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Storia della Yakuza.
Storia della Yakuza: il crimine organizzato in Giappone
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Juro Mizunomon, Toyohara Kunishou, 1884
Storia della Yakuza: in Giappone quindi non esiste la criminalità?



Esempio di organizzazione di famiglia Yakuza
Storia della Yakuza: da dove viene il nome Yakuza?



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Storia della Yakuza: le origini
Storia della Yakuza: i gruppi hatamotoyakko sono progenitori della Yakuza attuale
La “scalata politica” nella storia della Yakuza


Storia della Yakuza nel Dopoguerra



Storia della Yakuza: la legge anti-boryokudan



Storia della Yakuza: la situazione attuale del crimine organizzato
Tendono ad esprimersi in un linguaggio particolare.


L’organizzazione patriarcale della Yakuza
Quali sono le attività della Yakuza in Giappone?
Attualmente, la Yakuza si occupa di speculazioni immobiliari e finanziare, estorsioni, droga, armi e gioco d’azzardo (in particolare il pachinko).
Altre attività illegali sono lo sfruttamento della prostituzione e infiltrazione nelle grandi aziende.
Per esempio, a Tokyo, ci sono tanti quartieri a luci rosse, quello più famoso a Kabuki-cho a Shinjuku.
Molti giapponesi continuano ad amare la Yakuza perché anticamente era una società di mutuo soccorso.
Almeno formalmente, la sua prassi in passato, sembrava richiamare il bushidō, ovvero il codice di comportamento del samurai.
Si tratta di un modus operandi dedito al dovere e all’onore, nonché al sentimento all’altruismo verso i più deboli.
Ovviamente, una versione molto romantica di quello che è diventata questa organizzazione attualmente.
In un viaggio in Giappone capita di incontrare la Yakuza?
I membri della Yakuza sono generalmente molto discreti e i loro tatuaggi sono nascosti sotto gli abiti. Ma c’è un periodo dell’anno in cui si rivelano e si spogliano nudi nel Sanja Matsuri Day (三社祭).
Infatti, durante il 3° weekend di maggio, le strade del quartiere di Asakusa a Tokyo festeggiano uno dei grandi festival della capitale. Questa sarà l’unica volta in cui si potrà vedere un’enorme processione di yakuza in biancheria intima sumotori che sfila, impunemente al santuario del quartiere.



Come riconoscere un membro della Yakuza? Modo di parlare, registro linguistico e aspetto
Qui è opportuno approfondire un aspetto interessante linguistico, relativo al modo di parlare di uno Yakuza e del suo registro linguistico.
In effetti, i membri della Yakuza, hanno un modo di parlare particolarmente riconoscibile.
La particolarità del linguaggio di uno Yakuza, riguarda il registro e l’enfasi data ad alcune parole.
Il registro
Il registro nella linguistica s’intende come “la varietà di lingue impiegate a seconda del tipo di rapporto psicologico e sociale sussistente tra i locutori, delle circostanze in cui avviene la comunicazione e del mezzo impiegato”.
Pensate per esempio, al modo di parlare del Papa o dei politici italiani.
Ci pare che una delle caratteristiche più importanti del giapponese come lingua, sia utilizzare molti più registri rispetto alla maggior parte delle lingue europee.
In Giappone, i bimbi (maschi e femmine); ma anche uomini e donne, adolescenti e anziani, adottano un loro registro.
Certo, succede anche da noi, ma in Giappone la cosa è molto più netta ed enfatizzata.
In effetti, in terra nipponica diventa più facile – per chi conosce la lingua – distinguere i vari gruppi sociali non solo dai temi dei loro discorsi, ma anche da ritmo, intonazione ed enfasi messa.
Il registro degli Yakuza: mafiosi giapponesi
Generalmente, i giapponesi hanno difficoltà a pronunciare in modo differente i suoni di “r” e “l” all’occidentale.
Gli Yakuza sanno pronunciare – a modo loro – il suono della r, esattamente come gli italiani.
Slang degli Yakuza
Ad esempio, il termine giapponese “Bakayaro” (バカヤロ), è una parola abbastanza offensiva che significa “stupido”.
Un membro della Yakuza dirà “BakayarrrRRo”, enfatizzando tantissimo il suono della r.
Oppure il suffisso -ai nello slang della Yakuza, si tramuta in -ee.
Per esempio, l’espressione “wakaranai” (わからない, ovvero non lo so), sarà pronunciato “wakaRannee” da un membro della Yakuza.
Ci sono diversi film sulla Yakuza da vedere per comprendere questo tipo di dialoghi, come Battles without honour and humanity (1973), del quale ho trovato solo questa scena: ma se siete interessati, cercatelo e capirete meglio lo slang degli Yakuza.
Gli Yakuza dicono anche “Osu”, pronunciato “Osssss”, che significa “buongiorno”. Questa espressione si usa quando ci si incontra la prima volta in una giornata, fra uomini di pari età: non si sente praticamente mai, al di fuori dello slang mafioso.
Inoltre, i mafiosi giapponesi hanno espressioni particolare per definire anche i ranghi in cui sono organizzati. Il termine Oyabun indica un capo, mentre chinpirà significa neofita della Yakuza.
Irezumi e Yakuza
L’Irezumi, l’arte del tatuaggio tradizionale giapponese, occupa un posto importante nella cultura Yakuza. Le sue origini risalgono all’epoca pre-Edo, quando veniva utilizzato principalmente per distinguere i criminali.
Nel mondo della Yakuza, storie elaborate si dipanano attraverso tatuaggi dal design intricato, che nascondono i segni della prigionia che un tempo li etichettavano come criminali. Con il tempo, l’acquisizione di irezumi è diventata un rito di passaggio per i giovani membri della Yakuza.
A differenza dei regolamenti più rigidi, l’irezumi non è ufficialmente obbligatorio per i membri della Yakuza. Anche se alcune fazioni o gruppi (noti come “gumi”) hanno storicamente imposto questa pratica. I tatuaggi stessi hanno un significato unico, che distingue un gangster dall’altro.
La creazione di un tatuaggio irezumi è un processo arduo e lungo. In passato, la disponibilità limitata di colori portava all’uso di una tavolozza di colori limitata, a differenza delle opzioni odierne.
Gli artigiani Horishi tradizionali preparano con cura l’inchiostro sumi partendo da zero. I motivi comuni raffigurano spesso personaggi potenti, come Fudo Myo-O, la divinità Acala che rappresenta la protezione e la distruzione del male, con in mano un simbolo di potere e saggezza: la spada.
Le fiamme sono spesso presenti nell’arte irezumi, a simboleggiare l’espulsione dell’energia negativa. Altri motivi possono includere bambù e rocce spazzate dal vento, che rappresentano la resistenza contro le norme sociali. Le carpe Koi rappresentano forza e perseveranza, mentre un serpente bianco simboleggia la fortuna e il desiderio di evitare la morte.
Inoltre, la presenza di un Oni, un demone, aggiunge un elemento narrativo al tatuaggio.
I tatuaggi Irezumi sono simboli duraturi della storia, della tradizione e dell’individualità degli Yakuza, che incarnano le loro storie e le loro aspirazioni per un futuro positivo.
Aspetto fisico degli Yakuza
Uno dei modi degli Yakuza di sottolineare la loro appartenenza, è esaltare alcuni aspetti del look che li rendano riconoscibili.
Spesso gli Yakuza hanno i capelli ricci o con tagli medio lunghi e mossi.
In effetti, è molto difficile che un giapponese regolare abbia i capelli ricci.
Di conseguenza, se incontrerete un giapponesi ricciuto nel vostro viaggio in Giappone, quasi certamente sarà uno Yakuza.
Qui un esempio moderno di produzione a tema Yakuza: Gokushufudou (The way of a househusband) è un manga che tratta della vita da casalingo di un ex mafioso giapponese.
Se vi interessa approfondire il tema della mafia nelle produzioni asiatiche, vi consigliamo di scoprire il k-drama “Vincenzo” su Netflix.
Pensieri finali
In questo articolo abbiamo parlato della storia della Yakuza: il crimine organizzato in Giappone, un fenomeno complesso, intricati ricco di ritualità e codici di comportamento ben precisi. Speriamo di aver contribuito all’approfondimento della conoscenza di questo meraviglioso paese.
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Fonte: Kaplan, David E.; “Yakuza: Japan’s Criminal Underworld”
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