Serendipity: come sorprendersi in viaggio

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Serendipity: come sorprendersi in viaggio

Le vacanze senza sorprese, piacciono certo.
Ma spesso sono così prevedibili, da essere a tratti noiose.
In questo articolo vi parliamo di Serendipity: come sorprendersi in viaggio.
Come molti di voi, amiamo il relax sui lettini in spiaggia, o il circuito cattedrale-monumento-museo.
Solo che per le viaggiatrici come noi – e, immagino, anche alcuni di voi – la vacanza ideale è quella che combina relax e visite turistiche.
Scoperte inaspettate lungo i labirinti delle strade, conversazioni vivaci con gente del posto e la Serendipity, che porta a scoprire tesori inaspettati, mentre si cerca altro.
Purtroppo, tali esperienze non sono vendute online.
Ci vuole fortuna per imbattersi nel miglior agriturismo di Firenze, o nella migliore focaccia genovese.
Non è scontato conoscere un contadino svedese che vi invita a casa per una cena, o essere simpatici al proprietario del ristorante andaluso che dopo cena, vi accompagna nel suo locale preferito per ascoltare il miglior flamenco della città.

Roma, 2019 – Ph. Marzia Parmigiani

La Serendipity

Queste sono solo alcune, delle storie vissute in prima persona, attribuibili come abbiamo sottolineato alla Serendipity.
Per chi non sapesse di cosa si tratta, vi diciamo che il primo a teorizzarla fu Horace Walpole nel XVIII secolo.
In italiano è tradotta con “serendipità”, e più o meno significa la fortuna di scoprire cose belle casualmente, ma anche trovare una cosa imprevista, mentre si cercava altro.
Per quanto riguarda la dimensione del viaggio, è abbastanza probabile aumentare la piacevolezza dello stesso, seguendo alcuni consigli.
Ecco i suggerimenti di Traveltherapists, su come aumentare le possibilità di esperire incontri inaspettati, scenari inimmaginabili e momenti sorprendenti.
marzia a tokyo con amiche giapponesi

Marzia con amiche giapponesi a Tokyo

Visitate luoghi meno turistici

Le conversazioni con gli abitanti del luogo, non possono essere forzate. Provateci e ve ne renderete conto.
Però è anche vero, che viaggiare verso luoghi meno popolari, aumenterà le probabilità a vostro favore di conoscere gente interessante.
Perché? Meno visitatori ci sono in un posto, più la gente del luogo è desiderosa di parlare con i turisti.
Per dirla in altro modo, è improbabile che facciate amicizia con un romano che vive a 500 metri dal Colosseo, o un parigino che abita nei pressi di Notre-Dame, a meno che non si occupino, appunto di turismo o non desiderino vendervi dei souvenirs.
Laddove la folla è scarsa, o almeno non opprimente come spesso è a Venezia, i locali sono spesso altrettanto curiosi riguardo agli stranieri, quanto gli  stranieri stessi.
Quindi, ovunque abbiate voglia di andare, considerate le alternative che potrebbero non essere così popolari, ma che hanno altrettanto da offrire, meno la folla.
La Sardegna per esempio, invece della Toscana o la Basilicata, anziché la Puglia. Oppure potete provare a visitare mete più popolari, in periodi meno sensibili dell’anno.
Le località possono cambiare davvero aspetto, fra una stagione e l’altra.
Nizza in inverno è meravigliosa e abbordabile nei prezzi.
D’estate a me personalmente, viene solo voglia di scappare per i costi ed il caos.

Organettista con gatto, Avignon – Ph. Marzia Parmigiani

Siate deliberatamente spontanei

Spesso sentiamo le persone dirci “i miei giorni di vacanza sono preziosissimi e nulla deve andare storto, quindi organizzo tutto”.
La pianificazione è fondamentale, sono d’accordo.
Però una giornata ben programmata non preclude la spontaneità.
Considerate il vostro itinerario, facendo una bozza approssimativa, pronta per essere modificata se qualcosa attirerà il vostro interesse.
Ci è capitato di recente, andando verso Perugia, di passare accanto al borgo di Anghiari, in provincia di Arezzo: uno dei più belli d’Italia.
E’ stata davvero una piacevole scoperta e sosta. Ci torneremo sicuramente!
Un’altra strategia: per ogni cinque giorni di viaggio, riservatene uno alla libertà di essere spontanei ed andare alla scoperta.
Se volete parlare con la gente del luogo, non usate il telefono, ma esplorate chiedendo consigli lungo la strada.

Via del centro di Anghiari – Ph. Marzia Parmigiani

Andate in missione

Per dare un po ‘di struttura alla vostra avventura, trovate un obiettivo non serio, che aggiungerà un elemento di divertimento e vi spingerà fuori dal percorso turistico.
Perché non cercare il caffè migliore della città? O la libreria più quotata?
Perché non provare tutte le marche di caramelle locali o cercare i gusti di gelato più strani?
A me piace propormi di imparare alcune parole della lingua del luogo in cui sono, almeno le fondamentali.
In Spagna, ho chiesto ai locali che mi insegnassero alcuni modi di dire in catalano.
La gente era felice di insegnarmi e si divertivano mentre ascoltavano i miei progressi.

Socievolissimo gatto portoghese – Ph. Marzia Parmigiani

Dite “sì”

A volte, pensare ad una deviazione o un cambio di piano, potrebbe sembrarvi stupido.

Voi ed i vostri compagni di viaggio, potreste pensare che sia una perdita di tempo inutile.

Dobbiamo davvero svoltare in quella strada laterale solo per vedere cosa c’è?

  Dovremmo scendere a una fermata casuale della metropolitana ed esplorare?

Fermarsi in un supermercato per vedere i loro prodotti tipici?

Le risposte sono sì, sì e ancora sì.

Cosa avete da perdere? Il secondo museo o il terzo monumento del giorno?

Diciamoci la verità: quante volte andiamo a visitare un luogo famoso, solo per fare la foto per i social e postarla?

Insomma, c’è davvero solo una buona ragione per dire di no ai percorsi alternativi ed ai cambi di programma: se mettono a repentaglio, la vostra incolumità.

Nonostante ciò che avete imparato da bambini, “sì” è anche la risposta alla domanda “dovrei parlare con estranei?”
A volte funziona fare una domanda semplice.
In un ristorante di Napoli, abbiamo chiesto al cameriere come fosse la torta appena sfornata: ci ha regalato una fetta a testa, per farcela gustare. 

Cercate comunità

Grandi cose accadono anche quando familiari, amici o conoscenti, vivono nella vostra destinazione di vacanza.
Quindi potreste cercare i vostri cugini tedeschi di terzo grado, o i vostri ex compagni di scuola o università.
Avete conosciuto stranieri in Erasmus? Ancora meglio! Connettevi a queste persone per un aperitivo, un tè o qualche consiglio.
Nessuna connessione? Cercate club, gruppi o organizzazioni professionali e/o sportive nelle vostre aree di interesse.
La cosa peggiore che può accadere è: niente.
Invece, potreste ottenere alcuni ottimi consigli sulle spiagge o sulla vita notturna o anche, semplicemente, fare amicizia. 
Speriamo di avervi dato stimoli per le vostre prossime vacanze ed avervi incoraggiato a provare in nostri suggerimenti, su come rendere sorprendente un viaggio.
Marzia Parmigiani
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