Storia e significato dei fūrin.
Storia e significato dei fūrin: le campanelle eoliche giapponesi
Se hai mai passato un’estate in Giappone, avrai sentito passeggiando per le strade delle campagne e delle città, dei piccoli rintocchi acuti, tintinnii a ritmo cadenzato dal vento.
Ecco, forse sono riuscita a farti percepire con la mente, il suono delle tradizionali campanelle eoliche, dette fūrin (fuurin).
La parola fūrin è composta dalle parole giapponesi Fu (vento) e Rin (campana),ovvero “campana del vento” (風鈴).
Il loro suono è rilassante, piacevole e molte persone amano appendere queste campanelle eoliche alle finestre delle case, dentro o intorno alle abitazioni, soprattutto d’estate.
Ma da dove vengono i fūrin e perché sono così popolari tra i giapponesi?
In questo articolo scopriremo la storia e il significato dei fūrin.
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Storia e significato dei fūrin
In passato, i fūrin erano usati come strumento divinatorio al fine di predire la fortuna nell’antica Cina. Ai cinesi piaceva appendere le campanelle eoliche nelle foreste a steli di bambù per interpretare la tipologia di suono prodotto, con l’obiettivo di avere informazioni sul futuro.
Per esempio, i cinesi pensavano che il forte vento fosse presagio di sfortuna o di gravi epidemie.
Come spesso succedeva in quegli anni, ciò che era popolare in Cina, arrivava gradualmente anche in Giappone.
Così i fūrin arrivarono in Giappone durante il periodo Heian (794-1185), soprattutto diffusi fra la classe nobile. Infatti gli aristocratici iniziarono ad appendere campanelle eoliche sotto i portici, come protezione dagli spiriti maligni.
Inizialmente, le campanelle a vento più antiche erano di rame, tuttavia, a partire dal periodo Edo (1603-1868) per opera degli artigiani della prefettura di Nagasaki, i fūrin iniziarono ad essere realizzati in vetro.
La diffusione dei fūrin di vetro
La bellezza di queste campanelle conquistò le persone, così il materiale trasparente si diffuse lentamente a Osaka, Kyoto ed Edo, ovvero l’attuale Tokyo.
Considera che il vetro lavorato a mano era davvero costoso all’epoca, infatti le campanelle arrivavano a costare un equivalente di circa 2-3 milioni di yen moderni!
Il costo così elevato derivava dal fatto che il vetro doveva essere importato da fuori, dato che il Giappone a quel tempo non aveva la tecnologia idonea alla produzione del vetro.
Ad un certo punto – nel periodo Taisho (1912-1926) – i fūrin divennero disponibili come campane a vento in ferro, prodotte tuttavia nel sud del Giappone.
In tempi più recenti le moderne campanelle eoliche di vetro sono diventate uno dei simboli dell’estate giapponese.
Il fūrin è attualmente costituito da un oggetto tondeggiante, spesso di ghisa o di vetro, da cui pende un piccolo tubo ed con il soffiare del vento, produce lo scampanellio caratteristico.
D’estate, si trovano fūrin appesi alle grondaie ed agli infissi delle abitazioni, ma anche in verande e portici, nonché all’ingresso degli esercizi commerciali – un po’ come accade per i maneki neko – così come nei rami più bassi degli alberi.
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Storia e significato dei fūrin: il legame tra le campane eoliche e l’estate
Quando le campanelle eoliche erano usate per predire il futuro, come abbiamo detto. Infatti, si credeva che un forte vento portasse letteralmente malattie e sfortuna, poiché attraverso il soffiare del vento i batteri tendono a spargersi rapidamente.
Ma in realtà, man mano che il tempo passava, anche il significato del tintinnio del fūrin assumeva nuovi significati.
Nella torrida estate del paese, anche una leggera brezza può essere una vera e propria benedizione a contrasto del caldo umido. Perciò, sentire il suono del fūrin si associa ad una sensazione rinfrescante.
Insomma, in Giappone, durante la torrida estate, i fūrin sono appesi e tintinnano al vento in tutta la nazione. Il loro suono pervade le campagne, ma anche le metropoli.
Nell’estate giapponese i suoni caratteristici sono quelli dei fūrin, insieme al coro delle onnipresenti cicale nipponiche.
Ed i fūrin non hanno solo una funzione decorativa, ma hanno due scopi fondamentali.
In altre parole, da una parte, si pensa che rendano il caldo afoso dell’estate meno pesante ed opprimente, grazie alla delicatezza del suono. E dall’altra, si pensa che abbiano la funzione di tenere lontani gli spiriti maligni dai luoghi abitati, sempre grazie al loro suono.
Esistono anche particolari fūrin che hanno un uso meteorologico, ovvero utilizzati nello studio dei venti, specialmente in considerazione della presenza di tifoni ed eventi atmosferici che affliggono il Giappone a causa del clima subtropicale.
Storia e significato dei fūrin: dove comprare le campanelle eoliche?
In Giappone, i fūrin sono disponibili in una vasta gamma di qualità e prezzi e generalmente il costo va dai 1.000 ai 5.000 yen.
Si trovano un po’ dappertutto, dai negozi 100 yen a quelli di artigianato tradizionale. E se non puoi andare in Giappone per ora, niente paura!
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Qui puoi anche acquistare i fūrin di alta qualità prodotti dagli artigiani dello stesso negozio.
Indirizzo: 〒133-0065 4-22-5 Minamishinozaki-cho, Edogawa-ku, Tokyo (aperto dalle 9 alle 18).
Ora che hai scoperto perché il popolo giapponese è tanto affezionato a questi bellissimi oggetti così rilassanti, sappiamo che ne vorrai di certo uno tutto per te!
Il caldo e l’umidità dell’estate giapponese sono snervanti, ma appendere un grazioso fūrin fuori casa con il suo dolce suono accarezzato dal vento, può essere davvero rinfrescante e aiuta a sentire meno il calore.
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