Spagna: effetti psicologici del blocco sui bambini

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Spagna: effetti psicologici del blocco sui bambini

In Spagna, sono state messe in atto le più severe misure di lockdown a livello europeo. Ciò ha portato tantissimi bambini ad essere chiusi in casa per 44 giorni. La conseguenza è noia, sfinimento se non depressione. 
Per cinque settimane infatti, milioni di bambini in Spagna, sono stati bloccati a casa. Un provvedimento risalente a metà marzo che ha impedito loro di fare brevi passeggiate, andare con i genitori al supermercato o uscire di casa tranne che per motivi medici.

L’allarme di specialisti e genitori

Quando le autorità spagnole hanno esteso il blocco fino maggio, si sono intensificati gli appelli per allentare le regole di confinamento per i bambini, poiché molti genitori e specialisti della salute sono allarmati per le conseguenze a lungo termine che il confinamento avrà sulla loro salute fisica e mentale. 

Una chiusura necessaria

Diego Figuera, uno psichiatra all’ospedale San Carlos di Madrid che lavora con i bambini ha affermato che esperti di sanità pubblica ed epidemiologi hanno consigliato al ministero della salute spagnolo di confinare i bambini all’inizio della crisi perché temevano che i bambini potessero trasmettere il virus agli anziani.
Questa settimana, la Spagna, che ha riportato oltre 20000 decessi per il virus, ha iniziato ad allentare alcuni aspetti del suo blocco, consentendo la riapertura di cantieri e fabbriche. 

I nuovi provvedimenti

Sabato scorso, Pedro Sánchez, primo ministro spagnolo, ha affermato che alcuni bambini potranno uscire dopo il 27 aprile, dato che il blocco sarà prorogato fino al 9 maggio.
Il signor Sánchez ha specificato che questa deroga vale per i minori di 14 anni, che possono così uscire in bici o skateboard. I parchi pubblici continuano a restare chiusi.
L’annuncio del sig. Sánchez è arrivato tra le critiche crescenti di genitori e specialisti della salute, sostenute da alcuni politici regionali. Tutti concordano che il tenere i bambini rigorosamente al chiuso potrebbe nuocere alla loro salute mentale e fisica.

I problemi riportati

Esistono difficoltà tra alcuni bambini, dall’alimentazione ai problemi del sonno, nonché a forti sbalzi d’umore. 
Per altri, il grande rischio è che la noia si trasformi in completa apatia. In particolare data la mancanza di movimento fisico e varietà nelle possibili attività della giornata.
Dato che la Spagna rimarrà bloccata fino ad almeno il 9 maggio, la pressione pubblica è aumentata nei giorni scorsi per allentare le regole. Così più di 6 milioni di bambini sotto i 14 anni, avranno la possibilità di uscire per un’ora al giorno fra le 9 e le 19.

 

Gestire la frustrazione

Nel frattempo, i genitori cercano di mantenere i loro figli impegnati e felici. Anche l’utilizzo delle mascherine sono una questione delicata.
Dopo mesi di blocco, chiedere ai bambini di 4 anni di indossare una maschera a un’età in cui sorridere è la forma più importante di interazione sociale, potrebbe lasciare traumi.
Sara Jiménez, dietista e nutrizionista, ha affermato che alcune famiglie non si attengono più ai rigidi orari dei pasti e indulgono anche ai loro figli.
I carrelli si riempiono di prodotti junk food, per rendere felici i bambini in questo periodo. Di certo le famiglie più colpite, sono quelle a basso reddito che hanno a disposizione spazi di vita più stretti.
I bambini che potrebbero essere maggiormente a rischio di soffrire di effetti a lungo termine a causa del blocco, sono quelli con patologie pregresse al Coronavirus.
Ad esempio, i bambini con disturbo autistico, godono di un’esenzione che consente loro di uscire con un genitore. Tuttavia, alcune famiglie affermano di aver cercato di tenerli dentro per proteggerli. Questo perché un bimbo autistico può faticare a capire perché si possa andare al parco e non andare a trovare i nonni.
Marzia Parmigiani
Fonte: RTVE
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