Squid Game: location e psicologia del k-drama che racconta la società moderna

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Squid Game – location e psicologia del k-drama.

Squid Game: location e psicologia del k-drama che racconta la società moderna

Il k-drama Squid Game (오징어 게임) è arrivato su Netflix il 17 settembre 2021, prima in sordina, per poi rapidamente conquistare l’attenzione dei fan, fino a diventare un enorme successo.

Infatti, la serie è entrata subito nella top 10 di Netflix – per rimanerci – negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri paesi europei, fra cui l’Italia.

Si tratta di una serie che parla di disuguaglianze nella struttura sociale, attraverso la metafora del gioco.

Questo k-drama ha riportato l’attenzione globale su alcune scottanti tematiche sociali, ma ha anche stuzzicato l’interesse nei confronti dei giochi tradizionali coreani e la voglia di scoprire i luoghi delle riprese.

Mentre molte persone si stanno chiedendo se uscirà la seconda stagione di Squid Game, noi di Traveltherapists pensiamo valga la pena parlarvene e raccontare un po’ di curiosità e simbologie sullo show, nonché tutte le location di Squid Game.

N.B. Non ci sono spoiler rilevanti sulla serie, tuttavia, se dovete ancora guardarla, aspettate a leggere questo contenuto.

Qui il trailer ufficiale Netflix!

 

Noi siamo appassionate di Cineturismo e di drama. Per cui se amate il genere considerate anche l’articolo sulle location di Itaewon Class, sulle location di Crash Landing On You, il contenuto dedicato a Vincenzo e quello sul popolarissimo J-drama Alice in Borderland.

 

Di cosa parla Squid Game?

Il regista di Squid Game Hwang Dong-hyuk ha iniziato a lavorare al progetto di questo drama nel 2008 per completare la sceneggiatura nel 2009. Tuttavia, in quegli anni l’atmosfera politica sudcoreana non rendeva facile la realizzazione di questo progetto.

Le riprese sono iniziate molti anni dopo, per essere interrotte il 21 agosto 2020 a causa della diffusione del Covid-19, e per riprendere il 20 settembre 2020.

La serie parla di un uomo dal cuore generoso, ma molto sfortunato: Seong Gi-hun (Lee Jung-jae).

L’uomo, fortemente indebitato con degli strozzini, arriva a firmare un accordo di cessione dei propri organi con il proprio sangue, per saldare i debiti.

Seong Gi-hun incontra un uomo misterioso in giacca e cravatta, mentre aspetta il treno che lo coinvolge ad una partita a ddakji.

In seguito, Gi-hun è invitato insieme ad altri 455 giocatori a prendere parte ad un misterioso gioco, con un montepremi vertiginoso: 45,6 miliardi di Won (32 milioni di euro).

Gli invitati al misterioso gioco, scopriranno di doversi cimentare a popolari giochi della loro infanzia. Tuttavia, questi giochi infantili, non sono innocui, poiché la conseguenza della sconfitta è la morte.

Il regista Hwang Dong-hyuk, originario di Seoul, da sempre impegnato in opere che affrontano tematiche sociali, in Squid Game rappresenta in modo egregio un problema molto attuale: il debito familiare sudcoreano e la conseguente voragine di povertà.

Hwang Dong-hyuk non ha fatto mistero in recenti interviste, di aver preso ispirazione da altre produzioni del genere survival.

Si tratta di film, anime e drama giapponesi che hanno ispirato Squid Game!

 

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Il tradizionale gioco d’infanzia del calamaro popolare in Corea

In Corea, fra i tanti giochi diffusi fra i bambini, c’è anche il gioco del calamaro (che ha ispirato il k-drama Squid Game).

Si tratta di un semplice gioco, così chiamato perché si gioca disegnando su un campo, la forma di calamaro.

 

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Fonte Netflix

Le regole del gioco del calamaro (Squid Game)

I bambini si suddividono in due gruppi: attacco e difesa.

Inizialmente, i difensori corrono normalmente entro i confini, mentre gli attaccanti, invece, all’esterno devono saltare su un piede solo.

Ma se uno degli attaccanti percorre il centro del calamaro e supera la difesa, ottiene la possibilità di camminare liberamente su due piedi.

A quel punto, chi raggiunge lo status di camminare con entrambi i piedi, è chiamato l’ispettore segreto”.

Nel prepararsi allo scontro finale, gli attaccanti si radunano all’ingresso del calamaro (la parte bassa del campo).

Invece, per vincere gli attaccanti devono toccare con il loro piede l’area segnata alla sommità del calamaro. E se il difensore li spinge al di fuori della linea di confine del calamaro, si paga con la vita.

Se si riesce ad arrivare in cima, alla testa del calamaro, si dovrà gridare “urrà”.

In Corea questo semplice gioco, è stato definito da alcuni critici di cultura popolare, un gioco che permette ai bimbi di acquisire la logica della sopravvivenza.

Il regista e gli sceneggiatori della serie, si sono occupati di questo gioco tradizionale della Corea del Sud, per declinarlo in un k-drama.

Essendo un tema così peculiare, nessuno avrebbe mai pensato che un prodotto legato alla cultura popolare sudcoreana, potesse diventare così celebre globalmente.

Gli autori hanno rivelato alla stampa internazionale, che alcune delle regole dei giochi tradizionali coreani citati nello show, sono state semplificate o modificate, per essere riadattate al pubblico globale.

 

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Lo schema del gioco del calamaro tradizione della Corea del Sud – fonte: Netflix

Perché Squid Game ha così successo? Simboli e colori del gioco del calamaro

Le regole semplici del gioco, assieme a una scenografia colorata, sono in antitesi alle vicende drammatiche; punteggiate da riferimenti alla cultura occidentale, come i cenni alle scale di Relatività (1953) di Maurits Cornelis Escher.

Inoltre, colori saturi, location da grottesco campo da giochi, le tute di soldati e superiori dalle tonalità rosa caldo (c’è chi dice sia rosso) a nostro avviso richiamano le rosse uniformi dei protagonisti de La Casa de Papel.

 

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L’opera di Escher a confronto con la scenografia di Squid Game- Fonti: Netflix & Wikipedia

 

Anche l’utilizzo delle maschere, fa eco alle simbologie de La Casa di Carta.

Con i sorveglianti che da un lato si contrappongono ai giocatori e che grazie al fatto di nascondere il viso, confondono le loro identità.

Ma le nere maschere, tuttavia, definiscono anche una gerarchia data dai simboli impressi su di esse.

 

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Protagonisti de “La Casa de Papel” e “Squid Game” a confronto. Fonte: Netflix

In tal senso, quadrati, cerchi e triangoli, non solo definisco una gerarchia, ma sono un ulteriore richiamo all’infanzia e alle prime forme geometriche con cui i bambini familiarizzano.

Inoltre, sempre questi simboli sono familiari anche ai gamer, se pensiamo al controller della Playstation a marchio Sony.

 

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Controller della PS4 Sony con i simboli geometrici

Insomma, colori e simboli in Squid Game hanno un ruolo importante.

Anche le tute dei giocatori, creano un’atmosfera bizzarra – un microcosmo sociale – con la capacità di portare lo spettatore ad immergersi totalmente.

Uno spazio dove essere umani arrivano ad essere omologati dalla stessa tuta verde e bianca, sulla quale non è impresso il nome, ma solo un numero.

Un quadro semplice che fa da specchio ad una società moderna che seppur complessa, ha comunque poche e cristallizzate regole, dove spesso le persone sono suddivise in perdenti e vincenti.

In tal senso, Squid Game mostra una realtà crudele: attraverso la metafora di un gioco di sopravvivenza, illustra la semplificazione di un mondo che a volte può essere spietato.

Squid Game di fatto, esamina la società e il capitalismo attraverso il gioco, con ambientazioni e scene che sono lo standard dei drama coreani.

Tuttavia, per gli spettatori occidentali, Squid Game somiglia più di fatto a un nuovo genere, declinato nelle sfumature del Death Survival,  nonostante le barriere linguistiche che spesso non rendono il giusto senso dei giochi di parole.

Ma Squid Game, nonostante il limite del saper rendere le stesse immagini in una lingua diversa, conquista gli spettatori grazie agli elementi visivi che abbiamo menzionato in precedenza.

Per esempio, l’abbigliamento sportivo dei giocatori; le uniformi dei sorveglianti e le disturbanti location da parco giochi per bambini.

 

Il gioco numero 1: “1, 2, 3.. Stella”: cosa dice la bambola in Squid Game?

Nel gioco numero 1 di Squid Game, i protagonisti sono coinvolti nel gioco che in italiano noi chiamiamo “1, 2, 3…Stella”!

Nella versione coreana l’enorme bambola che regola il gioco, pronuncia una frase ben precisa, “무궁화 꽃이 피었습니다” (mugunghwa kkochi piotsseumnida) che significa “il fiore di ibisco è sbocciato”.

Come molti possono immaginare, questo popolare gioco per bambini, assume un nome a seconda delle nazioni in cui è giocato.

Per quanto riguarda il motivo di questa frase, anche se molti pensano sia perché l’ibisco è considerato il fiore nazionale in Corea del Sud, in realtà non lo è ufficialmente.

Come abbiamo scoperto in questo divertente e istruttivo video di Marco Seoul Mafia Coreani reagiscono e spiegano Squid Game, sembrerebbe non esserci un motivo specifico.

 

 

La spiegazione psicologica di Squid Game: una ulteriore riflessione in una prospettiva psico-sociale

Innegabilmente – da psicologhe – se analizziamo i personaggi e le interazioni fra di due gruppi di persone (soldati e giocatori) di Squid Game, troviamo alcuni riferimenti all’ormai classico – e controverso – esperimento di Stanford ad opera di Philip Zimbardo.

Lo studioso si è occupato infatti di analizzare il comportamento umano (nell’ambito della psicologia dei gruppi), in una società in cui gli individui sono differenziati soltanto dal gruppo di appartenenza.

Tuttavia, occorre sottolineare che di recente l’esperimento è stato criticato. Sia per avere usato un campione troppo piccolo e omogeneo (studenti bianchi, maschi del ceto medio americano scelti in base ad un questionario), sia perché nell’esperimento chi faceva le “guardie” era stato istruito ad esercitare un controllo psicologico sui prigionieri. E anche i prigionieri tendevano a comportarsi in modo da collaborare allo studio.

Se facciamo un’analisi economico sociale in Squid Game, ci rendiamo conto che le regole dei giochi sono dettate sempre e comunque dalla parte ricca della società (consideriamo il giocatore 001 e non diciamo altro per non spoilerare).

Anche se in Squid Game, tutti apparentemente hanno le stesse possibilità di vittoria, la premessa è un gioco creato dall’élite che manovra i disperati della società.

Nella contesto attuale, l’ascensore sociale (il meccanismo che consente il cambiamento di status nella società) è cristallizzato e bloccato.

 

 

I personaggi femminili di Squid Game

Inoltre, un cenno a parte va fatto per i personaggi femminili. Le donne non solo appaiono in una posizione svantaggiata, ma non emergono come i protagonisti maschili.

In effetti, non è un caso che l’ultima sfida sia giocata fra uomini e le protagoniste femminili sono descritte con tratti bonari e votate al sacrificio.

Pensiamo alla ragazza che perde la sfida di proposito per salvare la coetanea nordcoreana e alla donna che per salvare il gruppo di superstiti dalle prevaricazioni di uno dei giocatori malavitosi con la quale aveva avuto una relazione, si vendica trascinando con sé nel baratro l’uomo che non l’aveva voluta.

 

L’esplosione di Squid Game sui social

In questo periodo, l’interesse nei confronti di Squid Game sta segnando diversi record sui social, a livello mondiale.

L’hashtag #squidgame è esploso e sui social e parole coreane come il termine “gganbu” menzionato nel drama, appare spesso sia nei meme, che come termine ricercato in diverse lingue.

 

Dove è stato girato Squid Game?

Una parte del successo di Squid Game si deve comunque alle sue ambientazioni. Il drama è stato elogiato per le sue location: ma dove è stata girata la serie Netflix?

Ovviamente, Squid Game è stato girato in Corea del Sud, precisamente a Daejeon.

Questo, infatti, è il luogo in cui l’intero cast si è taggato durante le riprese.

Anche se molto è stato girato in studio, ci sono luoghi esterni facilmente riconoscibili.

 

1) Squid Game – location e psicologia del k-drama: Daejeon

Daejeon è la quinta città più grande della Corea del Sud (circa 1.5 milioni di abitanti). Si trova nella parte centrale del paese, a circa un’ora di treno veloce da Seoul.

La città è un polo dell’industria high-tech e per questo è chiamata la “Silicon Valley asiatica”. Qui sono inoltre concentrate svariate università, centri di ricerca e aziende tecnologiche.  Le sedi di ricerca e sviluppo di brand internazionali come Samsung e LG, si trovano proprio in questa zona.

 

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Daejeon

2) Squid Game – location e psicologia del k-drama: Seongapdo (Jawol-myeon, Ongjin-gun, Incheon)

Seongapdo è un’isola a circa 60 km dal porto di Incheon, un luogo celebre in passato, perché qui venivano addestrati i criminali. Successivamente, è diventato proprietà privata e residenza di pescatori.

Attualmente, l’isola di Seongapdo è diventata famosa per essere la location di Squid Game, anche se molti sostengono che tante riprese siano state fatte altrove.

 

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3) Squid Game – location e psicologia del k-drama: Namsan Park-gil (Namsan)

Namsan Park-gil è il luogo in cui i protagonisti sono abbandonati dagli organizzatori dopo l’interruzione del gioco nell’episodio 2.

Sicuramente è più celebre come punto di riferimento della Torre di Seoul (Namsan Tower) e in effetti, la vista notturna dalla cima dell’imponente Torre, è famosa per la sua impareggiabile bellezza!

L’illuminazione della Seoul Tower varia a seconda delle celebrazioni e dell’atmosfera.

Namsan ha molte attrazioni come il Palgakjeong Pavilion e Namsan Bonghwadae, che lo rendono un luogo da visitare, soprattutto durante il fine settimana.

 

 

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torre di Namsan

4) Squid Game – location e psicologia del k-drama: My Land (Wolmi Theme Park)

My Land è il parco a tema dove Deok-soo incontra un membro dell’organizzazione nell’episodio 2, situato sull’isola di Wolmido ed è il più antico parco divertimenti dell’isola.

Wolmido non è solo giostre, ma anche bellissimi panorami. I ciliegi che fiancheggiano le strade, sono uno spettacolo delle fioriture in primavera.

Inoltre, Wolmido vanta una pista ciclabile che fiancheggia il mare, il porto e il parco divertimenti.

 

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Fonte: Trazy Corea Instagram

 

5) Squid Game – location e psicologia del k-drama: Daeho Embankment, Dobido Wharf (Seosan, Chungcheongnam-do)

Daeho Embankment e Dobido Wharf sono situati a Seosan, Chungcheongnam-do. Si tratta dei luoghi del pedinamento del poliziotto Jun-Ho che segue i padroni di casa del gioco per la strada fino al traghetto.

In questa zona si trova la più grande diga dell’Asia che ha una lunghezza di ben 7,8 km, confine tra Seosan e Dangjin.

In questo territorio, inoltre ci sono bellissime isole nella costa esterna come Daejodo, Sojodo e Nanjido.

Nel mezzo della diga è stato costruito il complesso ricreativo rurale di Dobido, un luogo particolarmente popolare per i sudcoreani amanti della bassa marea e della fresca brezza marina.

 

6) Squid Game – location e psicologia del k-drama: KINTEX (Korea International Exhibition Center) 

KINTEX (Korea International Exhibition Center) è un centro espositivo di fama internazionale a Ilsan ed è il luogo che fa da location alla scena in cui Ki-hoon aspetta di prendere un volo per Los Angeles.

Quindi di fatto, il padiglione 2 di Kintex, è stato usato al posto dell’aeroporto internazionale di Incheon in Squid Game.

Il centro KINTEX è popolare come centro per Expo, mostre e fiere.

 

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Kintex: Fonte Instagram

 

Queste sono tutte le location di Squid Game, il k-drama del momento!

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FAQ:

Di cosa parla il k-drama Squid Game?

Squid Game parla di un uomo dal cuore generoso, ma molto sfortunato: Seong Gi-hun (Lee Jung-jae).
L’uomo è fortemente indebitato e arriva a firmare un accordo di cessione dei propri organi con gli strozzini.
Un giorno, Seong Gi-hun incontra un uomo misterioso mentre aspetta il treno, che lo coinvolge ad una partita a ddakji.
In seguito, il misterioso uomo invita Gi-hun assieme ad altri 455 giocatori a prendere parte ad un gioco con un montepremi vertiginoso: 45,6 miliardi di Won (32 milioni di euro).
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