaceva avere i denti neri, cominciarono a coprirsi consapevolmente la bocca mentre ridevano o mangiavano.
In seguito, la pratica fu abolita come parte dell’editto di modernizzazione del governo Meiji.
Anche oggi, dopo 150 anni dalla fine della pratica di Ohaguro, le donne giapponesi tendono ancora a coprirsi la bocca mentre ridono o mangiano, anche se inconsciamente.

 

Ohaguro e Hikimayu: eliminazione delle espressioni facciali dei giapponesi

Chi praticava Ohaguro, comunemente si radeva anche le sopracciglia.
Questa pratica detta Hikimayu (引眉), veniva completata con il disegno di finte sopracciglia sulla fronte (Tenzyou mayu / 殿上 眉).

Come per Ohaguro, anche la pratica di radersi le sopracciglia faceva parte di un rituale d’iniziazione all’età adulta.

Infatti, era parte della cerimonia di raggiungimento della maggiore età per giovani uomini e donne nobili.

 

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Locandina del film del 1953 “Ugetsu” – fonte: Wikipedia

Perché i giapponesi si radevano le sopracciglia per poi disegnarle?

Vi starete chiedendo che senso ha radersi le sopracciglia, per poi ridipingerle più in alto sulla fronte. Era solo una strategia politica.

Se ci pensate, non solo gli occhi e la bocca, muovendosi, indicano determinate emozioni, ma anche le sopracciglia.

I nobili non volevano fare trapelare le emozioni ai loro avversari politici: sia in termini di segnali verbali che facciali.
E per impedire agli avversari di visualizzare i movimenti delle sopracciglia – e quindi determinate emozioni – preferivano raderle.
Disegnandole più in alto, sulla fronte, dove la pelle non reagisce alle emozioni, non rischiavano di essere “decodificati”.
Proprio come la pratica di Ohaguro, anche Hikimayu e Tenzyou Mayu, diventarono un’abitudine delle donne sposate, in modo che non potessero comunicare le loro emozioni a uomini diversi dal proprio marito.

 

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